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Il natale di paperino sul monte orso

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    Re: Il natale di paperino sul monte orso
    Risposta #15: Sabato 27 Dic 2008, 00:52:55
    Vi ricordo la celebre battuta del "feticcio": Se voi foste una lumaca che direste a fausto coppi?" in luogo dell'originale "Se voi foste una cozza, cosa direste ad un postino?"
    Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

      Re: Il natale di paperino sul monte orso
      Risposta #16: Sabato 27 Dic 2008, 10:49:07
      Vi ricordo la celebre battuta del "feticcio": Se voi foste una lumaca che direste a fausto coppi?" in luogo dell'originale "Se voi foste una cozza, cosa direste ad un postino?"

      Ecco un altro esempio di traduzione infedele che poteva essere evitata. Sullo ZP che la stampava nel baloon c'era la battuta con Fausto Coppi, e, sotto alla storia, una nota con scritta la battuta originale. Ma che costava, dico io, mettere la traduzione esatta direttamente nel baloon? Tra l'altro la nota è assente nella Grande Dinastia dei Paperi (non si capisce il perchè), e il lettore che non è in possesso dello ZP rimane quantomeno sorpreso di leggere questa cosa.
      Comunque, ce da dire una cosa: è stato un guaio che Barks abbia prodotto le sue storie quando le ha prodotte, perchè allora si traduceva a casaccio e il fumetto era considerato un semplice passatempo, quindi chi se ne fregava della correttezza filologica, e adesso sono queste, se pur con le debite modifiche, le versione che ci rifilano, a meno che di una ritraduzione completa (vedi Paperino il marinaio antico ma non troppo, storia in cui cambia addirittura il titolo dato in precedenza in Italia. Io, personalmente, avrei voluto vedere trattare così tutte le storie di Barks). Invece, Don Rosa, è trattato benissimo, traduzioni perfette e rispecchianti l'originale.

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        Re: Il natale di paperino sul monte orso
        Risposta #17: Sabato 27 Dic 2008, 11:18:13
        Comunque, ce da dire una cosa: è stato un guaio che Barks abbia prodotto le sue storie quando le ha prodotte, perchè allora si traduceva a casaccio e il fumetto era considerato un semplice passatempo,

        Tu pensa che se Barks disegnasse e scrivesse oggi, probabilmente noi non lo vedremmo neanche perchè non esisterebbe una testata valida per pubblicarlo.
        "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

          Re: Il natale di paperino sul monte orso
          Risposta #18: Sabato 27 Dic 2008, 11:28:16

          Tu pensa che se Barks disegnasse e scrivesse oggi, probabilmente noi non lo vedremmo neanche perchè non esisterebbe una testata valida per pubblicarlo.

          Si ma con delle storie di qualità così alta vuoi che non venga creata una testata apposta simil - ZP, o al massimo simil - Mega (più probabile, visto che sarebbero storie prodotte adesso). Comunque questi sono discorsi di fantasia.  ;D

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            Risposta #19: Sabato 27 Dic 2008, 11:41:56
            Citazione
            Don Rosa, è trattato benissimo, traduzioni perfette e rispecchianti l'originale

            E che a volte danno l'impressione di essere effettuate da qualcuno che non conosca la lingua italiana, a differenza dei vecchi traduttori. Mi brucia ancora il "miscreant" reso con "miscredente" (e.g. in "Hearts of the Yukon").

              Re: Il natale di paperino sul monte orso
              Risposta #20: Sabato 27 Dic 2008, 12:35:09

              Ecco un altro esempio di traduzione infedele che poteva essere evitata. Sullo ZP che la stampava nel baloon c'era la battuta con Fausto Coppi, e, sotto alla storia, una nota con scritta la battuta originale. Ma che costava, dico io, mettere la traduzione esatta direttamente nel baloon? Tra l'altro la nota è assente nella Grande Dinastia dei Paperi (non si capisce il perchè), e il lettore che non è in possesso dello ZP rimane quantomeno sorpreso di leggere questa cosa.
              Comunque, ce da dire una cosa: è stato un guaio che Barks abbia prodotto le sue storie quando le ha prodotte, perchè allora si traduceva a casaccio e il fumetto era considerato un semplice passatempo, quindi chi se ne fregava della correttezza filologica, e adesso sono queste, se pur con le debite modifiche, le versione che ci rifilano, a meno che di una ritraduzione completa (vedi Paperino il marinaio antico ma non troppo, storia in cui cambia addirittura il titolo dato in precedenza in Italia. Io, personalmente, avrei voluto vedere trattare così tutte le storie di Barks). Invece, Don Rosa, è trattato benissimo, traduzioni perfette e rispecchianti l'originale.

