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Un numero che mi è piaciuto moltissimo, perchè l'abilità consumata da narratore, fa imbastire al Venerabile una storia con così tanti piani di lettura, che ogniuno può vederci quello che vuole, ma sempre con un tocco di meditazione.

Io per esempio ci ho visto una metafora della società moderna, dove c'è sempre qualcuno che controlla da dietro le quinte, un "burattinaio" che indirizza perfino i nostri sentimenti, i nostrti desideri, le nostre speranze, e la consapevolezza di ciò ci lascia vuoti e delusi

Aspetto con trepidazione la conclusione di questa saga, nella speranza che il finale ribalti l'atmosfera attuale, con un colpo di teatro (ma NON un deus-ex-machina forzato) che rinfocoli la fiamma dell'ottimismo.

In generale questa è la saga definitiva dell'Ombra.
La scena in cui il Pipistrello rivela che il suo costume era diverso dai fumetti, perchè Mr. Mouse non aveva ottenuto i diritti per riprodurlo, ma questo non era comunque stato un problema, e il conseguente "oscuramento" del suo ricordo in Rat-man, mi ha messo una angoscia incredibile, credo sia il fulcro di tutta la storia, e il momento in cui l'ultima scintilla di luce "esterna" si spegne.

Ora Rat-man è solo e se dovrà rialzarsi, dovrà aggrapparsi con tutte le sue forze alla SUA PROPRIA luce, quella che in tanti hanno contribuito ad accendere e alimentare.

Sono MOLTO fiducioso, raramente una storia a fumetti, di stampo demenziale, è riuscita a coinvolgermi tanto

Non preoccuparti, fra poco è tutto finito.

E per me sarà una gran tristezza
L'ortolani è un genio come pochi ne vedo, non va imbrigliato, ha costruito il suo universo a poco a poco, arricchendolo sempre più e aggiungendo un tassello per volta, spesso si fatica a seguire tutti i fili delle trame che la sua intricata mente sta mettendo su carta, ma non cambierei una virgola di tutto quello che ha fatto e scritto E prima o poi affronterò una bella rilettura ordinata di tutto il materiale che ho a disposizione... Inoltre, voglio assolutamente un libro che contenga le recensioni dei film, tratte dal suo blog E voglio pure la parodia dello hobbit! E voglio, voglio, voglio  

Non preoccuparti, fra poco è tutto finito.

Finalmente, son curioso di vedere cosa succederà dopo questa n-logia (e n sta per "noia").

E per me sarà una gran tristezza
L'ortolani è un genio come pochi ne vedo, non va imbrigliato, ha costruito il suo universo a poco a poco, arricchendolo sempre più e aggiungendo un tassello per volta, spesso si fatica a seguire tutti i fili delle trame che la sua intricata mente sta mettendo su carta, ma non cambierei una virgola di tutto quello che ha fatto e scritto E prima o poi affronterò una bella rilettura ordinata di tutto il materiale che ho a disposizione... Inoltre, voglio assolutamente un libro che contenga le recensioni dei film, tratte dal suo blog E voglio pure la parodia dello hobbit! E voglio, voglio, voglio  

Quoto tutto, completamente, pure le virgole

Finalmente, son curioso di vedere cosa succederà dopo questa n-logia (e n sta per "noia").

Farà, come ha detto Bacci, quello che ha sempre fatto. Cioè quello che voleva. Ortolani è uno degli esempi più chiari di libertà artistica, e la Panini in questo ha sempre intelligentemente giocato un ruolo importante.
Tu saresti stato più contento se Leo avesse continuato a fare "le storie di una volta", e come te tanti altri... ma non era quello che si sentiva di fare l'autore con la sua serie. Ed essendo Leo il più autoriale tra gli autori popolari, ha scritto quello che si sentiva di scrivere nei vari momenti di vita della testata (e della sua vita). Non è stato al servizio del pubblico, e nonostante tutto, questo atteggiamento ha pagato (visto che anche chi non è d'accordo su questa "deriva" continua ad acquistare la serie).
Lo scotto da pagare è che non sempre potrà piacerti quello che ti offre: ma è un prezzo che, a fronte di un'onestà intellettuale e creativa tale, sono ben felice di pagare, nel caso.

