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Eta Beta e il tesoro di Mook Walsh/Gottfredson
Altra avventura di cui si nota l'assenza tra i topic delle Storie Migliori.
Storia che rappresenta, praticamente, l'ultima avventura del ciclo etabetiano.
E si tratta, forse, dell'avventura più satirica di Gottfredson, sempre aiutato, ai testi, dal vulcanico Walsh: il Maestro Floyd, infatti, ci mostra uno spaccato della situazione internazionale di inizi anni '50, prendendo di mira soprattutto la tanto temuta Unione Sovietica.
Ma, a parte questo, si tratta di una delle ultime grandi Avventure con la A maiuscola del cartoonist dello Utah, e l'ultima in assoluto a mostrarci un Eta Beta "puro", senza tutte quelle caratteristiche fuori luogo che, negli anni, gli verranno affibbiate.

Solo una parola:bellissima!! una cosa non capisco: nel edizione italiana non viene mai citato il paese per cui lavora Gambadilegno(L'Unione Sovietica) è cosi anche nell'originale?

Per chi non ha mai avuto occasione di leggere questa splendida storia, segnalo che è possibile leggerla sul sito di Topolino (non so ancora per quanto..)

Sul sito di Topolino? Me lo scrivi per favore questo sito?


Ecco, questo topic volevo aprirlo io: mi meraviglio che finora nessuno l'abbia aperto poiché questa storia sfonda con nonchalance il tabù della morte, e lo fa più di una volta. Esilarante la scena (la ricordi?) in cui Aygotchka dice al telefono: "Mandatemi i soldati semplici Tizio e Caio. Scusate" ed esce. Si sentono 2 spari, e Aygotchka rientra in camera con due uniformi bucate: "ecco due uniformi!"
(Mickey e Eega Beeva abbracciati per lo spavento)

Sul sito di Topolino? Me lo scrivi per favore questo sito?


Ecco, questo topic volevo aprirlo io: mi meraviglio che finora nessuno l'abbia aperto poiché questa storia sfonda con nonchalance il tabù della morte, e lo fa più di una volta. Esilarante la scena (la ricordi?) in cui Aygotchka dice al telefono: "Mandatemi i soldati semplici Tizio e Caio. Scusate" ed esce. Si sentono 2 spari, e Aygotchka rientra in camera con due uniformi bucate: "ecco due uniformi!"
(Mickey e Eega Beeva abbracciati per lo spavento)

Si, questa scena è davvero forte per un fumetto Disney, quando la lessi la prima volta rimasi un po' sorpreso di leggere una cosa simile, e rimasi ancora più sorpreso che non ci fossero censure di sorta.
Certo che a pensare che Zio Paperone e i segreti del vento non viene ristampata a causa di quattro frasche spaccate, e poi ristampano questa con delle morti in diretta...

P.S.: il sito è www.topolino.it

L'ho letta poco fa dal sito di Topolino...e l'ho pure votata come storia migliore! Mi è proprio piaciuta (peccato, come è stato detto altrove, che ci si rovini abbastanza la vista a leggere 'ste storie sul sito di Topolino...), con moltissime battute ironiche molto divertenti, ma con lo spirito epico e avventuroso delle avventure di Mickey ed Eta Beta... un pizzico di mistery e thriller, un po' di ironia e tanta tanta azione, non penso di poter chiedere di meglio e di più da una storia a fumetti e da un'avventura di Topolino.
Forse una delle più belle delle (poche) che ho letto del Maestro Gottfredson!

Per la cronaca, l'ho votata pure io... e fortunamente l'ho letta sui Grandi Classici, non sul sito di Topolino...

peccato, come è stato detto altrove, che ci si rovini abbastanza la vista a leggere 'ste storie sul sito di Topolino...

E peccato anche che la versione di Topolino non sia certo la più adatta per gustarsi Gottfredson... ad esempio viene perso (censurato, probabilmente) il riferimento alla Cortina di Ferro (gag molto surreale, tra l'altro) e quella che si chiude alle spalle di Topolino ed Eta quando partono con Cirilla diventa una semplice "barriera".
Comunque meglio che niente, almeno Gottfredson viene reso noto anche ai normali fruitori del Topo...

Una delle migliori storie di Topolino, peccato che vicino ad Eta Beta sfiguri un po' per caratterizzazione.

È forse il capolavoro dell’aspetto politico della saga, la storia che più di ogni altra scopre i riferimenti reali delle allusioni precedenti e che non risparmia le critiche ad entrambi i fronti.

La storia si apre con l’episodio del ritrovamento del primo indizio della caccia al tesoro nel libro “Lo strano viaggio di Bombo Bambo” la cui inquietante copertina è misteriosamente animata. La caccia al tesoro poi proseguirà per molti paesi: l’Irlanda, una spettrale e nebbiosa Londra, una Parigi involgarita dal turismo di massa, l’Egitto popolato di fantasmi pavidi ed una Turchia popolata da improbabili spie che offrono i piani della bomba H per sette dollari (compreso un servizio di piatti in omaggio...).

