Papersera.net

Storia di Don Rosa risalente al 1995:
http://coa.inducks.org/story.php/x/D+94066
Partendo da una invenzione "fantastica" di Archimede ne vengono però mostrate le conseguenze in maniera "realistica", secondo le "vere" leggi della fisica.
I paperi non affrontano nessun nemico, se non le conseguenze dell'imprudenza di Archimede e Paperone, che alla fine sembrano aver imparato la lezione.
In molti punti della storia si avverte un reale senso di pericolo per i nostri eroi, anche se dovremmo ben sapere che non può accadere loro niente di definitivo...
Da notare un'inattesa e casuale ma risolutiva apparizione di Ciccio, nonchè un cameo dei barksiani Terrini e Fermini.  

Per me questa storia è un capolavoro! Il presupposto è geniale e il ritmo è davvero incalzante. E poi non c'è il peso delle citazioni barksiane che c'è in altre storie di Don Rosa (a parte la lollosisima presenza dei Terremotari).
La stessa idea di un solvente universale (che ha pure una propria onomatopea, "GLORP!") è IMHO davvero originale. L'umorismo che pervade la storia, e le gag che si succedono l'un l'altra (ROTFL Paperino che si preoccupa delle sedie, mentre c'è il panico generale) mi fanno amare moltissimo quest'avventura.  

Mi sono sempre chiesto come i paperi avessero potuto fare i loro bisogni, visti i molti giorni passati su una piattaforma (e molto tempo pure senza aria all'esterno).

Bellissima storia, spettacolare la tavola in cui ZP volteggia a mezz'aria al centro della terra cercando di catturare il solvente, solvente che tra l'altro fornirà a Don Rosa lo spunto per le sue successive storie con Arpin Lusène, a partire da Zio Paperone e il Cavaliere Nero (1998)

A me Il solvente universale piace tantissimo. Dopo la Saga è probabilmente la storia di Rosa che più di tutte è stata in grado di colpirmi immediatamente e di accendere la mia fantasia. E l'idea di fondo è tanto buona da aver poi generato un sequel, ancor più spassoso e creativo ("Zio Paperone, ho chiuso il portone!... Adesso dove lo metto?" )

Come per l'inversione di gravità, o le pistole che annullano l'inerzia, in questa storia il Don si appropria delle leggi della fisica, le stiracchia, ci gioca, ma non le rende banali mai. Un piccolo capolavoro, che si discosta dai generi classici e triti, per inventare un concentrato di gag e avventura. Quando si dice che un buon soggetto per qualsiasi cosa può essere racchiuso in poche parole: qui sta già tutto nel titolo. Il resto è il genio del suo autore.

Storia molto bella, a dispetto della sua scientificità estrema. E' proprio quello il bello, invece, Don Rosa riesce a costruire una storia basandosi su uno spunto di partenza totalmente fantasioso che viene sviluppato secondo le leggi della fisica, e lo fa così bene che il divertimento è assicurato. E non solo quello: l'avventura, che vede il quintetto classico di paperi in missione per salvare la Terra, è appassionante e fa rimanere il lettore attaccato alle pagine per vedere come prosegue la vicenda o come se la caveranno i protagonisti o quale nuovo problema verrà fuori.
Le scene di pathos non mancano, le battute e le gag tipiche dell'autore nemmeno, ed ecco pronta una storia originale e godibilissima.

Bello che un'altra storia originale come Zio Paperone e il Cavaliere Nero sfrutti ancora il tema del solvente universale e lo sappia declinare in maniera differente da quanto fatto nella storia in cui viene creato: non sarà più il pianeta in pericolo, ma lo Scioglitutto verrà usato come arma invincibile posto sull'armatura del nuovo nemico di Paperone, che dà il titolo all'avventura. L'idea è vincente, Don gioca ancora con la fisica ma in maniera più blanda, quanto basta per mostrare lo Zione alle prese con una nemesi praticamente invincibile grazie al solvente. Il tutto al servizio di un personaggio a mio parere riuscitissimo come Arpin Lusene.

E' forse la storia disney che più in assoluto mi ha fatto stare con fiato sospeso durante la lettura. Il pathos che trasmette è davvero tanto!