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Rat-Man

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Bramo
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    Re: Rat-Man
    Risposta #555: Martedì 26 Lug 2011, 22:27:30
    Ok, grazie! Attendiamo fiduciosi... :)

    (Sul sito di Rat-Man dicono il 14 luglio...)
    Perchè all'inizio quella era la data fissata. Poi per qualche motivo (alcuni ipotizzano per non farlo uscire prima di Rimini Comics) è slittato due due settimane. In passato è già capitato che la data cambiasse, ma non viene mai aggiornata sul sito di Rat-Man, cambia invece nelle uscite del sito Panini. Controllate quello, quindi, quando volete avere la certezza.

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      Re: Rat-Man
      Risposta #556: Giovedì 28 Lug 2011, 21:43:46
      Un comunicato Panini uscito oggi comunica che l'uscita dell'albo slitta ancora: uscirà giovedì 4 agosto...

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        Re: Rat-Man
        Risposta #557: Venerdì 29 Lug 2011, 07:36:58
        Un comunicato Panini uscito oggi comunica che l'uscita dell'albo slitta ancora: uscirà giovedì 4 agosto...

        ieri non trovandolo in nessuna edicola di Roma, già pensavo alla vicinanza al Vaticano... ;D



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        Bramo
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          Re: Rat-Man
          Risposta #558: Lunedì 8 Ago 2011, 14:51:54
          Rat-Man # 85 - Battaglia a Gerusalemme!



          Con un ritardo assurdo di ben 3 settimane rispetto alla data di uscita iniziale, posticipata per ben due volte, finalmente tre mesi dopo l'ultimo numero di Rat-Man è uscito il # 85.
          Gran bel finale di saga! :) La Panini ce lo ha fatto sudare, ma ne è valsa la pena di attendederlo.
          Battaglia a Gerusalemme! parte direttamente da dove era finita I Dimenticati, cioè con la squadra di Ratto arricchita dal Vecchio (chissarà mai? ;) ) che a bordo dell'autobus cerca di far arrivare sano e salvo Gesù al Sinedrio perchè possa essere processato e la storia della Salvezza segua il suo corso.
          Al di là della motivazione esplicita dello scorso numero (l'invasione dei libri digitali e la conseguenza dei tavoli che ballano ;D ) è significativo vedere l'impegno che Leo ha messo in questa saga e in special modo in questo episodio finale nel cercare di capire e spiegare il motivo e l'importanza nel contesto cristiano del sacrificio di Gesù, della sua Passione e del suo altruismo, e soprattutto del morire per scofiggere la morte, cosa che a pelle sembra la madre di tutte le assurdità ma che invece è la chiave per comprendere un universo intero di significati.
          La figura di Gesù (che, per inciso, Leo non ci mostra mai in viso, tenendolo sempre nell'ombra) viene qui sviscerata in modo delicato ma significativo, sia nei brevi messaggi che riesce a comunicare a Ratto sia nelle parti dove l'autore ricalca paro paro la narrazione dei Vangeli. Le tavole finali, in questo senso, sono fortemente evocative e mi hanno colpito molto per l'intensità degli eventi mostrati.
          Le battute e gag non mancano, anche se ce ne sono in quantità minore che nello strepitoso scorso numero: ma cose come
          Citazione
          Osservate... Gerusalemme! La città il cui nome significa amore!
          A differenza di Troia.
          , Franciosi e il resto e l'idea decisamente geniale del perchè si dovrebbe scegliere Barabba sono autentiche perle umoristiche.
          Certo, l'idea dell'Arca dell'Alleanza risulta forse un po' un deus-ex-machina piuttosto gratuito, ma in fondo stiamo parlando di una saga dove ci si reca nell'Aldilà con un aereo militare e 2000 anni indietro nel tempo con delle moto, quindi direi che la plausibilità non era tra gli obiettivi della saga, che penso di aver già espresso nelle righe precedenti.
          Bello anche il finale, comunque, con la nuove presa di coscienza di tutti i protagonisti, Ratto compreso, e con l'ultima vignetta a sorpresa! :P

          Degno di nota è poi lo svelamento di chi è Ratto, cosa restata un po' ambigua nella sua bilogia di esordio: una spiegazione sensata, che già in fondo era stata fatta intuire, ma che qui trova la sua connotazione precisa e ciò è bello.

