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Ecco una storia che mi piacerebbe veder ristampata, inedita da noi dal 1995, quando ebbe una pubblicazione su Ducktales TV Comic Magazine.
Le storie delle Duck Tales a fumetti sono spesso troppo banali. Trame insulse mischiate a disegni sotto tono rendono una serie televisiva ottima una storia su carta inguardabile sia per testi sia per trama, un po' meno per disegni. Il concetto però ha avuto una eccezione quando la produzione europea di grafica innovatica (E GN code) ha prodotto quella che è, escludendo le due saghe by Wolfman/Langhans/Diaz, la migliore avventura a fumetti ispirata alla serie.
La trama, ovvero Paperone in cerca di tesori ostacolato dai Bassotti, è molto simile a quella degli omonimi cartoon, e le 44 pagine di lunghezza non possono che impreziosirla. Questo piccolo gioiello, scritto da Régis Maine che a quel tempo era il più frequente e interessante sceneggiatore della produzione, è stato confezionato in Francia nel 1992, ed è la dimostrazione di come ogni tema, a suo modo, può fruttare. La storia è infatti ottima e ben strutturata, con la giusta dose di avventura e tensione che storie di questo tipo dovrebbero avere. I disegni del Comicup Studio, o meglio di José Cardona Blasi sono molto semplici e classici, ma apprezzabili.
Avventura consigliata a tutti, quindi, da leggere tenendo comunque conto di vari fattori che ad alcuni faranno storcere il naso.

Ecco una storia che mi piacerebbe veder ristampata, inedita da noi dal 1995, quando ebbe una pubblicazione su Ducktales TV Comic Magazine.
Le storie delle Duck Tales a fumetti sono spesso troppo banali. Trame insulse mischiate a disegni sotto tono rendono una serie televisiva ottima una storia su carta inguardabile sia per testi sia per trama, un po' meno per disegni. Il concetto però ha avuto una eccezione quando la produzione europea di grafica innovatica (E GN code) ha prodotto quella che è, escludendo le due saghe by Wolfman/Langhans/Diaz, la migliore avventura a fumetti ispirata alla serie.
La trama, ovvero Paperone in cerca di tesori ostacolato dai Bassotti, è molto simile a quella degli omonimi cartoon, e le 44 pagine di lunghezza non possono che impreziosirla. Questo piccolo gioiello, scritto da Régis Maine che a quel tempo era il più frequente e interessante sceneggiatore della produzione, è stato confezionato in Francia nel 1992, ed è la dimostrazione di come ogni tema, a suo modo, può fruttare. La storia è infatti ottima e ben strutturata, con la giusta dose di avventura e tensione che storie di questo tipo dovrebbero avere. I disegni del Comicup Studio, o meglio di José Cardona Blasi sono molto semplici e classici, ma apprezzabili.
Avventura consigliata a tutti, quindi, da leggere tenendo comunque conto di vari fattori che ad alcuni faranno storcere il naso.

Mi hai fatto venire voglia di leggerla Che voi sappiate i Duck Tales avventure di paperi - TV Comic Magazine sono molto rari? /

Questo post mi invita a nozze!
Quoto in tutto e per tutto GGG, chi si basa sui DuckTales leggendone le storielline a fumetti spesso banalotte si sbaglia di grosso...
Questa è un piccolo gioiello, però... lunga, avventurosa e dai temi importanti (intrighi internazionali, una regina che ha perso il regno...), con un Paperone più classico che mai e disegni impeccabili.
Non fosse per la presenza di McQuack, la storia potrebbe benissimo passare come una gran bella avventura di Paperone come tante (e imho lo è)...
Se non sbaglio il volume che la contiene (oltre al numero ordinario della testata DuckTales - Avventure di Paperi) fu abbinato alla videocassetta DT intitolata Misteri e Magie contententi due episodi, "Il Genio della Lampada" e "Avventure sui Mari".

Aaaah, DuckTales... :

chi si basa sui DuckTales leggendone le storielline a fumetti spesso banalotte si sbaglia di grosso...

Verissimo.
E poi ci sono anche quelle splendide di William Van Horn (purtroppo inedite in Italia)...  

E poi ci sono anche quelle splendide di William Van Horn (purtroppo inedite in Italia)...  

Per dovere di cronaca, anche se poi non cambia niente, tranne questa e questa /

Per dovere di cronaca, anche se poi non cambia niente, tranne questa e questa /

Ovvio!   (Che poi sono anche danesi e non americane.)
Guarda caso da noi hanno pubblicato le due più insulse (di appena due tavole l'una), tralasciando una "signora avventura" come questa...