Secondo girone IMHO di gran lunga peggiore del primo, per quanto riguarda la difficilissima scelta!
Perchè viceversa è migliore per la qualità delle storie presenti!
La scelta non è stata per niente facile, per via della commistione dell'effetto nostalgia con la qualità di testi e disegni, il divertimento e la serietà delle avventure...
Aiuto!
Alla fine il primo voto è andato a
Il Teatro Alambrah Presenta: Miseria e Nobiltà. Una storia speciale, impreziosita dagli ottimi disegni di Cavazzano, è perfetta nel rendere in modo perfettamente disneyano la drammaticità della situazione insieme all'ironia. La sceneggiatura di Artibani coadiuvato a Lello Arena è fenomale, trovate stupende e gag irresitibili abbondano e la storia è un'ottima trasposizione della vicenda di Scarpetta (la scena, poi, del mettersi in tasca gli spaghetti che rimanda alla celebre scena del film è memorabile). Ovviamente io voterei proprio tutto il ciclo artibaniano, creazione più che felice anche per l'idea della recita teatrale, ma il mio secondo voto va a quel capolavoro grafico (forse la vetta artistica di Luciano Gatto IMHO) che è
Qui, Quo, Qua in ''Le Avventure di Pinocchio'', splendida versione delle avventure del famoso burattino che si appoggia ai personaggi del secondo Classico d'animazione di Walt Disney. I disegni eccellenti e i colori stupendi immergono nella lunga storia in più parti, molto ben raccontata.
Ma stavolta il dolore è tanto per le escluse: perchè come dicevo sopra anche
Il Visconte Dimezzato meritava per forza il voto, adorando io anche il romanzo di Calvino! Ma anche il racconto di
Edgar Alla Top, così come
Don Paperigo (molto bella!), o
Twin Pipps!
Ma soprattutto il rimpianto lacerante (sul serio, nn credo dormirò stanotte
) è per aver tenuto fuori
Papernesto, parodia splendida, divertente, affascinante e con buonissimi disegni. Tra l'altro, per anni ho avuto solo il Topo con la seconda parte, e solo poi sono riuscito a scovare quello con la prima, godendomela finalmente intera nella sua meraviglia! E poi
Relitto e Castigo, che con quei disegni mi ha rapito ed è probabilmente uno dei massimi capolavori di quegli anni.