          Insomma, Leo con questa quadrilogia dedicata a Ratto, agli action movie americani e soprattutto alla sua esplorazione del cristianesimo e della figura del Cristo ci restituisce una lunga storia appassionante, con dei messaggi importanti veicolati in modo inusuale ma riuscito, unendo ciò che si pensava non accorpabile e facendolo con la maestria del narrare a cui ci ha abituati.

          Next, Il Prigioniero (con l'ombra di uno che pare proprio... Valker?!?)
          « Ultima modifica: Lunedì 8 Ago 2011, 14:59:02 da Everett_Ducklair »

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          sed
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            Re: Rat-Man
            Risposta #559: Lunedì 8 Ago 2011, 22:47:18
            ho letto i 4 numeri di fila, e sono davvero "stranito" da questa quadrilogia, più che altro perchè non sono riuscito a digerire il messaggio religioso di fondo. Per carità, Leo lo ha trattato in maniera ottima, riuscendo a rifletterci e a riderci sopra senza cadere assolutamente nella blasfemia, ma semplicemente non mi sono sentito a mio agio leggendo queste tematiche in un fumetto che di solito si basa su tutt'altro tipo di tematiche e comicità.. insomma, ho apprezzato quasi di più le 2 paginette su Rat-man che l'intera quadrilogia, almeno lì ho respirato "aria di casa"  ;D

            prescindendo da questo, e leggendo la storia in se, non è stata malaccio, ma certo non raggiunge vette fenomenali. Le (poche, almeno in questo numero) battute decenti si perdono tra non-sense eccessivo e troppi, troppi, troppi cameo-riferimenti pop (di cui molti non colgo neppure il senso... , come dissi una volta, chuck norris mi ha stufato  >:(), anche se i colpi di scena sono ben studiati.

            Una cosa che non ho capito è il finale: Ratto è o non è ratman? Pare rat-man, perchè alla fine torna nel "suo mondo"... ma il rat-man che si confessa a geù dice di aver sparato ad un uomo mentre voleva salvare un orfano dal Buffone , e dopo aver riletto il primo numero tale scena non esiste (al massimo lancia con la mano un dardo contro un criminale che stramazza al suolo, ma non mi pare si possa definire "sparare")...

            allora questo ratto chi diamine è? credo sia una realtà alternativa (ovvero come sarebbe  rat-man "se avesse scelto la guerra", come visto nella bilogia di ratto), ma non ci metterei la mano sul fuoco... e non capisco ancora il ritorno nella CSN
            « Ultima modifica: Lunedì 8 Ago 2011, 23:46:00 da sed »

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            Bramo
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              Re: Rat-Man
              Risposta #560: Lunedì 8 Ago 2011, 23:35:31
              ma semplicemente non mi sono sentito a mio agio leggendo queste tematiche in un fumetto che di solito si basa su tutt'altro tipo di tematiche e comicità..
              Non sono d'accordo. Lo dici tu stesso, Leo se l'è cavata alla grande nel trattare con ironia a delicatezza al tempo stesso la tematica religiosa, facendo divertire e riflettere. Non vedo come questo possa deludere un lettore. Mi sembra di rileggere le critiche che ci furono ai tempi sulla rappresentazione della guerra nella bilogia di Ratto.
              Le storie classiche vanno bene, la continuity anche... ma quando certe derivazioni sono così ben scritte e così profonde proprio non mi lamento :) poi, degustibus eh...

              Le (poche, almeno in questo numero) battute decenti si perdono tra non-sense eccessivo e troppi, troppi, troppi cameo-riferimenti pop (di cui molti non colgo neppure il senso... , come dissi una volta, chuck norris mi ha stufato  >:(), anche se i colpi di scena sono ben studiati.
              Le battute decenti non sono poche, in questo numero. Potranno essere quantitativamente inferiori allo scorso numero, questo l'ho detto anch'io nella mia rece, ma quelle che ci sono sono chi più chi meno geniali. IMHO, ovviamente, ma la didascalia della tavola col titolo, la gag su Barabba, il dialogo tra Ratto e Gesù e altre cose mi hanno fatto ridere molto.

