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Pubblicata nel 1934,secondo me una delle più inquietanti storie gottfredsoniane degli anni '30 assieme a "Topolino e il mistero di Macchianera". Narra di Topolino e Minni che, recatisi nel west al ranch dello Zio Mortimer, combattono un misterioso criminale che razza bestiame travestito da chirottero. Memorabile davvero il malvagio bandito con le ali, che farà rischiare il linciaggio di Topolino da parte dei paesani spacciandolo come  suo complice.

Lo scontro fra Topolino è il cattivo è super!

coa.inducks.org/story.php?c=YM+022

Western in cui Topolino se la deve vedere con un misterioso criminale dall'affascinante costume che rievoca l'immagine di un pipistrello. Una delle mie parti preferite è quella con l'arrivo dei messaggi minatori, che appaiono nei posti più impensati. Tra l'altro il finale non ci svela come faceva a mandarli.
Sebbene compaia Minni, questa volta Topolino (ah, i pantaloni lunghi gli donano) praticamente risolve la situazione da solo e rischia pure di farsi catturare solo per andare a trovare la sua fidanzata e assicurarle che sta bene.
Va detto che il filone "Topolino è creduto un criminale" non era nuovo nemmeno allora, ma è comunque gestito bene.



La scena migliore è sicuramente il lungo duello finale all'ultimo sangue, il primo ad apparire sulle strisce. C'erano state in precedenza altre battaglie, ma non così lunghe e tra due soli contendenti. Inizia con un inseguimento a cavallo a cui segue una sparatoria per poi trasformarsi in un duello corpo a corpo.

Devo però confessare che in quanto a caratterizzazione, ho visto un Topolino che prende troppo il problema sottogamba, quasi non si rendesse veramente conto del problema che sta correndo (almeno nella prima parte della storia). Alla fine, invece, mi sembrava insistere troppo sul giocare in modo leale, quando il suo avversario che voleva ammazzarlo, era il primo a giocare sporco. E quando il bandito gli ha detto "Non siamo in un film" in risposta, non ha fatto altro che dare voce ai miei pensieri.

Storia enorme. Non la mia preferita, ma indubbiamente uno dei (tanti, troppi, tutti) capolavori del periodo.

Alcuni momenti sono semplicemente da schiattarsi dal ridere. Per esempio io mi sono ritrovato con l'intestino in mano già alla seconda striscia, quella in cui un Mickey esuberantissimo punta la pistola contro il postino che gli porta il telegramma. Poi il countdown con quei messaggi che appaiono in ogni diavolo di posto. E lo scontro finale comico ai limiti del delirio e dal ritmo indiavolato. Siamo ai livelli dei migliori corti d'animazione di quel periodo, come lo saranno altri finali in quegli anni (tipo la precedente Topolino contro il contrabbandiere Gambadilegno, l'Uomo Nuvola, ma soprattuto Topolino e lo struzzo Oscar). A confronto il finale della pur bellissima Paperino Sceriffo di Valmitraglia impallidisce (ma il confronto è ingiusto, Barks era costretto a limitarsi a poche pagine, il team di Gottfredson doveva semmai fare il contrario e allungarsi quanto voleva).

Forse un difetto della storia - almeno per noi che la leggiamo oggi in continuità - è che la parte centrale tira un po' per le lunghe, con non ricordo più quante uscite di don Jollio accompagnato da Mickey.

La vignetta più bella per me è quella in cui scopriamo che Mickey si è finto cactus, col sole alle spalle. Gottfredson maestro del retino.

Anton, a me la caratterizzazione di Mickey convince eccome. Il suo essere così tranquillo e un po' spaccone dall'inizio alla fine fa da amplificatore umoristico della situazione.

Complimenti Anton, hai scelto una gran bella avventura.
Personalmente l'ho trovata molto avvincente, sebbene non apprezzi del tutto lo sfondo western in alcune storie di Gottfredson (una su tutte: "Topolino e la barriera invisibile", con un finale spettacolare ma un ritmo molto, molto lento per metà storia). Bellissimo il duello finale tra i due contendenti, che effettivamente si prolunga per parecchie strisce, come tipico della tradizione western. Di contorno c'è la tipica ironia delle storie del periodo (come non citare la scena del serpente dietro la schiena di Topolino?).
Se stai leggendo il 3° volume della Gottfredson Library un po' ti invidio: vorrei rileggerlo anch'io per la prima volta. Ci sono quei gran capolavori di "Topolino giornalista" e "Topolino e il pirata Orango" che, secondo me, lo rendono il migliore finora uscito. E la guest è Pedrocchi, caspio!