              Le traduzione "perfette" non rispecchiano affatto l'originale, sono soltanto più povere perchè certe frasi che sono normali in inglese sono invece scarne in italiano. E alcune frasi che fanno ridere gli americani, gli italiani non capiscono nemmeno che siano una battuta (cosa che avevo osservato in molte traduzioni italiane recenti di fumetti).
              Le traduzioni che piacciono a te mantengono la lettera dell'originale (e neppure sempre), ma ne tradiscono lo spirito e le intenzioni. Sono semplicemente fatte da traduttori scadenti. Tradurre alla lettera è facilissimo.
              « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 12:36:54 da ZioPaperone »

                Re: Il natale di paperino sul monte orso
                Risposta #21: Sabato 27 Dic 2008, 12:53:50
                Preferisco fare un esempio per mostrare ciò che intendo:


                Ecco un altro esempio di traduzione infedele che poteva essere evitata. Sullo ZP che la stampava nel baloon c'era la battuta con Fausto Coppi, e, sotto alla storia, una nota con scritta la battuta originale. Ma che costava, dico io, mettere la traduzione esatta direttamente nel baloon?

                Non costava nulla, infatti. Anche una scimmia col vocabolario è capace di farlo.
                Ma in America usavano molto tra bambini le battute nonsense tipo cosa chiede una cozza a un postino... In Italia non usavano per niente, mentre usavano molto (ancora quand'ero piccolo io) battute tipo "cosa dice una tartaruga a Nuvolari" e simili, implicanti di solito campioni sportivi.
                Perciò la traduzione sostituiva una battuta popolare in America con un una diversa - ma comunque simile - popolare in Italia. Senza stravolgere nulla dato che anche il finale della gag è il medesimo.
                Ovviamente la battuta originale poteva essere lasciata, non è che non si capisca, ma - almeno allora - era meno buffa per un italiano, il risultato quindi sarebbe stato di rendere la gag meno divertente di quanto fosse per il lettore americano.
                E scopo della traduzione di una gag non è quello di essere filologicamente corretti, è quello di far ridere.

                Altro esempio: nella storia del cimiero vichingo, l'avvocato nel'originale dice frasi assurde che terminano in -us e -um, per sembrare latino.
                In italiano Martina mette in bocca all'avvocato tutte le volte (tranne una) originali frasi latine del gergo giuridico.
                La traduzione fedele (e cretina) ha rimesso le balordaggini originali: ma agli americani quelle parole (che per di più orecchiano parole inglesi, cosa che si perde nella traduzione filologicamente stup... corretta), quelle parole - dicevo - suonano come latino o simil-latino.
                In Italia forse suoneranno così anche ai ragazzi moderni che non studiano più latino in nessuna forma, ma - almeno fino a pochi anni fa - non suonavano affatto latine a un italiano! Non credono lo sembrino neanche oggi, dato che comunque si dovrebbe essere tutti abituati a sentire che le parole latine hanno radici simili all'italiano.
                Agli americani il latino suona astruso anche nelle radici delle parole, come a noi il tedesco, e quindi questi suoni pomposi e incomprensibili per il lettore sono molto divertenti, come per noi gli sturmtruppen che dicono "soldaten, vieni fuoren dal cespuglien!". L'effetto è simile.
                Ma in italiano l'effetto non c'è per nulla, è solo uno che fa versi senza senso.
                Martina allora mise le frasi in vero latino e spostò le gag sulla traduzione molto... approssimativa che l'avvocato dava della citazione.
                Ad es.: Veni, vidi, vici! Ovvero... ormai vi ho buggerati!" ;D

                La traduzione di Martina è infedele alla lettera del testo, ma  è fedele allo spirito, perché è divertente.
                La traduzione "corretta" non fa sui lettori italiani lo stesso effetto che fa sugli americani e... non fa ridere (o molto di meno)
                « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:08:39 da ZioPaperone »

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                  Re: Il natale di paperino sul monte orso
                  Risposta #22: Sabato 27 Dic 2008, 13:02:20
                  Condivido il ragionamento dello Zio Paperone.   ;)
                  Il buon traduttore è colui che ha maggior dimestichezza con la propria lingua e la propria cultura. E' in quest'opera di traduzione che mobilitiamo veramente tutte le risorse di cui disponiamo nella nostra lingua madre.
                  (Onore, dunque, anche alle storiche traduzioni di Martina - come quella già citata del Feticcio - !)

                  [Ma non è che siamo Off Topic? Si potrebbe creare un topic specifico sull'argomento "traduzioni", se già non esiste...]
                  « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:03:52 da iuventuri »

                    Re: Il natale di paperino sul monte orso
                    Risposta #23: Sabato 27 Dic 2008, 13:13:26
                    Condivido il ragionamento dello Zio Paperone.   ;)
                    Il buon traduttore è colui che ha maggior dimestichezza con la propria lingua e la propria cultura. E' in quest'opera di traduzione che mobilitiamo veramente tutte le risorse di cui disponiamo nella nostra lingua madre.
                    (Onore, dunque, anche alle storiche traduzioni di Martina - come quella già citata del Feticcio - !)