              Una cosa che non ho capito è il finale: Ratto è o non è ratman? Pare rat-man, perchè alla fine torna nel "suo mondo"... ma il rat-man che si confessa a geù dice di aver sparato ad un uomo mentre voleva salvare un orfano dal Buffone , e dopo aver riletto il primo numero tale scena non esiste (al massimo lancia con la mano un dardo contro un criminale che stramazza al suolo, ma non mi pare si possa definire "sparare")...

              allora questo ratto chi diamine è? credo sia una realtà alternativa (ovvero come sarebbe  rat-man "se avesse scelto la guerra", come visto nella bilogia di ratto), ma non ci metterei la mano sul fuoco... e non capisco ancora il ritorno nella CSN
              [magari metti sotto spolier questa parte del tuo post ;) ]
              Ci hai visto giusto. La realtà di Ratto è una dimensione parallela originata da una diversa direzione degli eventi (Rat-Man che nella prima avventura spara, mentre nella nostra linea temporale non lo fa e rimane Rat-Man con tutte le storie che conosciamo) che lo porta a scegliere Guerra e a entrare nei Sacrificabili. Alla fine di questa quadrilogia però matura, e riesce a superare la deriva a cui l'ha portato quell'azione tornando a vestire i panni di Rat-Man nella Città Senza Nome. Però sempre nella realtà parallela.
              « Ultima modifica: Lunedì 8 Ago 2011, 23:36:05 da Everett_Ducklair »

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                Re: Rat-Man
                Risposta #561: Martedì 16 Ago 2011, 22:35:55
                Mi piace segnalare questa intervista a Leo Ortolani sul sito di Famiglia Cristiana e incentrata sulla componente religiosa della saga appena conclusa e delle storie di Rat-Man in generale.

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                  Re: Rat-Man
                  Risposta #562: Domenica 25 Set 2011, 16:23:52
                  Rat-Man # 86 - Il Prigioniero



                  Dopo la bellissima, riflessiva e citazionistica quadrilogia di Gerusalemme, Leo torna a scrivere una storia che si pone nella continuity principale della sua testata, e lo fa con un meccanismo simile a quello utilizzato quattro anni fa in Era Mio Padre: quello del limbo dei ricordi.
                  Il Prigioniero, infatti, altri non è se non Valker, come si intuisce subito dalla copertina che si rifà alla locandina di The Road. Un Valker che esiste solo nella memoria di Rat-Man, ormai, ma che è costretto a vagare in essa finchè il figlio non si ricorderà di lui, allo stesso modo di tutte le persone, gli oggetti e i luoghi che popolano quella landa desolata, quel non-luogo della psiche.
                  Come Rat-Boy nel # 61 era imprigionato nei suoi ricordi e costretto a vagare in essi con la compagnia di una guida d'eccezione, qui Valker cammina per la memoria di Rat-Man completamente solo, se non verso la fine.
                  La storia, che si pone come prima parte di una bilogia con tanto di cliffhangerone finale, è decisamente dura, cupa, introspettiva: il Valker che esce fuori da queste tavole è una figura fortemente drammatica, ancora più di quanto non fosse apparso nelle storie precedenti. Vediamo un uomo che riflette sul suo passato, sugli errori nelle sue teorie riguardanti i ricordi umani, sulle sue intenzioni... e attraverso di esso vediamo i suoi fantasmi e vediamo Rat-Man. Leo nel dipingere questo Valker disperato decide di usare uno stile di disegno particolare, che ricorda quello utilizzato in La Storia Finita: usa un tratto tremolante tracciato con una penna, il che contribuisce a rendere l'atmosfera di solitudine disperata che si respira nella narrazione. Ad essa si alternano tavole e vignette disegnate col solito stile, che racchiudono immagini del passato di Rat-Man o altri intermezzi (come le prime tavole, che parodizzano in modo divertentissimo trasmissioni come "Voyager" che fanno della cialtroneria il loro marchio di fabbrica). L'idea stessa delle vignette ritrovate ricorda la stessa situazione de La Storia Finita, solo che stavolta invece di essere Leo a trovarle è Valker. Questo fa sì che una sorta di metafumetto si incroci alla continuity ratmaniana utilizzando il mondo dei ricordi e con uno stile di disegno peculiare.
                  Se non basta questo a rendere la presente storia una delle migliori degli ultimi anni, non so cos'altro servirebbe. Be', forse la seconda parte, che attendo con ansia ;)

