Potresti citarne qualcuna, tanto per rinfrescarmi la memoria? Cosi' di primo acchito l'unica avventura di SuperPippo cui riesco in qualche modo a concedere questa caratterizzazione e' la remota Super Pippo e l'immunità diplomatica http://coa.inducks.org/story.php?c=W+SG+++36-01
Quanto a PK: oltre alla lontananza dei nipotini e alla scarsissima presenza di Paperone, anche tutti gli altri paperopolesi di contorno comparivano ben poco. Personalmente ero molto disturbato in particolare dall'irrilevanza di Archimede. Capisco che la soluzione data in Archie abbia i suoi meriti, ma mi sembra un po' riduttivo per il genio del Pitagorico, che appare capace solo di giochini insignificanti, mentre il vero genio e' Everett. Anche per questo mi e' riuscito piu' facile apprezzare la seconda serie, dove la superiorita' di Ducklair e' spiegata dal fatto che e' un alieno. (Quanto ad Archie, va anche detto che i disegni di Mottura, il cui stile mi e' sempre riuscito difficile apprezzare, hanno contribuito a rendermela indigesta.)
Quando ho scritto quelle poche righe su SuperPippo pensavo al suo ritorno in grande stile sulle pagine del Topo, ovvero "SuperPippo e l'ultima arachide", storia secondo me ottima, che ha dato il là ad altre buone caratterizzazioni dell'eroe in pigiama di flanella, come, per esempio "Super Pippo e la minaccia del burosauro", sempre del grande Artibani.
Per le storie vecchie, brevi, spesso molto ingenue, vale quel che dicevo poco sopra: non sono d'effetto, d'impatto, non consentono, almeno per me, un'identificazione, una spinta forte verso il personaggio in questione.
Quanto ad "Archie", beh quella fu una pensata da 110 e lode. Tutti ci chiedevamo dove diamine fosse finito Archimede, sia come marchingegnere che come amico. Tito Faraci ci ha risposto con una soluzione che sì, forse può apparire a tratti semplicistica, ma che racchiude in sè una pienezza e una poesia meravigliose: c'è il Paperino-Paperinik scosso, rattristato, che non sa nemmeno come iniziare a dire addio al suo più fido aiutante; un addio doloroso quanto necessario (PK è un "next-level" di Paperinik, è chiaro fin dalle prime tavole della prima storia, in cui le classiche superarmi del nostro fanno cilecca contro i nuovi nemic. Archimede correrebbe solo dei rischi, senza contare che le sue invenzioni non sono più essenziali: Uno può fornire a PK tutto ciò di cui ha bisogno).
E poi Archimede... modesto, intelligente, toccante. Capisce che deve ritrarsi e lo fa con un gesto che traduce tutta la stima e l'amicizia che ha per quel papero pasticcione in costume da supereroe.
Applausi.
Mottura poi, può piacere o non piacere. Personalmente non lo trovo così male.