So che ci si aspetterebbe che votassi l'ultimo balabù per ragioni... ehm...
anagrafiche, ma ho invece optato per un'altra
first appearance: quella di Amelia in "ZP e la fattucchiera". Il fascino della prima pagina di questa storia, con quella donna un po' folle, gli occhi serpentiformi che sibila "ricca, ricca, RICCA!"... e poi tutta l'avventura, tesa, vibrante, fino all'ultima vignetta.
Da notare anche che raramente un personaggio "di un certa importanza" come Amelia è apparso già così "completo", così "perfetto" sin dall'inizio.
Le altre, non mi si fraintenda, sono tutte splendide.
Piange il cuore a non votare le "lenticchie" (che, se devo credere a mia mamma, è stato il mio primo amore: dice che gliela facevo leggere e rileggere quando ero piccola piccola. Peccato che io non me ne ricordi. Chissà quanto ci capivo, dato che tutto sommato è una storia di una certa complessità...).
Piange anche per "A nord dello Yukon" altra bellissima avventura che caratterizza meravigliosamente il personaggio di Paperone, ma che non ho votato perché, a mio giudizio, un po' ripete concetti già espressi in altre storie ("La stella del polo" su tutte).
"Paperino e il colosso del Nilo" meriterebbe per lo humour stupendo (bellissimi i tentativi di Paperino di ricostruire la statua, e vogliamo parlare della riunione dei responsabili che si mettono a giocare coi modellini?).
"Zio Paperone e la rivolta delle macchine" è un buon esempio di "poetica ciminiana", ma non penso che stia fra i principali capolavori di Cimino. Confido che questo autore sarà presente con diversi titoli (*) nel prossimo giro, quello degli anni '70, dove probabilmente voterò per una sua storia
(*)Pacuvio, se non metti "l'elmo del comando" fra le candidate ti picchio!!!!