                  Il resto dell'albo offre I Miei Ragguardevoli Sabati Sera - I Mitili, che mi ha divertito molto meno rispetto alle ultime puntate della rubrica, tornando agli standard per me poco esaltanti di un paio di anni fa; le strisce di Quelli di Parma, invece, sono sempre un gustoso divertissement, con alcune che mi dicono poco ma altre fulminanti.
                  Gesù perdona, Rambo no. Ratto forse. è un articolo scritto da Stefano Priarone che in tre paginette commenta e analizza la Quadrilogia di Gerusalemme, in modo interessante ed esauriente anche considerando che la saga si merita questa sorta di dietro le quinte per la sua qualità e per il premio ottenuto a RImini Comics.
                  Infine pagine e pagine di pubblicità di materiale di Rat-Man e Marvel in genere che uscirà in questi mesi; spicca il fatto che dopo la ristampa di Star Rats che arriverà fra un paio di settimane, a novembre uscirà anche quella di Star Rats Ep. 1 :) E Plazzi segnala nell'editoriale che a Lucca Comics, allo stand del Rat-Man Fan Club, si troverà in vendita una raccolta di dieci cartoline disegnate da Leo, il cui ricavato andrà in beneficenza.

                  Next, Ricordati di Me [o Non DImenticarmi] (che non vedo l'roa di fare mio a Lucca Comics :P)

                  *

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                    Re: Rat-Man
                    Risposta #563: Sabato 15 Ott 2011, 14:17:20


                    La scorsa settimana è uscita in edicola e fumetteria la ristampa di Star Rats. L'operazione è in tutto e per tutto uguale a quella compiuta dalla Panini esattamente un anno fa, sempre in questo periodo: l'anno scorso ripubblicarono Il Signore dei Ratti, una ristampa identica alla seconda edizione dell'albo e a suggerire che fosse un'edizione del 2010 c'erano solo i credits e le pubblicità all'interno.
                    Allo stesso modo, questo albo è la copia sputata della seconda edizione di Star Rats, uscita nel 2003, anche se stavolta oltre a credits e pubblicità in copertina campeggia un "Terza Edizione" invece del "Nuova Edizione" del 2003.
                    Non possedendo la storia, ho approfittato dell'occasione e l'ho comprato.

                    Ovviamente la storia l'avevo già letta qualche anno fa, e l'avevo oltremodo apprezzata, ma ho colto con gioia l'opportunità di rileggerla. Ho ritrovato le stesse risate e la stessa cura nella realizzazione della parodia, filtrata dall'evidente amore di Leo Ortolani per Star Wars.
                    Granello è un personaggio ottimo: come sempre in questi casi, è una copia di Rat-Man chiaramente, ma la facilità con cui il personaggio con le sue caratteristiche possa essere una credibile parodia di Luke Skywalker.
                    Le trovate umoristiche basate su alcuni tormentoni o coincidenze del film sono sempre geniali e attuali (i Barbapapà, la vespa nel respiratore, Piro-Piro...) , e a livello di trama è interessante aver inserito la cosa della maschera del Rat-Man che si tramanda di generazione in generazione.
                    Lord Valker, infine, è una versione perfetta per il Rat-universe di Darth Vader, e la sua figura è tratteggiata in modo ottimo.
                    In tutto questo non manca una morale importante e ben veicolata (quella sul non voler essere una quercia ma il miglior cespuglio) e anche un po' di azione catartica sul finale dell'avventura.

                    Una storia molto bella, valida, che si fa leggere sempre con piacere e che offre sicuramente un'oretta di buona lettura.

