A me il #98 è piaciuto, e parecchio.
Se c'è una cosa che fa male al pensiero dell'ormai imminente fine del bimestrale è che
Rat-Man si conferma ad ogni numero una lettura di qualità. Con alti e bassi, con grandi saghe magari tirate per le lunghe e con autoconclusive, difficilmente delude, e non succede mai nell'interezza dell'albo.
Parlando di quest'ultimo numero, abbiamo la visualizzazione di uno dei momenti più importanti per storie di questo afflato: il preludio alla grande conclusione. E Leo lo gestisce bene, a mio avviso, con un what if di classe prima e con una parentesi riflessiva poi.
La prima storia,
Il Sogno di una Vita!, visualizza infatti l'ipotetica vita coniugale di un Deboroh che ha appeso il costume al chiodo con Kimmy. La cosa viene raccontata con la solita ironia garbata e spiazzante, ma l'atmosfera tesa e triste di questa realtà è commovente. Sembrerebbe una fillerata, ma in una n-logia nella quale il protagonista è in bilico nel capire quale direzione dare alla sua esistenza, rappresenta qualcosa di più, e un livello di comprensione (di Deboroh e del lettore) determinante in questo punto.
Altrettanto determinante poi è la storia che dà il titolo all'albo,
Stanotte Muoio!, titolo emblematico vista la situazione che viene raccontata e soprattutto visto che il rischio di morire si trasforma in una (ennesima) rinascita del personaggio, stavolta forse definitiva, alla luce dello scontro del prossimo numero con Mr. Mouse. Di certo l'avventura, per quanto non offra granché sotto il profilo della pura azione, in realtà è un punto riflessivo decisivo per il protagonista, che sotto il fantasma del suo nume tutelare per eccellenza capisce cosa è giusto fare, e in sostanza chi è veramente Rat-Man. È una base che Leo ha proposto varie volte, ma che serve sempre riconfermare in vista di grandi momenti narrativi, come è sicuramente questa saga e come si appresta ad essere la conclusione della stessa, fra un paio di mesi.
In tutto questo mi sono trovato ad apprezzare, ancor più che nei precedenti albi, il disegno di Leo, che in alcune tavole mi sembra ancora più curato, raffinato e carico di atmosfera del solito. Vedere tavola 48, tavola 50 e tavola 52 per capire cosa intendo.
Grande letteratura a fumetti, insomma.
Gli articoli in coda all'albo sono una dichiarazione d'amore e di intenti di Ortolani, tra promesse per il n. 100 e progetti per il post
Rat-Man. Sono certo che la celebrazione del centinaio di numeri sarà memorabile, mentre ho qualche riserva sullo spin-off dei
Sacrificabili, ma è presto per pensarci.
Veniamo ai dubbi di Prezio, anche se forse il mio discorso li ha già toccati, almeno in parte.
Davvero tutto si riduce a uno scontro con il "creatore" dei supereroi (che fino a 4 numeri fa manco sapevamo chi fosse, e nemmeno Lei probabilmente)?
Non è che "tutto si riduce", se con "tutto" intendi l'intera serie, la quale non termina né col prossimo numero né con quello dopo.
Probabilmente l'attuale n-logia
si concluderà con lo scontro con Mr. Mouse, credo proprio di sì, ma era una cosa presumibile già da un paio di numeri direi.[color=#ffff00Ho trovato questo numero vuoto, impacciato... la comparsa del maestro mi è sembrata forzata, il salto nel vuoto, Kimmy... ho avuto l'impressione che Leo abbia voluto fare un minestrone di sentimenti e sentimentalismi senza però darci il giusto peso.
A me non è parso.
La comparsa del Maestro non è forzata, considerando che è il mentore di Rat-Man e narrativamente in una situazione del genere è normale che al protagonista compaia una visione ectoplasmatica di una figura così importante. A maggior ragione visto quello che Deboroh aveva saputo al riguardo da Mr. Mouse lo scorso numero.
[color=#ffff00Non credo sia giustificabile superare questo "velo di Maya" creato 4 numeri fa e che, magicamente, aveva avvolto il tutto per 95 numeri... ovvero: l'idea del "creatore" per me è una colossale stupidaggine. Spero che Leo la renda tale, la smorzi, la smonti, perché se fosse davvero così l'universo di Rat-Man non avrebbe alcun senso.
Quello che auspichi potrebbe benissimo essere la soluzione che vedremo fra un paio di mesi. Che sia così oppure no, ad ogni modo, rispetto il fatto che l'idea non ti convinca. Anche a me lascia un po' perplesso, in realtà, ma d'altra parte le situazioni alla
Truman Show non mi dispiacciono e non mi sembra che Leo la stia gestendo male. Capisco però che possa lasciarti un po' l'amaro in bocca...