..complice la prospettiva di un'oretta di tragitto di treno, nell'edicola della stazione mi son fatta tentare dalla suggestiva copertina del numero 11 di questa collana, che è il primo che leggo, quindi, così, un pò per caso...
..poi in treno ho pure dormito alla grande
..ma vabbè, il volumetto l'ho poi letto a casa con calma..e non mi son pentita, comunque, dell'acquisto!
Non un capolavoro, non originalissimo, e più o meno intuibile da certi indizi, fin dall'inizio, dove potesse andare a parare il finale..comunque è stata una lettura piacevole. Una vicenda triste, malinconica, che è gestita bene..e il finale non è buttato là, pur un pò prevedibile per certi versi. Anzi, piuttosto mi spiace quasi sia stato un pochino "frettoloso", più che altro senza maggiori approfondimenti sulle sorti dei vari personaggi...ma le pagine son quello che sono, d'altronde...
Comunque la cosa migliore rimane la resa dell'atmosfera. L'isolamento, la solitudine, il paesaggio invernale e l'inquietudine di quell'aria rarefatta, impalpabile, soffice come la neve che tutto copre...fino ad essere quasi claustrofobica in certi momenti..
Disegni ottimi e adattissimi, in questo senso, anche se ad una prima occhiata non mi avevano fatta impazzire.
Comunque le copertine sono splendide a quanto pare, a vedere anche l'anteprima del prossimo numero che mi sembra ancora migliore!..complimenti a chi le disegna quindi, sono decisamente un bel biglietto da visita!
ps. non ho proprio idea di cosa tratterà questo nuovo "Orfani" pubblicizzato a fine albo..ma l'immagine mi ha fatto sorridere un casino: l'iconografia dei personaggi rappresentati, a me fa tanto tanto "versione baby" di Lost!!!