                    Oltre alla storia in sè, alla fine troviamo un ampio making of curato dallo stesso Leo, che scrive un 5-6 pagine in cui descrive il processo di realizzazione di questa parodia contornandolo di schizzi e disegni vari. A questo articolo molto interessante fa seguito un altro scritto, sempre di Leo, in cui racconta la msua esperienza legata alla partecipazione dell'Empirecon del 1999, fiera annuale tenuta dal club ufficiale di fan italiani di Star Wars, occasione in cui erano ospiti gli storici doppiatori della prima trilogia.

                    E il mese prossimo (vabbè, penso già fra due settimane a Lucca ;) ) ci sarà la ristampa di Episodio 1! :)

                    *

                    Bramo
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                      Re: Rat-Man
                      Risposta #564: Domenica 13 Nov 2011, 14:03:21
                      Star Rats Episodio I - Nuova Edizione



                      Un mese fa la terza edizione di Star Rats, questo mese la seconda di Star Rats Episodio I. Il che per me è ottimo, che mi consente di possedere fisicamente, finalmente, tutte le parodie di Leo. Ed è ottimo anche che le due storie ispirate a Star Wars siano state ripubblicate a breve distanza l'una dall'altra.
                      Ed è ottimone che sul nuovo numero di Rat-Man (vedi sotto) Leo si comprometta dicendo che per la prossimo primavera dovrebbe uscire Star Rats Episodio II - La Guerra dei Quoti!!

                      Passando a Episodio I, invece, la storia ovviamente l'avevo già letta. Ma è sempre un piacere riassaporare le genialate di Leo come il Signore Oscuro irriconoscibile al Senato (bella anche l'intera tavola in cui il protagonista della storia lo riconosce), bella e geniale l'idea di rendere Piccettino il temibile cattivo della storia al soldo del Lato Oscuro, sempre divertente e ai limiti dell'assurdo vedere il buon Yoda sbugiardato del suo essere un pupazzo ("Insolente, il ragazzo è!" :rotfl:  ). Ovviamente il personaggio di Rat-Man si conferma sempre come magistrale nell'interpretare varie maschere, e anche quella di Pietreppaolo gli calza a pennello. A Lucca con Eddy si ricordava con piacere la battuta sulle palle che girano, che è emblematica di un certo lato del carattere di Deboroh che in questa versione emerge, insieme alla sua svagatezza (chiamiamola così :P ).
                      Storia molto divertente e direi qualitativamente alla pari con la sua parodia gemella. Mi aspetto grandi cose da Episodio II.

                      La nuova edizione ricalca quella originale in tutto e per tutto, analogamente a quanto fatto l'anno scorso e il mese scorso per le riproposizioni di Il Signore dei Ratti e Star Rats. Quindi, oltre al classico editoriale di Plazzi abbiamo un lungo articolo alla fine del volume firmato da Pier Giuseppe Fenzi, che è stato oggetto di breve disamina a Lucca da parte di Grrodon, dove si evidenziava come quel testo fosse decisamente troppo fazioso nel commentare Star Wars Episode I bollandolo senza troppo complimenti come poco riuscito. Dopo la lettura, condivido questo parere, l'articolo cerca in più momenti di essere oggettivo nel giudizio ma in realtà la bilancia pende spesso sun un giudizio negativo che però risente troppo del confronto con la trilogia classica per essere pienamente giustificato.
                      Detto questo, sono stati senza dubbio migliori i contenuti speciali di Star Rats in cui intanto parlava Leo in persona, e poi si parlava anche del making of della storia a fumetti oltre che dei commenti ai film.
                      Vabbè, poco male.

