Veder narrato finalmente il primo incontro tra Rat-Man e Cinzia non è cosa da poco. La questione Cinzia si trascina già dalla prima storia, con la fatidica consegna di Topolino e il fatidico bacio. A quell'epoca era soltanto una battuta, poi proseguita nei numeri successivi, e così il personaggio era stato regolarizzato. Poi c'era stato l'intelligente lavoro di retcon operato nella Quadrilogia del Supereroe, che contestualizzava questo incontro. Rimaneva però da spiegare in che circostanze i due si fossero conosciuti con le loro rispettive nuove identità e quanto Cinzia sappia in realtà dell'identità segreta di Rat-Man (ma poi ne ha una?). Bè, ecco quella zona oscura venir finalmente rischiarata da Leo con una spontaneità e una naturalezza tali da far rosicare Don Rosa. Ma Rat-Man Contro Rat-Man non offre soltanto questo, ma prosegue la questione deL Rat-Man coerentemente. O quasi, perchè qui il bestione rivela una natura diversa da quella che nel numero precedente faceva trasparire col suo "Ciao Imbecille". Il Rat-Man è qui asservito a Rat-Man, un'entità misteriosa che se da un lato potrebbe incarnare benissimo il potenziale inespresso da Ratty, dall'altro pare eccessivo il suo istinto omicida. Che dietro l'omuncolo si possa nascondere un supereroe, può essere benissimo, che si nasconda un assassino no. Ma si vedrà, Leo per la prima volta fa del giallo consapevole disseminando indizi misurati che non fanno capire l'esito della vicenda ma portano a rileggere il numero precedente sotto una nuova luce. Certo, ce ne sono di cose da portare a termine in questa nuova quadrilogia: la faccenda del Rat-Man, che sta in primo piano, la faccenda di come faccia Cinzia a sapere che Ratty è quello stesso tizio a cui portava la posta, l'inizio del rapporto con Krik e soprattutto l'arrivo di Arcibaldo, che mostra qui di avere un legame col Pipistrello. Il Pipistrello trova inoltre il modo di comparire nel flashback di apertura, e viene nominato anche più avanti. Spero e ho fiducia che Leo nei due episodi rimanenti riesca a portare a compimento quanto sembra ripromettersi senza farsi tentare troppo dal suo nuovo stile sceneggiatorio, decompresso al massimo.
Un'ultima nota per le battute, veramente buone, e spesso e volentieri spinte, specie con Cinzia di mezzo. Ma Leo non è malizioso quanto sembra e non esagera mai, rimanendo sempre nei limiti del buon gusto. E come riesca ad apparire candido ed innocente scherzando su cancro, sesso e prostituzione lo sa solo lui.
Per il resto l'albo offre quattro strisce di Clan e quattro di Ultima Burba. E siccome i panni sporchi si lavano in rete, nessuna traccia del Teleratto, bensì un articolo sugli spot della protezione civile e una televendita cartacea.
Next: Catastrofe!