In questi giorni ho avuto poco tempo per realizzare per bene l'accaduto. Sono stati giorni molto pieni, sul lavoro, e la mia mente ha avuto poche occasioni per soffermarsi su questo avvenimento, pur essendone venuto a conoscenza quasi subito nella mattina di lunedì e avendo avuto la possibilità di seguire alcuni commenti nel web tra forum e autori...
Come molti altri, non sono mai stato un lettore Bonelli: alcune cose della politica editoriale della casa editrice stridono con le mie esigenze di lettore, e per quanto abbia sempre osservato con benevolenza le testate principali per estetica e in alcuni casi per temi non mi hanno mai preso.
Però non si può essere un appassionato di fumetti, in Italia - come mi ritengo io - senza avere stima dell'ultimo vero editore di fumetti italiano. L'impronta che Sergio dava alle testate che uscivano da Via Buonarroti, gli editoriali che scriveva, le anticipazioni sul sito, quel tradizionalismo che sì, a volte trovavo eccessivo ma che a sopresa sapeva limare aprendosi a novità come le miniserie (anche sperimentali) e il colore. Tante caratteristiche che contraddistinguevano l'uomo e la casa editrice.
Un uomo che amava il mondo del fumetto, che adorava inseguire gli autori più bravi per farli lavorare al prossimo Texone o a qualche altro progetto. Un uomo che come giustamente ricorda l'Uomo teneva in vita testate in perdita perchè ci era affezionato.
Ed è bello leggere, da parte di chi l'ha conosciuto dal vivo, che era una persona straordinaria anche e soprattutto dal lato umano, cosa che in fondo si evinceva anche da quanto ho detto sul piano professionale.
Io dal canto mio l'ho visto in occasione dello scorso Cartoomics, mentre era sul palchettino di una conferenza, quindi da lontano... è quello l'unico suo ricordo tangibile che posso conservare, ma è comunque meglio di niente per quello che, nel bene e nel male, era senza dubbio una delle colonne del mondo del Fumetto.
L'episodio luttuoso ha fatto sì che scoprissi una curiosità, stamattina: la direttrice dell'agenzia per cui lavoro si è recata oggi al funerale di Bonelli, in quanto è molto amica del figlio, tanto che le loro due famiglie si conoscono molto bene. Al ritorno mi ha detto che la chiesette era piena stracolma di persone e tra queste molti fotografi attorniavano la famiglia.