Alcuni lettori ne sono felici, altri no, come è giusto che sia quando si hanno opinioni diverse. Apprezzo molto Leo e il suo lavoro, come altri però non mi diverte più; finirò Rat-Man, darò un'opportunità al suo nuovo lavoro, e se non mi piacerà pazienza, ci sono tante altre cose da leggere e sicuramente il ratto è stata una delle migliori di questi 15 anni.

Per me, Bramo, che conosco indirettamente Leo da sempre (e quasi direttamente grazie a un paio di conoscenze), il motivo principe per cui ha cambiato a poco a poco modo di scrivere e narrare non è dipeso da questa "libertà", ma dal fatto che siano mancate le idee. Ed è normale: il ratto faceva ridere 2-3 volte ogni pagina, oggi è già grasso che cola se succede 2-3 volte per albo. Una flessione naturale che Leo ha padroneggiato inserendovi altri motivi per continuare a seguire la serie.

edit- riguardo al fatto che abbia pagato non so, non ho i dati di vendite degli ultimi anni; di certo rat-man ha questo seguito grazie a ciò che ha fatto dal 2002-2003 al 2005 circa, quando c'è stata un'impennata di acquirenti, di fama, di pubblicità, anche grazie ad alcune iniziative editoriali panini votate ad allargare il pubblico del personaggio. Io purtroppo non faccio testo perché, da pker, comprai tutto il Frittole e pure le ristampe ecc ecc...  

Mah scusami prezio ma non la penso così se non avesse avuto idee non sarebbe riuscito a creare il *suo* personale universo marvel, tanto per fare un paragone per vastità, così complesso e stratificato. Leo fa ridere quando vuole, basta guardare sul suo blog   Piuttosto direi che è evidente il contrario, ovvero che altri si sarebbero fermati a semplici battute e sarebbero durati poco, ripetendosi all'infinito... Lui è un altro autore unico e personalissimo nel grande panorama fumettistico proprio perché ha saputo andare oltre, almeno secondo me Ci sta che non ti piaccia più come una volta, mi raccomando, sono solo pareri

L'unica cosa oggettiva è che Rat-Man è cambiato e ad alcuni questo non è piaciuto; che sia cambiato in meglio o in peggio sono pareri oggettivi, ma una buona fetta di pubblico (non so quantificarla, ma dei 4 lettori del ratto che conoscevo sono rimasto superstite solo io) l'ha persa. :(

L'unica cosa oggettiva è che Rat-Man è cambiato e ad alcuni questo non è piaciuto; che sia cambiato in meglio o in peggio sono pareri oggettivi, ma una buona fetta di pubblico (non so quantificarla, ma dei 4 lettori del ratto che conoscevo sono rimasto superstite solo io) l'ha persa. :(

e' MATURATO, e meno male.
E non so se hai letto il numero 4. QUATTRO... la parodia di Watchmen con la Squadra Segreta.. non ci allontaniamo molto dai tempi di questi numeri, che appunto riprendono quella saga... parliamo di 93 numeri fa, mica dell'anno scorso...

Rat-Man a conti fatti è quello che è sempre stato, solo che più il tempo passa, più lo è meglio.

Punti di vista, per me e altri è maturato apparentemente, perdendo tanto e guadagnando in altri aspetti.

Le storie sulla Squadra Segreta erano molto diverse da quelle attuali. Raccontavano una trama, impreziosendola di gag e introspezione. Quelle attuali raccontano l'introspezione, impreziosendola di gag e trama.

Mi appello a Bramo (e anche a voi altri), perché non ho ben capito il numero uscito questo mese e sarei molto curioso di sapere cosa ne pensate voi.

Davvero tutto si riduce a uno scontro con il "creatore" dei supereroi (che fino a 4 numeri fa manco sapevamo chi fosse, e nemmeno Lei probabilmente)?

