Sono finalmente e inaspettatente venuto in possesso di
questa storia scritta e disegnata da Gervasio, che leggendo sui forum o sul sito di Salimbeti viene osannata come una delle migliori storie di Paperinik degli ultimi anni.
E direi che mi trovo decisamente d'accordo. Il Paperinik che agisce in questa avventura di 30 tavole è lontano del supereroe dedito solo ed esclusivamente a girare di notte per sventare rapine, è invece con lo spirito molto più vicino al Paperinik originario, preoccupato di salvaguardare i suoi segreti e di vendicarsi delle ingiustizie che il suo alter-ego Paperino subisce da Paperone, da Paperina e da Gastone.
Gervasio, a sottolineare questo collegamento allo spirito originario, riporta alla ribalta il personaggio di Fantomius, mostrandole addirittura agire insieme alla compagna Dolly Paprika nella Paperopoli di inzio '900 e collegando un episodio delle loro scorribande alle vicende che si svolgono nel presente.
La storia è quindi colma di citazioni alle origini del vendicatore mascherato, ma non solo: come fa notare Salimbeti nel suo sito (nonchè molti lettori che a suo tempo lessero e commentarono la storia) non mancano anche riferimenti barksiani, in primis la cattedrale di Notre Paper, per poi proseguire con alcuni quadri che si intravedono a Villa Rosa e che ritraggono il fantasma di Notre Paper e il Duca Pazzo della storia di Barks, suggerendo e creando una sorta di continuity tra i vari misteriosi personaggi del passato di Paperopoli.
Una continuity anche all'interno dello stesso Gervasio, che su un quadro che raffigura Dolly Paprika pone la firma "Quackett", a ricordare che in una sua precedente storia (
Paperinik e l'Ombra di Fantomius) aveva suggerito che il nome del propietario di Villa Rosa (e probabile vera identità di Paperinik) fosse proprio costui.
Una storia molto bella, notturna e genuina, con un Gervasio che anche ai disegni sforna una delle sue prove mgliori, a metà tra Cavazzano e Mastantuono.