Alla fine del loro viaggio i due si ritroveranno prigionieri di Aygotcha, la dark lady per eccellenza del ciclo gottfredsoniano, in Russia: superata la cortina di ferro (qui rappresentata come un ostacolo fisico e reale) Topolino ed Eta Beta si confrontano con l’immagine dell’Unione Sovietica che si intendeva suggerire in quegli anni: i loro ufficiali pluridecorati hanno guadagnato le loro medaglie per essersi puliti gli stivali, i loro carri armati sono solamente una facciata in cartapesta, la gente sorride solamente perché è costretta ad indossare un elastico che tira gli angoli della bocca.

Ma il vero “coup de theatre” si realizza nella striscia del 19 maggio del 1950, quando il “compagno generale, capo del servizio segreto” risulta essere nientemeno che Gambadilegno.

In Italia una presa di posizione così netta non passò inosservata ai traduttori dell’epoca, che tolsero dal testo la parola “compagno” e cancellarono da tutte le divise e medaglie la stella della repubblica socialista.

La caccia al tesoro si conclude con il ritrovamento della lampada di Aladino, e dello stesso Mook che risulta essere un potente genio in grado di realizzare tutti i desideri. La propaganda antisovietica delle strisce viene stemperata dall’atteggiamento ugualmente caustico che Gottfredson e Walsh adottano nel descrivere l’atteggiamento del Pentagono nei confronti di Mook, subito arruolato con il grado di sergente.

  - Paolo

È forse il capolavoro dell’aspetto politico della saga, la storia che più di ogni altra scopre i riferimenti reali delle allusioni precedenti e che non risparmia le critiche ad entrambi i fronti.

La storia si apre con l’episodio del ritrovamento del primo indizio della caccia al tesoro nel libro “Lo strano viaggio di Bombo Bambo” la cui inquietante copertina è misteriosamente animata. La caccia al tesoro poi proseguirà per molti paesi: l’Irlanda, una spettrale e nebbiosa Londra, una Parigi involgarita dal turismo di massa, l’Egitto popolato di fantasmi pavidi ed una Turchia popolata da improbabili spie che offrono i piani della bomba H per sette dollari (compreso un servizio di piatti in omaggio...).

Alla fine del loro viaggio i due si ritroveranno prigionieri di Aygotcha, la dark lady per eccellenza del ciclo gottfredsoniano, in Russia: superata la cortina di ferro (qui rappresentata come un ostacolo fisico e reale) Topolino ed Eta Beta si confrontano con l’immagine dell’Unione Sovietica che si intendeva suggerire in quegli anni: i loro ufficiali pluridecorati hanno guadagnato le loro medaglie per essersi puliti gli stivali, i loro carri armati sono solamente una facciata in cartapesta, la gente sorride solamente perché è costretta ad indossare un elastico che tira gli angoli della bocca.

Ma il vero “coup de theatre” si realizza nella striscia del 19 maggio del 1950, quando il “compagno generale, capo del servizio segreto” risulta essere nientemeno che Gambadilegno.

In Italia una presa di posizione così netta non passò inosservata ai traduttori dell’epoca, che tolsero dal testo la parola “compagno” e cancellarono da tutte le divise e medaglie la stella della repubblica socialista.

La caccia al tesoro si conclude con il ritrovamento della lampada di Aladino, e dello stesso Mook che risulta essere un potente genio in grado di realizzare tutti i desideri. La propaganda antisovietica delle strisce viene stemperata dall’atteggiamento ugualmente caustico che Gottfredson e Walsh adottano nel descrivere l’atteggiamento del Pentagono nei confronti di Mook, subito arruolato con il grado di sergente.

  - Paolo

Straquoto tutto, però il finale devo dire che non mi è piaciuto molto.

Dopo averla riletta su "Gli anni d'oro di Topolino", mi sono reso conto di una cosa: si tratta della prima storia disegnata da Gottfredson in cui c'è dell'autentico soprannaturale. Infatti in storie precedenti come Topolino e i topi d'albergo[url], [url=http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+031]Topolino nella casa dei fantasmi i fantasmi erano solo un imbroglio.

Anch'io ho dei dubbi sul finale, oltre al fatto che forse meritava qualche striscia in più.
Fantastico però l'inizio, con il litigio tra Eta e Topolino e il viaggio in aereo da solo.

La storia è molto bella soprettutto ola prima parte in cui loro viaggiano tra Irlanda,Londra, Parigi e l'Egitto. Però comincia a diventare piuttosto strana e sbrigativa da quando arrivano in turchia ma resta comunque una grande storia. :

Inoltre è bellissimo quando Topolino manda a Minni una lettera dicendogli di aver visto la donna più bella del mondo solo che è un peccato che sia alta quaranta metri   e si vede minni arrabbiatain una nuvoletta vicino alla testa di topolino.