L'ultimo episodio risolleva (di poco) la saga, se non altro per la maggiore azione, i disegni delle Paperopoli alternative, le scale molto simili alle opere di Escher e il finale da metafumetto, ma il numero di pagine è davvero troppo ridotto per sviluppare la vicenda in modo adeguato, e le battute spiritose dovrebbero insaporire la storia, non esserne l'unico ingrediente.
Inoltre, mi sembra contradditorio corredare i primi due episodi di redazionali "scientifici", quando poi di logico nella storia c'è ben poco. A parte l'inizio improbabilissimo della vicenda (su cui si può sorvolare, dopotutto si parla di un fumetto), sembra che l'ipercubo funzioni più come un macchinario tecnologico che come un "contesto", con botole, pareti, movimenti stile ascensore, pulsanti, ecc., e non si capisce perchè i paperi alternativi abbiano nomi e parentele scambiate, e non semplicemente diversi da quelli a cui siamo abituati.
Insomma, un'occasione persa. Tanto rumore per nulla.