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Che ne pensate di questa storia del duo Pezzin-Scala?
La trovo veramente rappresentativa del nostro tempo, nel quale quasi tutto ciò che ci circonda è di tipo artificiale.  :(

Ho trovato la seconda parte molto inquietante, soprattutto quando ci si proponeva di sostituire tutti gli elementi naturali con elementi di plastica.

Ho trovato la seconda parte molto inquietante, soprattutto quando ci si proponeva di sostituire tutti gli elementi naturali con elementi di plastica.

Bè, oggi non siamo ancora a questi livelli, ma ci stiamo avvicinando sempre più a simili eventi.

Bè, oggi non siamo ancora a questi livelli, ma ci stiamo avvicinando sempre più a simili eventi.

Per fortuna ci sono associazioni di portata mondiale che cercano di combattere questi problemi.( per esempio Greenpeace e WWF).

Per fortuna ci sono associazioni di portata mondiale che cercano di combattere questi problemi.( per esempio Greenpeace e WWF).

Ripensandoci, il fatto che questa storia sia stata pubblicata negli anni '80 e non ai giorni nostri mi sembra molto significativo. Fu in quel periodo che ci fu un grande risveglio della coscienza ecologica, proprio perché s'iniziarono a vedere palesemente i guasti provocati dalla gestione scriteriata dell'ambiente. Allora furono fondate le Liste Verdi, che ottennero discreti successi alle elezioni, e divennero d'uso comune  termini come "ecologia", "riciclo", "biodegradabilità" ecc. Le materie plastiche, in quanto pochissimo biodegradabili e difficilmente riciclabili, vennero poste sul "banco degli accusati", e addirittura ci furono degli pseudo-integralisti che rifiutavano di prendere qualsivoglia oggetto di plastica, con un attaggiamento speculare a quello descritto nella storia. Per rilanciare la popolarità della plastica fu mandato in onda uno spot in cui una voce fuori campo chiedeva a persone con atteggiamento snob che cosa pensassero della plastica: dopo la loro risposta di stampo negativo, si vedevano sparire tutti gli oggetti di plastica che avevano attorno a sé, finché non ce n'era uno che rispondeva in modo entusiasta.  

Ripensandoci, il fatto che questa storia sia stata pubblicata negli anni '80 e non ai giorni nostri mi sembra molto significativo. Fu in quel periodo che ci fu un grande risveglio della coscienza ecologica, proprio perché s'iniziarono a vedere palesemente i guasti provocati dalla gestione scriteriata dell'ambiente. Allora furono fondate le Liste Verdi, che ottennero discreti successi alle elezioni, e divennero d'uso comune  termini come "ecologia", "riciclo", "biodegradabilità" ecc. Le materie plastiche, in quanto pochissimo biodegradabili e difficilmente riciclabili, vennero poste sul "banco degli accusati", e addirittura ci furono degli pseudo-integralisti che rifiutavano di prendere qualsivoglia oggetto di plastica, con un attaggiamento speculare a quello descritto nella storia. Per rilanciare la popolarità della plastica fu mandato in onda uno spot in cui una voce fuori campo chiedeva a persone con atteggiamento snob che cosa pensassero della plastica: dopo la loro risposta di stampo negativo, si vedevano sparire tutti gli oggetti di plastica che avevano attorno a sé, finché non ce n'era uno che rispondeva in modo entusiasta.  

é vero, basta anche pensare ad alcune copertine dell'epoca dove spesso appare ''il bosco di topolino'' come alcuni del 2007.