E dunque lo consigliate o no?: http://shop.sergiobonelli.it/le-storie/2017/06/13/albo/lavennder-1001295/
Non saprei... a me ha deluso in parte, però è sicuramente un prodotto curato.
D'altro canto l'ho anche trovato afflitto da alcuni problemi non da poco nella struttura complessiva della sceneggiatura. L'avventura è infatti costruita secondo lo schema base di un qualunque film horror stereotipato, e praticamente tutto - dai comportamenti dei due protagonisti alle loro reazioni, e soprattutto nei dialoghi - concorre a questa impressione, che non è solo di "già visto", ma proprio di stridio nell'andare ad attingere a un insieme di percorsi narrativi poco credibili se apparecchiati in questo modo. Va benissimo seguire gli stilemi di un genere, ma vedere la coppia che si divide in una situazione di pericolo, o che nel giro di poche vignette ritrova la calma dopo un evento spaventoso mi ha lasciato perplesso.
Discorso a parte per la soluzione al mistero: sono ancora indeciso se giudicarla un'uscita infelice o un colpo di genio dotato di levità, fatto sta che non sono tutt'ora per nulla convinto di un finale del genere. Di certo colpisce, ma non riesco ancora a capire se positivamente o negativamente, per quanto mi riguarda.
Non è un totale disastro, eh: al netto di queste osservazioni, pur pesanti, la trama conosce comunque anche passaggi piacevoli e meglio gestiti,
come la scena dell'escursione subacquea, le perlustrazioni dell'isola deserta su cui è ambientato il racconto, le schermaglie amorose tra i due fidanzati, l'incontro/scontro con i pirati...
ma tutto è immerso comunque in una cornice che, pur affascinante di per sé, mi appare fin troppo debitrice dei riferimenti a cui si rifà.
Applausi convinti invece per disegni e colori: qui Bevilacqua dà il meglio di sé e realizza uno dei suoi fumetti graficamente più curati, con personaggi ben rappresentati, sfondi particolareggiati, attenzione ai dettagli. I colori poi contribuiscono in modo efficace alla riuscita delle tavole, grazie a soluzioni interessanti e a riflessi e ombre in cui l'acqua e la vegetazione ne beneficiano in maniera significativa.
Nel confronto con
Il suono del mondo a memoria, questo
Lavennder risulta schiacciato, a mio avviso, primeggiando solo sotto il profilo di disegni e colori, dove il fumettista romano dimostra un'ulteriore maturazione artistica.