Già glorificata dall'
OST con fragorosi squilli, aggiungo alla musica un virtuosistico trillo...
La storia si dipana tra gli anni a cavallo tra un mitico mondo popolato da indiani contrapposti ai soldati in giubba blu,
razziatori banditi o politici stolti, fino quasi ai nostri giorni, quando a fatica si possono spartir politicanti da banditi.
O magari manco ci si dà la briga, tanto vano saria lo sforzo.
Vi racconto la trama
In marcia in compagnia di una mucca,un gruppo composto da un fotografo,con un ministro più la scorta portava un famoso bandito in gattabuia,
tutti afflitti non di rado dagli squilli di tromba di costui.
Trovatisi all' improvviso braccati da una tribu indiana trovavano riparo, pur circondati, in una ampia buca poi dimostratasi
l' imboccatura di un lungo cunicolo. Unico conscio di ciò Topo il kid (un tocco di nazionalismo sia dato qui)
offrì uno scambio al politico: portarli tutti in salvo barattando ciò col suo salvacondotto in aggiunta alla signoria
su tutto quanto sta dai Monti Rocciosi in giù fino al Pacifico bagnasciuga, zona oggidì da tutti nomata Calidornia .
Ho visto tardi l'inutilità di quanto scritto prima, in quanto posso citarla in chiaro. Uno sforzo sì riuscito non può finir buttato:
sarà riciclato o magari di ripasso quando si posta in altro topic: ora adorni il tutto qui qual ghirigoro su un' antica mappa.
Fu scritto l' accordo, poi diviso in pari parti, da riunirsi dopo giunti in salvo; a scanso di danni, ognuno trovò uno scrigno al suo foglio:
il topo la sua tromba, l'altro un gingillo dagli acuti trilli, simbolo di facoltà d'arbitrio, non rara arroganza tra i politici d' allora, alla pari d'oggi,
L'astuto topo, non visto dai compagni, insaccò un cactus in guisa di tromba, lasciandola quindi tra i sassi, al sicuro.Indi tornò tra gli altri
guidando la fuga lungo cavità o cunicoli sconosciuti a tutti fino alla sicura città.
Ivi giunti, in chiusura di conti, il politico non trovò più il gingillo, financo dopo spogliatosi in piazza; l' impudica vista turbò un paio di passanti:
riportata la cosa al Capo di Stato, di passaggio in città, al ministro la vita politica fu stroncata lì di botto,
prima ancora di produr copia al topo di quanto smarrito.
Andando via una vana minaccia fu dal bandito urlata, agitando il pugno chiuso: augurati ch'io mai ritrovi il foglio, Calidornia,
o un ingordo padronaccio io sarò !
Passarono molti lustri...
D' improvviso un giorno un paio di fatti strani cominciarono: a ognuno a Topolinia fu inviata via posta una missiva annunciando
maggiorazioni di fitto, anco a chi stava in casa propria; in più, il buio notturno di Topolinia
cominciò a subir lo squasso di fragorosi squilli di tromba: un solo motivo strombazzato di continuo
turbava ogni dì il sonno ai buoni topoliniani dopo ogni scasso alla caccia di una tromba .
Continuarono tali inusitati fatti fin quando il profilo di un' ombra, a tutti nota, fu visto fuggir dopo un altro assolo notturno di tromba:
Topolino fu riconosciuto dall' ultima vittima, indi indiziato di doppia natura: poliziotto il giorno, bandito al buio notturno.
Il fortuito incontro di Atomino Bip-bip con il ladro, dopo la chiassosa rissa tra loro, portò in mano alla polizia una copia ricavata dall' antico foglio tagliato.
L' atomica magia di Atomino ricostruì tutto l'arcano scritto, dopo una magra figura di incapaci grafologi:
la ricca Calidornia risultava a rischio di finir in mano ad un bandito!
Ma ora sia d' uopo zittir la Musa: non voglio sia sottratto ad alcuno di gustarsi, in caso tuttora l' ignori,
la fantastica trovata di un sommo Scarpa alla chiusura di tanto capolavoro (ma trovasi tra gli umani chi l'ignori?) :o