Ebbene sì, anche se con la morte nel cuore NON ho votato la Dimensione Delta. Gli ho preferito L'Unghia di Kalì e un'altra storia su cui spendo due parole, perchè terribilmente sottovalutata.
Topolino e Bip-Bip alle Sorgenti Mongole è l'Avventura. Un'Avventura epica ben strutturata, originale, appassionante, divertente, completa e che, ricordiamolo, inaugura il ciclo di Atomino, uno dei più felici della produzione scarpiana.
Si inizia nella vita urbana del Topolino borghese, con una serie di slapstick gag che ricordano molto le tavole domenicali o le autoconclusive gottfredsoniane, per poi aggiungere mordente alla trama con l'arrivo di Atomino e la misteriosa apparizione di Hon-Ki-Ton.
E poi si parte, si parte per un viaggio, per una quest motivata da un pretesto meravigliosamente storico ma non per questo avulso da una buona dose di incantevole surrealismo. Vogliamo poi parlare della comicità di questa storia? Dalle gag iniziali con Orazio alla rocambolesca e distruttiva sequenza all'antiquario, per non parlare delle altissime vette di satira raggiunte con le anticaglie spacciate per reperti storici (scena che ricorda molto gli oggetti esposti a Paperopoli in The Golden Helmet) e con la genialata del villaggio di minatori stramiliardari. Memorabile poi l'avventuroso viaggio in aereo che termina con una delle parodie più geniali e riuscite, quella di Mac Hab e di Boby Dick (Che tu possa incespicare, Boby Dick!), che oltre a richiamare Il Mostro Bianco si riallaccia un maniera risolutva con la trama principale.
Insomma, se non la votate almeno rileggetela, perchè per quanto misconosciuta è davvero una delle migliori opere scarpiane, un connubio perfetto tra testi e disegni eccelsi.