DUE possibilità di scelta per questo sondaggio
Quarto e ultimo (?) capitolo della "saga" sondaggistica.
La prerogativa di questi tornei, come si sa, è quella di essere pensati in occasione di un anniversario importante. E' stato così per Paperone (60 anni), per Topolino (80 anni) e infine per Paperinik (40 anni). E il sondaggio su Paperino non farà eccezione, visto che i 75 anni di Donald Fauntleroy Duck cadono il 9 giugno del 2009 (poco prima dell'annuncio della migliore storia di Paperino, secondo i miei calcoli
). Anche se non tutti sanno che, oltre ad essere stato creato da un ignoto intercalatore della Disney, secondo fonti ufficiali, Paperino sarebbe nato in marzo, nella notte piovosa di venerdì 17, giorno per sua natura sfortunato. Giusto per non smentire il destino del papero vestito alla marinara.
Fatta questa debita premessa, cercherò di andare al sodo.
Ogni settimana mi avvarrò (avvalerò?) della collaborazione del buon LPSO, che analizzerà di volta in volta il decennio preso in considerazione, con un excursus sulla vita fumettistica (e non) di Paperino dal 1934 ad oggi.
[size=8]... la pigrizia, che brutta bestia...[/size]
Ecco il primo contributo:
Nato come comprimario di una delle tante Silly Symphonies create dagli studi di Hyperion Avenue, cui ebbe seguito un adattamento fumettistico realizzato da Al Taliaferro e Ted Osborne, diviene in breve tempo uno dei principali comprimari della star di Casa Disney, Topolino, affiancandolo in corti scatenati e avventure ricche di suspance, che si svolgono nelle tavole domenicali e nelle strisce quotidiane della serie “Mickey Mouse” realizzata all’epoca da Floyd Gottfredson, coadiuvato all’epoca da sceneggiatori del calibro di Ted Osborne e Merril De Maris.
In breve comincia a diventare un personaggio a tutto tondo, riuscendo a ritagliarsi un piccolo spazio da protagonista, prima diventando protagonista della tavola domenicale Silly Symphonies (realizzata sempre da Taliaferro e Osborne), dove viene affiancato dai comprimari presi in prestito da Topolino, quali Clarabella, Pippo e Pluto, ma nella stessa sede comincia ad apparire il primo nucleo di comprimari strettamente legati a Paperino: i nipotini Qui, Quo e Qua.
Nel frattempo diventa prima protagonista e poi titolare di una serie di corti interamente dedicata a lui (dopo i corti della serie Mickey Mouse “Donald and Pluto” e “Don Donald” in cui Topolino non appare, con il corto “Modern Inventions” apre la serie “Donald Duck”).
Nel 1937, la grande potenzialità che stava rivelando il personaggio spinse un autore italiano, Federico Pedrocchi, a rendere Donald il personaggio principale di una rivista, “Paperino ed altre avventure” in cui il nostro vive protagonista in avventure ad ampio respiro.
Non è la prima volta che Paperino vive avventure di ampio respiro da protagonista, già era accaduto nel ciclo britannico realizzato da William Ward.
Nelle avventure di Paperino italiane, Pedrocchi, ispirandosi allo status quo presente nelle tavole domenicali di Osborne e Taliaferro (che venivano pubblicate sul giornale stesso su cui lavorava l’autore), imposta le avventure di Paperino prendendo in prestito i comprimari dalla striscia di Topolino, recuperando anche comprimari come il Meo Porcello che aveva affiancato Paperino agli esordi, e ne crea di nuovi, sulla scia degli animali antropomorfi presenti nelle strisce di Gottfredson: soprattutto Bartolomeo Circonlocuzioni detto “Il Gatto”. Nelle sue storie risente delle atmosfere italiane sia fumettistiche che di costume: nel “Mistero di Marte” c’è una forte influenza di “Saturno contro la Terra” (al quale lo stesso autore ha collaborato); in “Paperino chiromante” c’è una graffiante satira sulle credenze popolari e sugli imbroglioni, elemento ricorrente nella commedia e nella cinematografia del Bel Paese.
In sostanza nelle storie di Pedrocchi (prima da autore completo e poi solo sceneggiate e disegnate da Enrico Mauro Pinochi) troviamo il seme di ciò che renderà la scuola italiana del fumetto Disney che si affermerà nel dopoguerra la più florida e longeva, in cui punti base sono il grande rispetto dei personaggi creati e sviluppatisi oltreoceano, e l’affermazione nelle storie di qualche elemento proprio della cultura italiana.
Le avventure pedrocchiane di Paperino continueranno fino al 1940, nel frattempo, dal 1938, Donald è diventato titolare di una propria striscia quotidiana, dai toni soprattutto umoristici, rispetto all’aria avventurosa che si respira nelle avventure di Topolino negli anni’30.
Sia nelle storie di Pedrocchi, che nelle tavole e strisce di Taliaferro, Paperino, anche se la sua personalità si è arricchita notevolmente rispetto all’esordio, rimane ancora legato alla tipologia di personaggio dispettoso, furbastro a tratti perfino sadico e amorale che verrà superata nel decennio successivo grazie all’opera di Carl Barks.
Anche in questo caso i gironi saranno ben 13 (tutti composti da 10 titoli, tranne il primo), comprensivi dei soliti "bis", ciascuno dei quali vedrà uscire vincitrici due storie, che prenderanno parte ai quarti di finale e alle semifinali, col classico intermezzo dei ripescaggi, prima dell'atto conclusivo, che culminerà con la finale a quattro. Poche nuove, insomma (se non che si ritorna al venerdì come giorno di apertura/chiusura sondaggi), visto che il sistema è ormai collaudato.
La selezione delle candidate stavolta è stata ancora più complicata, sia perchè in confronto a Topolino e Paperone sono un po' meno ferrato (per via dell'incredibile quantità di storie italiane ed estere di DD, che ovviamente non ho potuto leggere tutte), sia perchè alcuni gruppi, per forza di cose, saranno tostissimi come non mai, rendendo ardua la scelta dei votanti.
Inevitabilmente, la prima tappa vede solo 8 storie giocarsi il passaggio del turno, perchè la produzione di avventure mediamente lunghe di (o con) Donald Duck nei panni del protagonista, negli anni '30 era ancora troppo scarsa e poco significativa per il personaggio, specialmente nella madre patria. Motivo per cui non ho ritenuto
Topolino giornalista abbastanza rappresentativa, anche se per sicurezza ho inserito la voce "Altro". Data l'atipicità di questo primo girone, avrei voluto dare solo un'opportunità di voto, ma per evitare falsamenti vari ho preferito di no.
Purtroppo mi rendo conto che molti dei "ripassanti" non se la sentiranno di votare, a causa della mancanza di alcuni titoli di difficile reperibilità, ma dal prossimo girone in poi (a parte un Pedrocchi) non ce ne saranno più di problemi simili.
La mia preferenza va indiscutibilmente a
Topolino nella casa dei fantasmi, che ritengo l'unica storia del trio dove ogni componente non può fare a meno dell'altro (quello che speravamo avvenisse con WoM...), ed a
Topolino e il mistero dei cappotti, che vede l'inedita coppia Topolino-Paperino agire fianco a fianco per la prima volta, senza però che si verifichi nessun incontro ufficiale tra i due.
A voi.