                    [Ma non è che siamo Off Topic? Si potrebbe creare un topic specifico sull'argomento "traduzioni", se già non esiste...]

                    Penso anch'io che siamo OT. Avevo già detto che mi sarbbe piaciuto aprire un topic sulle traduzioni dove litigare in libertà ;D
                    A questo punto però dovrebbe Pacuvio spostare i nostri post su un topic creato ad hoc.

                      Re: Il natale di paperino sul monte orso
                      Risposta #24: Sabato 27 Dic 2008, 13:18:08

                      Le traduzione "perfette" non rispecchiano affatto l'originale, sono soltanto più povere perchè certe frasi che sono normali in inglese sono invece scarne in italiano. E alcune frasi che fanno ridere gli americani, gli italiani non capiscono nemmeno che siano una battuta (cosa che avevo osservato in molte traduzioni italiane recenti di fumetti).
                      Le traduzioni che piacciono a te mantengono la lettera dell'originale (e neppure sempre), ma ne tradiscono lo spirito e le intenzioni. Sono semplicemente fatte da traduttori scadenti. Tradurre alla lettera è facilissimo.

                      Si, mai io infatti non intendo che le traduzioni per me ideali siano quelle parola per parola, si sa che l'inglese non gira bene in italiano, e che si deve un po' modificare la frase per essere fruibile da un italiano.
                      Forse voi avete capito che io per buone traduzioni intenda tipo quelle apparse sui primi numeri di ZP (non li ho, ma dalle vignette lette qua e la mi sembrano proprio letterali al massimo), invece no, quelle fanno schifo anche a me. Io le voglio si fedeli, ma che comunque non mi tengano l'ordine della frase come in inglese, tanto per dirne una.
                      Comumque, sono due modi diversi di vedere le cose. A me piacciono quelle fedeli, di ultima generazione, e a voi quelle martiniane e libere.

                      P.S: è vero, siamo i OT, ed esistono gia dei topic sulle traduzioni, se Pacuvio volesse spostarci...
                      « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:20:13 da Duck_Fener »

                        Re: Il natale di paperino sul monte orso
                        Risposta #25: Sabato 27 Dic 2008, 13:36:58

                        Si, mai io infatti non intendo che le traduzioni per me ideali siano quelle parola per parola, si sa che l'inglese non gira bene in italiano, e che si deve un po' modificare la frase per essere fruibile da un italiano.
                        Forse voi avete capito che io per buone traduzioni intenda tipo quelle apparse sui primi numeri di ZP (non li ho, ma dalle vignette lette qua e la mi sembrano proprio letterali al massimo)...

                        No no, abbiamo capito benissimo (almeno io, ma sono sicuro anche malachia).
                        Non mi riferivo alla costruzione della frase o cose simili, quello lo darei per ovvio che lasciata all'inglese fa schifo. ;)
                        Semplicemente, imho, non ti rendi conto che la traduzione fedele che tu credi di leggere in realtà non lo è affatto perchè molte frasi agli americani suonano diversamente. Alcune ad es. suonano buffe per loro, mentre per noi non lo sono affatto, altre suonano pompose, ma tradotte in italiano non lo sono perchè l'italiano quando è pomposo usa molti più aggettivi e avverbi, ad es., in quanto ne usa già di più nella lingua normale, la lingua inglese ha una caratteristica di base, l'understatement, che l'italiano non ha affatto e va considerato nella "taratura" quando si traduce.
                        Altre frasi poi hanno dei doppi sensi che in italiano non ci sono e si perdono completamente.
                        E così via.
                        Avessi qui la mia collezione, potrei fare una marea di esempi.
                        Comunque credo che quello del cimiero vichingo sia indicativo: leggendolo tradotto "fedelmente" in realtà tu leggi... un'altra storia. ;)
                        « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:38:04 da ZioPaperone »

                          Re: Il natale di paperino sul monte orso
                          Risposta #26: Sabato 27 Dic 2008, 13:41:41

