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Grazie per le vostre risposte, così ci siamo identificati come lettori di questa bella e interessante collana

Questo mese, addirittura due Storie!

Lo speciale, tutto ad opera di Giacomo Bevilacqua, è una storia parecchio angosciante, ma si legge bene!
Curiosamente, c'è ancora una volta , come nel numero del mese scorso...

Il numero mensile, ambientato durante la guerra di Troia, non è male, ma... che cavolo, muoiono tutti (o quasi)!

Non è che pretenda a tutti i costi il lieto fine, ma almeno che non lascino sempre con la tristezza quando finiscono, 'ste storie! /

E dunque lo consigliate o no?: http://shop.sergiobonelli.it/le-storie/2017/06/13/albo/lavennder-1001295/

E dunque lo consigliate o no?: http://shop.sergiobonelli.it/le-storie/2017/06/13/albo/lavennder-1001295/

Non saprei... a me ha deluso in parte, però è sicuramente un prodotto curato.
D'altro canto l'ho anche trovato afflitto da alcuni problemi non da poco nella struttura complessiva della sceneggiatura. L'avventura è infatti costruita secondo lo schema base di un qualunque film horror stereotipato, e praticamente tutto - dai comportamenti dei due protagonisti alle loro reazioni, e soprattutto nei dialoghi - concorre a questa impressione, che non è solo di "già visto", ma proprio di stridio nell'andare ad attingere a un insieme di percorsi narrativi poco credibili se apparecchiati in questo modo. Va benissimo seguire gli stilemi di un genere, ma vedere la coppia che si divide in una situazione di pericolo, o che nel giro di poche vignette ritrova la calma dopo un evento spaventoso mi ha lasciato perplesso.

Discorso a parte per la soluzione al mistero: sono ancora indeciso se giudicarla un'uscita infelice o un colpo di genio dotato di levità, fatto sta che non sono tutt'ora per nulla convinto di un finale del genere. Di certo colpisce, ma non riesco ancora a capire se positivamente o negativamente, per quanto mi riguarda.

Non è un totale disastro, eh: al netto di queste osservazioni, pur pesanti, la trama conosce comunque anche passaggi piacevoli e meglio gestiti, ma tutto è immerso comunque in una cornice che, pur affascinante di per sé, mi appare fin troppo debitrice dei riferimenti a cui si rifà.

Applausi convinti invece per disegni e colori: qui Bevilacqua dà il meglio di sé e realizza uno dei suoi fumetti graficamente più curati, con personaggi ben rappresentati, sfondi particolareggiati, attenzione ai dettagli. I colori poi contribuiscono in modo efficace alla riuscita delle tavole, grazie a soluzioni interessanti e a riflessi e ombre in cui l'acqua e la vegetazione ne beneficiano in maniera significativa.

Nel confronto con Il suono del mondo a memoria, questo Lavennder risulta schiacciato, a mio avviso, primeggiando solo sotto il profilo di disegni e colori, dove il fumettista romano dimostra un'ulteriore maturazione artistica.

Grazie, Bramo. In pratica, mi stai dicendo quello che ho pensato in edicola: disegni e colorazione super, che ti spingono all'acquisto compulsivo, storia così così. C'è da dire che a 6,30 € un prodotto del genere è praticamente regalato.

Mi immaginavo qualcosa stile "La distanza" di Colapesce/Baronciani, e invece no. Meglio così, probabilmente avrebbe giocato al fare l'hipster senza riuscirci.

A questo punto, opto (Natale ormai non è molto lontano) per "Il suono del mondo a memoria", sono mesi che mi tenta.

Mi autocito..
visto che stamattina non trovavo questa discussione, ho scritto quanto riportato sotto nel topic SERGIO BONELLI..moderatori siate indulgenti

ho letto il nuovo numero de LE STORIE BONELLI e mi è piaciuto tantissimo. LA LEGGE ZERO, questo è il titolo, è una sorta di incontro tra Isaac Asimov e Agatha Christie. è probabilmente la storia che in questi ultimi mesi anni, mi è piaciuta di più ..a parte l'ambientazione fantascentifica ci troviamo davanti al classico invito a cena con delitto, con sole 2 ore per sbrogliare la matassa..insomma ve lo consiglio.  Smiley

non sono tutt'ora per nulla convinto di un finale del genere

Anch'io non l'ho trovato soddisfacente. Concordo sulla bontà dei disegni e colori, così come il senso mistero che avvolge l'isola fa da ottima esca per il lettore, però proprio considerato che lo svolgimento è abbastanza ordinario (storie del genere abbondano in ogni tipo di letteratura, da quella scritta a quella cinematografica), in effetti sarebbe dovuto essere il finale a rendere giustizia al tutto. Molte recensioni pongono l'accento su questo finale, che tuttavia non ha insaporito di più l'albo che avevo appena letto. Il 'mah' ha colpito anche me (e più del finale!).
Mi sento invece più ottimista verso l'albo appena suggerito da Fillo Sganga, che prenderò nei prossimi giorni.
A proposito di Bevilacqua: qualche commento su 'Il suono del mondo a memoria'? Vale la pena?