                      Rat-Man # 87 - Ricordati di Me



                      Il primo numero di novembre, che io ricordi, non uscito in anteprima a Lucca. Grande delusione, appianata appena appena dalla presenza allo stand Panini della ristampa di Star Rats Ep. I. Ma vabbè, sono decisioni interne alla casa editrice.
                      Ma finalmente è uscito in edicola e fumetteria, e ho potuto leggere la conclusione di questa nuova storia ortolaniana, iniziata nel numero di settembre e che tanta soddisfazione mi aveva dato.
                      L'hype era alto in soli due mesi, tanto la storia contenuta in Il Prigioniero era particolare e qualitativamente molto apprezzabile. L'atmosfera grigia e triste, ottimamente resa dal tratto tremolante sfoggiato per l'occasione da Leo, faceva perfettamente da sfondo a una storia più onirica che reale, una sorta di limbo come ambientazione che forniva il pretesto per far tornare a recitare Valker e per iniziare a fare i conti con la continuity ufficiale del fumetto.
                      Il cliffhangerone con cui lo scorso albo si chiudeva non poteva che far sbavare i nerdacci come noi, che oserei dire siamo rimasti appagati che più appagati non si può da questo finale di bilogia (o quadrilogia compressa, che dir si voglia).
                      Ritengo sia inutile e deleterio stare a dire cosa effettivamente succede in questa seconda metà di storia: il concetto di breccia, Joba, il mutaforma, la maga televisiva ciarlatana, il piando di Joba... no, ecco, forse quest'ultima cosa è anche interessante da sottolineare, ma ci arriviamo per gradi.
                      Perchè quello che secondo me vale la pena di osservare è l'amore che trasuda questa storia. Non l'amore alla Moccia, l'amore disperato e disperante di un padre verso il figlio, una relazione che trascende il fatto di non essere biologica e che si attesta come puro e semplice amore derivato da una scelta. La scelta di sentire quel figlio come proprio, nonostante all'apparenza sia una persona che faresti di tutto per non avere tra i piedi, figuriamoci come parente. Eppure Jan Valker, per quanto distrutto sul piano fisico, per quanto presente solo in quel piano di esistenza che è la memoria obliata, resiste e vive per un solo motivo: per proteggere suo figlio.
                      In tutto questo, specie dopo la lettura di Due Figlie e Altri Animali Feroci, mi vien spontaneo pensare che Leo abbia riversato il sentimento che da un anno e mezzo l'autore prova sulla sua pelle (meglio, sul suo cuore) con l'adozione delle sue due bambine. Un parallelo che non mi pare forzato, considerando quanto della sua vita Leo ha sempre messo nei suoi fumetti e quanto intimista appare anche esteticamente una storia disegnata con quel tratto lì.
                      Inoltre, in una scena dell'albo Valker fa un monologo sulla concezione che ha Rat-Man della carriera da supereroe, secondo lui sbagliata perchè l'Ombra non ha smesso di esistere con la sua sconfitta. Questo dà una risposta a chi si interrogava dopo l'Esalogia della Rinascita e quella di New York su come Leo intendesse portare avanti per altri 15 numeri una saga in cui il nemico principale era già stato sconfitto, visto quanto affermato nella n-logie di cui sopra. La risposta è la più semplice: l'Ombra non è stata sconfitta. Il che la pone come nemico assoluto e dannatamente intrigante.

                      Si potrebbe dire tanto altro di questa storia: il mutaforma come colpo di scena ti spiazza, piuttosto che Valker crocifisso a mò di Gesù Cristo... il ritorno de Il Rat-Man, che offre una scena tra le più toccanti. E la fine, tristissima ma carica di speranza per il protagonista di questi ultimi due numeri, che una volta tanto non è Rat-Man ma uno dei personaggi più complessi tra quelli che popolano questo fumetto.

                      In coda alla storia, due articoli di Ortolani stesso: uno in cui si scusa per la prolungata assenza della posta, in cui promette Star Rats Episodio II per la prossima primavera e pubblicizza il suo libro. L'altro in cui analizza questa interessante storia, un making of molto interessante in cui capiamo l'origine degli intermezzi comici a cui abbiamo assistito e la genesi dell'avventura.

