Rat-Man # 76 – Tu Non Voltarti Mai
A distanza di due anni esatti dall’inizio dell’Esalogia della Rinascita, parte una nuova n-logia in continuity per Rat-Man. E Ortolani si allaccia direttamente alla fine della suddetta Esalogia, dopo un anno di riuscitissime divagazioni sulla guerra, sui manga e sul metafumetto, ponendosi la domanda: cosa succede a un supereroe quando ha sconfitto il suo nemico? Si risponde mostrandoci un Rat-Man che campa combattendo criminali che “potrebbero sconfiggere tutti” come il Sacrilego o l’Ateo (una delle sequenze più divertenti degli ultimi tempi, tutta la sequenza dopo il titolo è da antologia del divertimento!) e che sopravvive grazie a un Arcibaldo che lavora al mercato del pesce per mantenere tutti e due. Brakko e gli altri tentano di farlo sentire utile alla Città Senza Nome, ma con scarsi risultati. Ma una lettera lo invita ad andare a New York, a incontrare i “veri” supereroi! E lui ritrova un senso…
Storia singolare, questa. Perché ripensandoci è infarcita di battute e gag che mi hanno fatto ridere tanto, ma in realtà è pervasa dall’inizio alla fine di una profonda e lancinante malinconia, neanche tanto di fondo. Ovviamente partendo dalla commoventissima sequenza iniziale, che ci fa capire quanto intensamente ancora il Ratto pensi a Thea. Non solo, nella storia Rat-Man stesso afferma che da anni è rimasto nella Città Senza Nome nella speranza che tornasse in vita. Possibile siano casuali questi due rimandi a Thea?
Al di là delle malinconie romantiche, comunque, la condizione stessa di Rat-Man è carica di tristezza: si sente smarrito, fuori posto, inutile per sua stessa ammissione. Scomparso Valker, il nostro supereroe non sa più bene qual è il suo scopo, cosa deve fare della sua vita. Un Deboroh così disperato, depresso e a terra lo abbiamo avuto solo dopo il coma, e questo dà da pensare…
La tanto contestata scena della mucca, poi, commentata con perplessità in alcuni lidi e anche qui da sed, io non la vedo come niente di orribile o diverso dal solito: Leo ci ha abituato a scene così, è una battuta che occorre saper prendere e accettare per quello che è, una gag basata sulla doppia assurdità del fatto (si inaugura un mattatoio colpendo in testa una mucca, e Rat-Man non ce le fa), ma che mi ha anche messo i brividi per come lo stato d’animo di Rat-Man si sfoga sul povero animale, che gli muggisce dietro la sua inutilità totale. Che poi sia anche in Io, me e Irene non lo so, ma mi spiacerebbe se si fosse volutamente "ispirato" a quella scena.
Il finale comunque resta aperto per chissà quali sviluppi: i supereroi dei fumetti di Deboroh esistono oppure hanno ragione Brakko, Arcibaldo e gli altri? E se sì, cosa succederà?
Oltre alla storia, l’albo offre altre cosucce interessanti.
Quelli di Parma, la serie di strisce che Leo realizzò anni fa per la Gazzetta di Parma, iniziano da questo numero la loro ristampa ad uso e consumo dei lettori che non le conoscevano. Come me, e devo dire che ho gradito, sono molto simpatiche e divertenti e le gag non sono legate solo alla città di riferimento. Sono introdotte da un divertentissimo articolo di Ortolani, che ha modo di tirare in ballo anche Giacobbo dicendo quello che pensiamo un po’ tutti!
Poi c’è Buone Fette, due tavole di riuscito omaggio ad Altan, che mi ero gustato l’anno scorso sul sito di Rat-Man ma che è bello ritrovare qui su carta.
Infine L’Addio al Re è una breve storiella in cui Leo celebra con i Fantastici 4 e Destino la morte di Jack Kirby. Molto bella e poetica, mostra l’animo sensibile di Leo per il suo Maestro, ed è introdotta anch’essa da un articolo di Leo, che anche se commosso non perde la sua verve.
I Miei Ragguardevoli Sabati Sera non mi ha mai entusiasmato, ma ammetto che questo lungo episodio mi ha divertito abbastanza.
Infine la Posta sa intrattenere e divertire come sempre quando Leo parla direttamente con il lettore. Stavolta il tormentone (già presente in passato) è quello dei 2 massimo 3 lettori che leggono la Posta! A un certo punto elenca i suoi film sui supereroi preferiti, e cita Spider-Man 2 e Iron Man, e va benissimo, ma non mette Il Cavaliere Oscuro e ciò mi inquieta e stupisce.
Numero che si distingue per la critiche: sul Comicus Forum ci sono più lettori insoddisfatti che contenti, e mi stupisce perché l'albo non mi sembra inferiore ad altri. E’ chiaro che è solo il primo tassello di un disegno ancora lungo, e soffre di questo, ma questi “primi 20 minuti” per usare la parole di Leo di qualche settimana fa direi che sono un’ottima base.
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