Concordo con il giudizio di Fillo su La legge zero!

Penso che Giovanni Eccher sia la vera rivelazione Bonelli degli ultimi anni: ho letto sue storie su Dampyr, Nathan Never, e ora questa, e mi sono piaciute tutte!

Veramente complimenti!

Concordo con il giudizio di Fillo su La legge zero!

Penso che Giovanni Eccher sia la vera rivelazione Bonelli degli ultimi anni: ho letto sue storie su Dampyr, Nathan Never, e ora questa, e mi sono piaciute tutte!

Veramente complimenti!

ohoooo finalmente qualcuno che ha letto questo gioiellino..
a me e' piaciuta molto questa fusione tra la fantascienza robotica e il giallo piu' classico...
diciamo che l'unica critica che mi sento di fare e' che le 110 pagine sono poche per contenere e sviluppare tutti questi personaggi e alcuni dei protagonisti della vicenda sono proprio solo abbozzati..pace..
perche' per il resto credo che sia uno delle storie piu' riuscite degli utlimi anni..

Comprato La legge zero un paio di giorni fa e letto oggi.
Effettivamente esco soddisfatto dalla lettura: il giallo e la fantascienza sono due generi narrativi che amo da sempre e Giovanni Eccher riesce a fonderli in maniera convincente in una trama che dipende in modo equivalente da entrambe le atmosfere. Numerosi personaggi, il plot del mistero della camera chiusa e l'indagine in cui tutti sono sospettati è un classico ma viene gestito molto bene, e il plus è dato dall'ambientazione futuristica e dominata dai robot, ormai parte integrante della realtà quotidiana.
Nessun capolavoro ma una storia godibilissima e scritta molto bene. Anche ben disegnata: forse Valentino Forlini non va effettivamente oltre una sobria interpretazione, ma sfoggia un tratto pulito e concreto che serve bene la trama, rappresentando il tutto in modo chiaro

Comprato La legge zero un paio di giorni fa e letto oggi.
(cut)

oooooh bravo Bramo 

Sono contento che ti sia piaciuto..perchè come ho già scritto è piaciuto molto pure a me...
certo non è un capolavoro ma è una bella macedonia di generi che ti tiene attaccato alla lettura.

ho avuto anche modo di leggere la tua recension su Lo spazio bianco che condivido pienamente

https://www.lospaziobianco.it/storie-60-legge-zero-eccher-forlini/

unica cosa...per me il colpo di scena non era così ovvio..certo per un attimo puoi arrivare a pensare a qualcosa ma poi tutto passa

Qualcuno ha già avuto la possibilità di trovare e di leggere il nuovo numero delle Storie, "Astromostri"?

Citazione da: Dippy_Dawg - Giovedì 28 Set 2017, 23:00:20

Concordo con il giudizio di Fillo su La legge zero!

Penso che Giovanni Eccher sia la vera rivelazione Bonelli degli ultimi anni: ho letto sue storie su Dampyr, Nathan Never, e ora questa, e mi sono piaciute tutte!

Veramente complimenti!

ohoooo finalmente qualcuno che ha letto questo gioiellino..
a me e' piaciuta molto questa fusione tra la fantascienza robotica e il giallo piu' classico...
diciamo che l'unica critica che mi sento di fare e' che le 110 pagine sono poche per contenere e sviluppare tutti questi personaggi e alcuni dei protagonisti della vicenda sono proprio solo abbozzati..pace..
perche' per il resto credo che sia uno delle storie piu' riuscite degli utlimi anni..

Letto anch'io eh in questi giorni. Molto piacevole! Lettura gradevole, buona fusione tra i due generi 

Avete letto l'ultima Storia, "Il cuore di Lombroso"? A me è piaciuta!

Non ho mai letto "Cuore", quindi non conoscevo i personaggi; però, ho apprezzato il giallo, l'ambientazione e anche il protagonista!

Anche a me e' piaciuto.Credo che questa sia la migliore collana della Bonelli presente attualmente nelle edicole, grazie ad una eccellente cura nelle copertine del maestro Di Gennaro, nelle sceneggiature mai banali e negli editoriali,  sempre logici. Speriamo che non la rovinino come hanno fatto con Zagor ,che è stato trasformato in un antipatico invincibile super -eroe, con sceneggiature piene di incongruenze e ripetizioni, oltre a erroracci di lettering continui. Seguiamo la qualità finché c'è. Il resto è marketing purtroppo.Mera quantità.