                      Next, dopo tanta continuity, una parodia: Il Grande Magazzi
                      « Ultima modifica: Domenica 13 Nov 2011, 14:05:29 da Everett_Ducklair »

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                        Re: Rat-Man
                        Risposta #565: Sabato 14 Gen 2012, 00:50:48
                        Rat-Man # 88 - Il Grande Magazzi



                        Chi aveva fama di continuity, se la dovrà tenere ancora per un po'.
                        Chi si era ormai abituato alle atmosfere introspettive e riflessive tipiche di n-logie sulla figura di Gesù o sul mondo della memoria, dovrà metterle da parte un momento.
                        Perchè questo numero a mio parere ci riporta all'Ortolani vecchio stile, e non è un caso che ciò accada in una parodia orchestrata nel modo più classico. Sembra di essere tornati ai tempi del Signore dei Ratti, anche per via del genere letterario parodiato: si torna nel mondo della magia, ma stavolta si va dritti in quell'universo narrativo fatto di scuola di magia, maghi oscuri, genitori misteriosi, gufi portalettere (lollone per la battuta).
                        Il Grande Magazzi è Harry Potter, insomma. E, come dicevo, sembra di essere tornati indietro di qualche anno, prima di quei metatesti e di quelle grandi riflessioni che si potevano leggere come messaggi delle storie. Quello che si ha qui invece è "solo" la parodia di vari elementi presi dal mondo letterario-cinematografico di Potter.
                        E io, che ho sempre amato e difeso le storie con vari toni filosofici, mi trovo comunque ad apprezzare molto questo salto nel passato nel modo di raccontare.
                        Abbiamo Rat-Man nei panni del protagonista, ovviamente, ma poi abbiamo Brakko come Ron e Cinzia come Hermione (Bastondoro, lol!) che si porta dietro una marea di battute estreme e divertentissime sui doppisensi.
                        Poi ci sono le versione ratmaniane di Silente, di Piton e di Hagrid (Masticoni, ;D )e ci sono carrettate di gag surreali e divertentissime sulla magia, sia da elementi presi dalla saga della Rowling sia dalla magia in senso generale (Abracatuamadra!), tutto trattato con quel caro vecchio tono irriverente e geniale che Leo ha sfoderato tantissime altre volte.
                        Ciliegina sulla torta la presenza di due guest-star d'eccezione, che prese di peso da una gloriosa serie di fumetti ortolaniani ben si calano nelle vesti della nemesi della saga. E lì è forse l'apoteosi della storia.
                        Insomma, forse ci voleva uno stacco del genere: non è una marcia indietro, è la voglia da parte dell'autore di seguire il suo istinto e quello che gli viene voglia di raccontare, nei modi che ritiene più opportuni. Facilissimo che torni la filosofia dopo questa trilogia magica, magari già nel secondo o nel terzo capitolo della trilogia stessa per quel che ne sappiamo. Leo sa sempre stupirmi, e di questo lo ringrazio, e con mosse come questa mi rendo sempre più conto di come più passa il tempo e più l'autore maturi nella consapevolezza della sua scrittura.

                        Il resto dell'albo si compone di una serie di strisce di Quelli di Parma particolarmente simpatiche, I Miei Ragguardevoli Sabati Sera - La Spa di Ampollini e Cavalli che mi ha strappato qualche sorriso e poco più, la posta trolleggiante dove Leo continua a fare il verso a Voyager (o Kazzenger, che dir si voglia ;) ) come nell'intro di un paio di numeri fa e addirittura qualche tavola de L'Ultima Burba, così, per gradire.

                        Un numero di alta qualità umoristica e narrativa, da gustare mentre si cerca parcheggio :P

                        Next, La Donna FIlosofale.
                        « Ultima modifica: Sabato 14 Gen 2012, 01:00:04 da Everett_Ducklair »

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                          Re: Rat-Man
                          Risposta #566: Sabato 14 Gen 2012, 03:13:47
                          Umorismo puro, in alcuni punti stavo morendo (quando a Rat-Man si è chiuso l'ano con il rumore di una zip sono scoppiato a ridere da solo, nonostante il becerismo della gag). Tra l'altro Trilogia, pare.
                          Poi sarà Rat-Man 91, e dato che pare sia ancora intenzionato a chiudere al 100 (per poi scrivere periodicamente speciali, parodie e quant'altro), ci saranno 9 numeri dove ingranerà la marcia alla grande con la continuity, suppongo.
                          Questa, insomma, è la quiete prima della tempesta 8-)

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                            Re: Rat-Man
                            Risposta #567: Sabato 14 Gen 2012, 11:39:37
                            Tra l'altro Trilogia, pare.
                            Trilogia, confermo.