Ho trovato questo numero vuoto, impacciato... la comparsa del maestro mi è sembrata forzata, il salto nel vuoto, Kimmy... ho avuto l'impressione che Leo abbia voluto fare un minestrone di sentimenti e sentimentalismi senza però darci il giusto peso.

Non credo sia giustificabile superare questo "velo di Maya" creato 4 numeri fa e che, magicamente, aveva avvolto il tutto per 95 numeri... ovvero: l'idea del "creatore" per me è una colossale stupidaggine. Spero che Leo la renda tale, la smorzi, la smonti, perché se fosse davvero così l'universo di Rat-Man non avrebbe alcun senso.

A me il #98 è piaciuto, e parecchio.
Se c'è una cosa che fa male al pensiero dell'ormai imminente fine del bimestrale è che Rat-Man si conferma ad ogni numero una lettura di qualità. Con alti e bassi, con grandi saghe magari tirate per le lunghe e con autoconclusive, difficilmente delude, e non succede mai nell'interezza dell'albo.
Parlando di quest'ultimo numero, abbiamo la visualizzazione di uno dei momenti più importanti per storie di questo afflato: il preludio alla grande conclusione. E Leo lo gestisce bene, a mio avviso, con un what if di classe prima e con una parentesi riflessiva poi.
La prima storia, Il Sogno di una Vita!, visualizza infatti l'ipotetica vita coniugale di un Deboroh che ha appeso il costume al chiodo con Kimmy. La cosa viene raccontata con la solita ironia garbata e spiazzante, ma l'atmosfera tesa e triste di questa realtà è commovente. Sembrerebbe una fillerata, ma in una n-logia nella quale il protagonista è in bilico nel capire quale direzione dare alla sua esistenza, rappresenta qualcosa di più, e un livello di comprensione (di Deboroh e del lettore) determinante in questo punto.
Altrettanto determinante poi è la storia che dà il titolo all'albo, Stanotte Muoio!, titolo emblematico vista la situazione che viene raccontata e soprattutto visto che il rischio di morire si trasforma in una (ennesima) rinascita del personaggio, stavolta forse definitiva, alla luce dello scontro del prossimo numero con Mr. Mouse. Di certo l'avventura, per quanto non offra granché sotto il profilo della pura azione, in realtà è un punto riflessivo decisivo per il protagonista, che sotto il fantasma del suo nume tutelare per eccellenza capisce cosa è giusto fare, e in sostanza chi è veramente Rat-Man. È una base che Leo ha proposto varie volte, ma che serve sempre riconfermare in vista di grandi momenti narrativi, come è sicuramente questa saga e come si appresta ad essere la conclusione della stessa, fra un paio di mesi.
In tutto questo mi sono trovato ad apprezzare, ancor più che nei precedenti albi, il disegno di Leo, che in alcune tavole mi sembra ancora più curato, raffinato e carico di atmosfera del solito. Vedere tavola 48, tavola 50 e tavola 52 per capire cosa intendo.
Grande letteratura a fumetti, insomma.

Gli articoli in coda all'albo sono una dichiarazione d'amore e di intenti di Ortolani, tra promesse per il n. 100 e progetti per il post Rat-Man. Sono certo che la celebrazione del centinaio di numeri sarà memorabile, mentre ho qualche riserva sullo spin-off dei Sacrificabili, ma è presto per pensarci.

Veniamo ai dubbi di Prezio, anche se forse il mio discorso li ha già toccati, almeno in parte.

Davvero tutto si riduce a uno scontro con il "creatore" dei supereroi (che fino a 4 numeri fa manco sapevamo chi fosse, e nemmeno Lei probabilmente)?

Non è che "tutto si riduce", se con "tutto" intendi l'intera serie, la quale non termina né col prossimo numero né con quello dopo.
Probabilmente l'attuale n-logia si concluderà con lo scontro con Mr. Mouse, credo proprio di sì, ma era una cosa presumibile già da un paio di numeri direi.

[color=#ffff00Ho trovato questo numero vuoto, impacciato... la comparsa del maestro mi è sembrata forzata, il salto nel vuoto, Kimmy... ho avuto l'impressione che Leo abbia voluto fare un minestrone di sentimenti e sentimentalismi senza però darci il giusto peso.

