DUE possibilità di scelta per questo sondaggio.
Per il girone anni '90 cliccare
QUISul finire di millennio, nella produzione italiana inizia, gradualmente, a prevalere quel genere di storie che, nel database dell'archivio di
Topolino, sono classificate come "sit-com". In tutte queste storie è lo spazio, l'ambiente ad essere protagonista, più che la vicenda interpretata dai personaggi. Un ambito narrativo nel quale si butta "a pesce" la capostipite di questo genere, che è Silvia Ziche, autrice in toto del
Topokolossal lunghissima saga umoristico-demenziale, che vede più volte Mickey messo alla berlina, cosa che farà storcere il naso ai tradizionalisti.
Topolino, infatti, che per gran parte del mondo è ormai "semplicemente" l'icona delle produzioni Disney, anche in Italia ottiene a stento la simpatia dei lettori come protagonista di storie a fumetti. Gli autori nostrani decidono, così, di metterne in risalto le debolezze nascoste in storie di ambientazione quotidiana.
Su di un fronte diametralmente opposto, la stella nascente Tito Faraci scrive per Topolino alcune avventure che hanno tentato il (parziale) recupero delle venature noir che il personaggio possedeva in passato, dapprima facendolo comparire col contagocce con una serie di camei, all'ombra degli agenti del Distretto di Polizia di Topolinia, e poi mettendolo a confronto con Gambadilegno, suo vecchio nemico di sempre che lo affiancherà in un ciclo di storie riflessive ed "umane" (
Topolino e il fiume del tempo su tutte).
Faraci prosegue il tentativo di rilancio del personaggio anche su una nuova testata, realizzata da un gruppo di autori, giovani e non, e dagli stili variegati:
Mickey Mouse Mistery Magazine, o più semplicemente "MM". Apripista di questa serie è la spettacolare
Anderville. Una serie, "MM", indirizzata soprattutto agli appassionati di gialli nostalgici del Topolino d'azione anni '60, quello di Scarpa per intenderci, non senza qualche "strizzata d'occhio" agli amanti dei classici di Gottfredson, nel tentativo di offrire ad un lettore adolescente o adulto quelle storie "dense" (per sviluppo e contenuti) ormai latitanti su
Topolino.
Nei tardi anni '90 si fa sentire, e pesantemente, l'assenza dei due maggiori autori Disney italiani: Carpi è venuto a mancare all'inizio del 1999 dopo una lunga malattia, e Scarpa ha lasciato le pagine di
Topolino (non prima di averci regalato alcuni "botti" finali, alcuni dei quali presenti fra le opzioni, in collaborazione con un Panaro in stato di grazia) fin dal 1998, anno in cui ha firmato un contratto con la danese Egmont. Ciò non gli impedisce di fare capolino per l'ultima volta sul "suo" settimanale, quando, con qualche anno di ritardo (2002), esce in Italia la sua prima avventura estera:
Topolino e le dolcezze del Natale, che rende omaggio al film di Frank Capra
La vita è meravigliosa (e che propone un Topolino sublime), prima di spegnersi lentamente nel 2005.
Come sempre sono accettate qualsiasi tipo di critiche (ma anche no, sono permaloso
) riguardo l'esclusione della saga pezziniana, che imho non può essere considerata come un'unica storia.
Il primo girone è qualcosa di tostissimo, forse mai visto, nell'ambito di sondaggi topolineschi...
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