                          No no, abbiamo capito benissimo (almeno io, ma sono sicuro anche malachia).
                          Non mi riferivo alla costruzione della frase o cose simili, quello lo darei per ovvio che lasciata all'inglese fa schifo. ;)
                          Semplicemente, imho, non ti rendi conto che la traduzione fedele che tu credi di leggere in realtà non lo è affatto perchè molte frasi agli americani suonano diversamente. Alcune ad es. suonano buffe per loro, mentre per noi non lo sono affatto, altre suonano pompose, ma tradotte in italiano non lo sono perchè l'italiano quando è pomposo usa molti più aggettivi e avverbi, ad es., in quanto ne usa già di più nella lingua normale, la lingua inglese ha una caratteristica di base, l'understatement, che l'italiano non ha affatto e va considerato nella "taratura" quando si traduce.
                          Altre frasi poi hanno dei doppi sensi che in italiano non ci sono e si perdono completamente.
                          E così via.
                          Avessi qui la mia collezione, potrei fare una marea di esempi.
                          Comunque credo che quello del cimiero vichingo sia indicativo: leggendolo tradotto "fedelmente" in realtà tu leggi... un'altra storia. ;)

                          Allora, a questo punto, è meglio leggersi le storie nella versione originale (cosa che per me è la cosa migliore, però se non sei un professore di inglese o almeno uno molto bravo i doppi sensi o giochi di parole è difficile capirli.) ;
                          « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:43:29 da Duck_Fener »

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                            Re: Il natale di paperino sul monte orso
                            Risposta #27: Sabato 27 Dic 2008, 13:41:52
                            No no, abbiamo capito benissimo (almeno io, ma sono sicuro anche malachia).
                            Sì. Per esempio le storielle di W. Van Horn (che gli italiani conoscono poco) sono ricche di allitterazioni, giochi di parole e doppi sensi difficilmente traducibili in un italiano fedele all'originale...

                            Allora, a questo punto, è meglio leggersi le storie nella versione originale (cosa che per me è la cosa migliore, però se non sei un professore di inglese i doppi sensi o giochi di parole è difficile capirli.) ;)
                            Già.   ;)
                            « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 13:43:08 da iuventuri »

                              Re: Il natale di paperino sul monte orso
                              Risposta #28: Sabato 27 Dic 2008, 14:32:29

                              Allora, a questo punto, è meglio leggersi le storie nella versione originale (cosa che per me è la cosa migliore, però se non sei un professore di inglese o almeno uno molto bravo i doppi sensi o giochi di parole è difficile capirli.) ;

                              E' vero, ma devi conoscere l'inglese e soprattutto la vita americana molto bene per intendere pienamente la storia.
                              Dal momento però che i fumettti sono anzitutto storie per bambini (e per bambini cresciuti), vanno tradotti.
                              Contrariamente a quel che dici, tuttavia, Martina non traduceva affatto a casaccio, anzi lo faceva con molto "amore", cercando di divertire i lettori italiani almeno quanto si divertivano gli americani...

                              Eppoi, francamente, non capisco perchè non ti lamenti anche dei nomi dei personaggi. Lasciando stare i mostri sacri, prendi i Bassotti:
                              fedele sarebbe  "ragazzi segugio" (che fa schifo...). Almeno, facendo una piccola concessione,
                              "la banda dei segugi", che era la prima traduzione e che poi Martina
                                cambiò in "banda bassotti", del tutto infedele, dato che i beagle boys non sembrano certo cani bassotto!
                              Però banda bassotti, corserva le iniziali B.B.
                              Certo avrebbe potuto scegliere "banda dei bracchetti", più fedele... Penso l'abbia scartato perché fa pensare a dei bambini o qualcosa di piccino. Poteva dire banda dei bracchi... solo che fa un po' schifo e non è buffo.
                              Il punto infatti è che bassotto in italiano è una parola buffa, e lo è pure
                              - per gli americani almeno - beagle. Per questo, credo, Schultz vuole che il suo cane Snoopy sia un beagle e, sicuramente per questo, gioca con il nome beagle, creando il great beagle etc.
                              A un italiano può non saltare all'occhio che agli americani beagle abbia un suono buffo, però è così. E per tradurre al meglio occorre considerarlo.
                              Come diceva un vecchio motto dei traduttori "tradurre è sempre un po' tradire". Ma non si può evitare.
                              « Ultima modifica: Sabato 27 Dic 2008, 14:35:14 da ZioPaperone »

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                                Re: Il natale di paperino sul monte orso
                                Risposta #29: Sabato 27 Dic 2008, 14:33:13

                                Allora, a questo punto, è meglio leggersi le storie nella versione originale (cosa che per me è la cosa migliore, però se non sei un professore di inglese o almeno uno molto bravo i doppi sensi o giochi di parole è difficile capirli.) ;
                                io alcune storie di Barks o di Don Rosa le ho lette direttamente in inglese, partendo dal presupposto che, come da noi, il target è da 6 a 99 anni, quindi non possono usare paroloni o costruzioni di frasi tutte articolate e devo dire che riesco a capire bene quello che vogliono dire. Certo, qualche sfumatura si potrebbe perdere, ma di solito basta una rapida consultazione al vocabolario per schiarirmi le idee! E alla fine non cambia molto da quando da piccino dovevo guardare il vocabolario per capire Martina!
                                Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

                                 

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