Diciamocelo: la trama non è granchè. Il mistero su cui si regge la storia è semplice semplice e durante la durata della stessa succede poco.
Eppure, si tratta di un'avventura magnifica.
Il merito va alla caratterizzazioni dei personaggi e alle relazioni fra gli stessi, i quali da soli reggono la vicenda, curati da un De Maris al massimo della forma.
Partiamo da Gambadilegno. Fino a questo momento, pensavo che il sobrio stile dello sceneggiatore non si adattasse ad un personaggio così rude, brutale e sbraitante. E invece con questa prova mi costringe a farmi rimangiare le impressioni che mi ero fatto nelle due precedenti storie con Pietro. Non vedevo il criminale così in forma dai tempi di Island in the sky; anzi, non lo avevo mai visto come in questa occasione.
Tira un calcio ad una persona con gli stivali chiodati.
Afferra Topolino con fare minaccioso con una mano con la quale sembra sul punto di disintegrarlo, tantochè pure il suo nemico ne è impressionato.
Vuole segare a metà una persona per divertirsi.
Spezza un remo con i denti, da un pezzo piccolissimo all'avversario e dichiara che non uccide uomini disarmati.
Aggiungiamoci una Minni alla probabilmente sua migliore interpretazione ed un grande Lupo ("Tu hai deciso! Sono io il cervello in questo affare, stupido! siediti!"). I due antagonisti non si rubano la scena a vicenda, ma anzi si dividono i compiti: uno ruba il legname e l'altro lo vende.
Anche Topolino è utilizzato molto bene, ma, visti gli autori, è scontato.
Lo vediamo, di nuovo dopo la vicenda con Giovedì, in difficoltà in quanto non riesce a compiere qualcosa; tuttavia se in quella occasione era alle prese con una situazione diversa dal solito, questa volta viene meno a ciò che dovrebbe essere la sua specialità: risolvere misteri. In effetti, le sequenze con i vari tentativi andati a vuoto piuttosto frustrante.
E' inoltre la prima volta in cui vengono impiegati gli indiani in un ruolo importante; strano, considerando tutti i western precedenti (e invece appaiono in questa che western non è).
Conclusa la lettura, mi sono accorto di non saper dire a che genere appartenga: giallo, avventura, azione?
Ho apprezzato in particolar modo la scena del viaggio sul tronco, dotata di grande dinamismo, e quella del duello. Nonostante duri poco, l'ho trovato molto emozionante. Ancora meglio di quello dell'uomo nuvola.
Qui abbiamo Topolino che fa cadere Gambadilegno tirandogli un tronco, poi gli salta sul sedere, gli lancia un secchio in testa con sguardo di sfida e canticchia pure mentre lo percuote con il remo. Il tutto disegnato con espressività e senso del movimento estremi.
Vorrei sottolineare l'eccellente colorazione data nel vol.4 de Gli Anni d'Oro di Topolino
Parlando di strisce, i termini "colorazione" ed "eccellente" non possono essere in ogni modo accostati.
Da notare che pure l'aspetto di Lupo cambia leggermente.
L'unica differenza che noto sono gli occhi cerchiati (e forse è anche più magro). E a proposito di ciò, mi ha stupito trovare un personaggio (in questo caso, l'agente dell'FBI) che non ne fosse dotato: da anni non se ne vedevano. Anche se, nelle ultime strisce in cui compare, pure alle sue pupille vengono aggiunti i bordi.
Comunque, a me questo Lupo piace molto, anche se non saprei esplicare cosa me lo fa gradire di più rispetto a prima. Probabilmente, è semplicemente dovuto al miglioramento che il tratto di Gottfredson ha subito nel frattempo.
Detto ciò, anche l'aspetto di Pietro si modifica e non m riferisco alla gamba. Gli viene disegnato l'interno delle orecchie ed inoltre ha qualcosa di diverso in faccia (la mandibola allungata?)che me lo fa spreferire rispetto alle precedenti apparizioni, in cui era perfetto
Si noti che Clarabella fa gli occhi dolci al suo rapitore , evidentemente memore del loro
precedente incontro.
Una cosa però mi ha lasciato perplesso: perchè il legno serve per la difesa nazionale? Da quel che mi risulta, armi e carri armati vengono costruiti in metallo