Alcuni momenti sono semplicemente da schiattarsi dal ridere. Per esempio io mi sono ritrovato con l'intestino in mano già alla seconda striscia, quella in cui un Mickey esuberantissimo punta la pistola contro il postino che gli porta il telegramma.

A me ha fatto molto più ridere lo scambio di battute:
"Ho sentito che ha buttato giù da un dirupo un tizio dopo avergli rubato un anello con diamante."
"A me non può farlo di certo... io non ho un anello con diamante."
Per non parlare della foto in casa di Jollio che si allarga in corrispondenza dei baffi per farceli entrare tutti o quando Topolino, durante il duello, spara al cactus.

non ricordo più quante uscite di don Jollio accompagnato da Mickey.

2. La prima si incontravano per caso mentre era a spasso con Minni, la seconda chiedeva di scortarlo alla banca.

Anton, a me la caratterizzazione di Mickey convince eccome.

Non mi sono spiegato bene: con non mi convince non intendevo che non funzionasse all'interno della storia, ma che a me non piacesse.

non apprezzi del tutto lo sfondo western in alcune storie di Gottfredson

Se devo essere sincero, non ho mai gradito i film western: li ho sempre trovati pesanti. Per darti un'idea, il mio film preferito di questo tipo è Ritorno al futuro 3, ma ho apprezzato molto anche Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Come vedi nessuno dei due è un western a tutti gli effetti e il fatto che invece le storie di Gottfredson dello stesso genere mi piacciano la dice lunga sul valore delle sue opere.

Infine, sinceramente io non ho trovato l'avventura così tirata per le lunghe come la ritenete voi, ma penso che occupi lo spazio adatto per ciò che racconta.

La scena migliore è sicuramente il lungo duello finale all'ultimo sangue, il primo ad apparire sulle strisce. C'erano state in precedenza altre battaglie, ma non così lunghe e tra due soli contendenti. Inizia con un inseguimento a cavallo a cui segue una sparatoria per poi trasformarsi in un duello corpo a corpo.

Anch'io quando lessi la storia per la prima volta rimasi entusiasmato dal duello. Don Jollio con la sua doppiezza risulta un cattivo temibile e vero. Il suo tentativo di uccidere Mickey non è uno scherzo.
Ritengo inoltre questa avventura una delle migliori dal punto di vista del disegno, con un'accoppiata Gottfredson-Thwaites su livelli altissimi.
Per questi motivi, quando mi sono trovato davanti alla strip centrale del climax del duello corpo a corpo, con la possibilità di portarla a casa, non ci ho pensato due volte. E' uno dei 4 o 5 pezzi delle mie collezioni a cui tengo di più in assoluto. Non me ne separerò mai.


Qui una foto di grande formato:

http://www.comicartfans.com/GalleryPiece.asp?Piece=727523&GSub=109947

Mamma mia, complimenti! C'è tutto Gott in questa striscia. Finanche i due uccelli in lontananza nella seconda vignetta sono impressionanti.


Quanto vale una cosa del genere?
Non voglio farmi gli affari tuoi e sapere quanto hai pagato in particolare per questo pezzo da collezione. Ma vorrei avere giusto un'idea dell'ordine di grandezza del valore di una striscia originale di un autore importante degli anni '30.
Siamo sulle centinaia di euro? Sulle migliaia? 

Quattro zeri.

Ah sulle parecchie migliaia! 

Com'è giusto che sia, se si considera che è un pezzo d'arte, unico, significativo, oggettivamente bello, ricercato in tutto il mondo e raro (nel senso che la maggior parte di queste strisce è andata perduta).

Però, dài, davanti a tanta bellezza non sta bene parlare solo di cifre.

Certo, era solo una curiosità la mia, non volevo sembrare venale. 

Qui una foto di grande formato:

http://www.comicartfans.com/GalleryPiece.asp?Piece=727523&GSub=109947

C'è un errore, però. Nella terza vignetta il fumetto è ripetuto

C'è un errore, però. Nella terza vignetta il fumetto è ripetuto

Si è perduta la pecetta se noti.

Leggendo la storia in originale, non posso fare a meno di sorridere quando Topolino, nella stalla, dice: "There's something goofy in this place." Ah, ecco! Quindi era lui il colpevole?

Un rarissimo caso di umorismo involontario.