Bè naturalmente essendo da pochi mesi sul forum non conosco a fondo il punto di vista su queste questioni... di primaria importanza
Per questo vedendo quelle frasi e non conoscendo una vecchia argomentazione che le sostiene, mi sono parse un pò esagerate.
Continuo a pensare però nel mio piccolo che dalla seconda metà del secolo scorso sia in letteratura, che nel cinema che nel fumetto, si sia seguito un percorso nella creazione di storie (storie in generale, di tutti i medium) che si basa sulla rielaborazione di idee anche già usate.
mi spiego meglio: qualcuno disse che che ormai "tutto è già stato scritto" e il modo più usuale ad oggi di "creare" è quello di riutilizzare vecchi concetti in chiave nuova (su tutti l'esempio del cinema di Tarantino, visto come un genio da molti e che in realtà non ha detto nei suoi film nulla di nuovo, ma ha cambiato MODO di dirlo).
In questo contesto, nell' ambito disneyano, mi sembra logico che i maestri (come Barks) siano quelli che hanno creato l'universo ex-novo. E che bene o male gli autori successivi abbiano reinterpretato il tutto in modi vari, multiformi e spesso antitetici.
La Saga di Don Rosa, (come tutta la sua opera),se analizzata in questi termini, è un prodotto che in ogni modo la si guardi ha portato novità nell' universo disney.
Don Rosa partendo dall'opera di Barks ha creato un universo suo, di grande spessore, in cui ha anche inserito elementi fantasiosi. (penso al solvente universale, il primo che mi viene in mente).
Nonostante tutto ha creato una visione completamente nuova pur nella sua rigidità e nei suoi vincoli narrativi, che non esisteva prima e non troverà (forse ) nessun epigono in futuro.
Nelle sue storie si trovano moltissimi riferimenti e citazioni a poesie, libri, film tali da farlo notare nella sua unicità come un autore anomalo, penso più un Alan Moore del fumetto disney, se mi permettete il paragone.
Naturalmente avete ragione quando dite che Martina ha saputo mettere nelle sue opere più fantasia rispetto a Rosa, e che quest' ultimo non abbia mai avuto risvolti troppo favolistici. Ma credo non sia mica un difetto, no? E' una presa di coscienza ben determinata.