A me non è parso. La comparsa del Maestro non è forzata, considerando che è il mentore di Rat-Man e narrativamente in una situazione del genere è normale che al protagonista compaia una visione ectoplasmatica di una figura così importante. A maggior ragione visto quello che Deboroh aveva saputo al riguardo da Mr. Mouse lo scorso numero.

[color=#ffff00Non credo sia giustificabile superare questo "velo di Maya" creato 4 numeri fa e che, magicamente, aveva avvolto il tutto per 95 numeri... ovvero: l'idea del "creatore" per me è una colossale stupidaggine. Spero che Leo la renda tale, la smorzi, la smonti, perché se fosse davvero così l'universo di Rat-Man non avrebbe alcun senso.

Quello che auspichi potrebbe benissimo essere la soluzione che vedremo fra un paio di mesi. Che sia così oppure no, ad ogni modo, rispetto il fatto che l'idea non ti convinca. Anche a me lascia un po' perplesso, in realtà, ma d'altra parte le situazioni alla Truman Show non mi dispiacciono e non mi sembra che Leo la stia gestendo male. Capisco però che possa lasciarti un po' l'amaro in bocca...

Sì, mi spiazza parecchio... però pazienza, Rat-Man è diventato così e tanti lo apprezzano e altrettanti no. Rimangono comunque 50 numeri circa giocati in un modo e altri 50 circa in un altro, con più maturità (apparentemente IMHO): di certo qualsiasi lettore che ami il ratto non può essere deluso dal lavoro complessivo di Ortolani.

Per "tutto si riduce" non intendo in prospettiva futura, ma passata: la storia di Rat-Man, questi quasi 100 numeri, sono stati, come dici tu, un Truman Show? In questo caso sarei enormemente deluso.

Io credo che Leo abbia già scavato a fondo nel personaggio in tante storie... dopo il ritorno e la sconfitta dell'ombra sarebbe stato bello (IMHO) avere di nuovo storie stupide, fini a se stesse, o magari con qualche rimando profondo (come Thea, per esempio). Credo abbia un po' esagerato con l'introspezione... parere mio ovviamente!

l'idea del "creatore" per me è una colossale stupidaggine. Spero che Leo la renda tale, la smorzi, la smonti, perché se fosse davvero così l'universo di Rat-Man non avrebbe alcun senso.

Anche il Ratto la pensa come te. Eppure il Maestro ci dice dove bisogna cercare il senso, ed è lì che il Ratto lo trova. A me sembra bellissimo.

Inoltre tutta la parte della lotta con l'Ombra non mi sembra creazione di Mr. Mouse, tant'è vero che Mouse stesso la critica.

Io ho smesso di leggerlo, l'ho comprato per completezza ma penso lo lascerò lì, non mi piace più la serie regolare... :(


Ratolik invece è molto carino... peraltro per chi se lo fosse perso anni e anni fa, è uscita la ristampa di "Merlo", uno dei primi lavori di Leo, che peraltro è molto attivo...

Sta inoltre preparando la ristampa cronologica di Rat-Man collection a partire da febbraio 2014, con disegni, bozzetti e rubriche curate da lui stesso... insomma, forse Rat-Man sta per finire, ma Leo ha tanta carne al fuoco!

Cioè, uno a Lucca completa la collezione, legge ininterrottamente fino al n. 99, si connette a notte fonda per leggere la recensione del Bramo... E non c'è??? Io ho comprato tutti i Ratman che mi mancavano SOLO per leggere la recensione del Bramo!!!
Scherzi a parte, mi mancava appassionarmi tanto a un autore unico e a una serie unica, scegliete voi le accezioni per questo aggettivo, vanno bene tutte. Alti e bassi, introspezione e gag, cosmologia e spinoff... Spesso a supporto, a volte dicototmiche. Ognuno può apprezzare gli aspetti che più riconosce come "suoi", però qualcuno che fa quello che fa Leo, curando narrazione, battute, disegno, riferimenti e metariferimenti... Qualcun altro, intendo... Se c'è, non lo conosco.