                            Poi sarà Rat-Man 91, e dato che pare sia ancora intenzionato a chiudere al 100
                            Veramente no. Più volte, anche recentemente e anche a me quando andai alla presentazione del suo libro qualche mese fa, Leo ha detto che il numero 100 è ora più che mai da non intendersi come ultimo numero della serie. Sarà un numero speciale, probabilmente, e la serie avrà sicuramente una sua chiusura ma non sarà a cifra tonda. Poi può essere che l'ultimo numero sarà appena il 105, oppure si arriva fino a 120, ma la filosofia di fondo non cambia: così come Leo trova "immorale" tirare avanti una storia quando non ha più niente da dire, lo stesso concetto vale sul chiudere per forza una storia entro un certo numero anche se avrebbe altro da dire. Ed io la condivido ;)

                            *

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                              Re: Rat-Man
                              Risposta #568: Mercoledì 1 Feb 2012, 12:12:27
                              Credo che inizialmente Leo avesse in mente di chiudere con il numero 100, ma si parla di anni e anni fa, ed era una delle solite sue idee fantasiose e sognatrici da bimbo cresciuto. :) Poi, man mano che la cifra si avvicinava, ci ha giocato con i fans e i lettori più o meno come fece la redazione di PKNA per lo zerobarrauno. Quindi non credo proprio che con il numero 100 la serie chiuderà.

                              Io seguo Rat-Man fin dal 1997, quando uscì per la prima volta, e pur amandolo parecchio non posso evitare di notare una sua devoluzione comica ed inventiva (forse naturale) negli ultimi 6-7 anni, unita però ad una crescita stilistica e grafica notevole da parte di Leo.
                              Rat-Man oggi fa molto meno ridere di allora: le storie, costruite in maniera più seria e ragionata, difficilmente si concludono in un sol numero e cercano di rivelare episodi passati della vita del ratto. Interassanti, soprattutto per noi fan delle origini, ma a mio parere ormai troppo frequenti e dispersivi.

                              La "perfezione" di questa testata si è a mio parere raggiunta tra il 2003 ed il 2005, quano uscirono storie singole di livello assoluto (Il Primogenito) oppure serie che univano una morale profonda ad una serie di gag strepitose (Kina! o I Fantastici). Negli anni successivi Leo si è un poco perso a mio parere e la qualità di certe storie è andata scemando.

                              Preciso però che il modo in cui io valuto la testata dipende molto e prevalentemente da quanto (mi) faccia ridere e non dai temi trattati o dalla sua profondità, perché come ho detto Leo è maturato parecchio in questo. Tuttavia l'anima di Rat-Man è la gag, la risata: e se si affievolisce questa, tutto il resto scade in secondo piano.
                              ...poche ragazze da quelle parti...

                              www.acroteri.altervista.org - sito amatoriale della mia squadra di calcetto
                              www.goblins.net - sito dedicato ai giochi da tavolo

                              *

                              Nebulina
                              --
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                                Re: Rat-Man
                                Risposta #569: Mercoledì 1 Feb 2012, 12:36:25
                                Anch'io ho iniziato a leggere rat-man in quel periodo e fin dalla prima storia che lessi lo trovai davvero piacevole, tanto che anche in periodi universitari ho continuato a leggere, nonostante avessi dovuto per motivi economici ridurre il numero delle testate mensili (questa era bimensile quindi non c'erano problemi).
                                Sarà che sono creciuta con Leo e forse il mio modo di ridere e di intendere l'umorismo si è modificato con gli anni nello stesso modo, ma continuo a ridere e a trovare intelligenti le storie di adesso come quelle di allora e credo che Leo faccia vivere Rat-man di vita e sono sicura che quando non avrà più niente da dire preferirà chiudere davvero.
                                Io ho riso a crepapelle per questa parodia pun non avendo nè letto, nè visto Harry Potter, questo la dice lunga sulla capacità comica della parodia.
                                Almeno questa è la mia opinione.

                                 

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