[size=14]Paperinik e la perfida ombra[/size][/b]
Presentazione della storia in pubblicazione a breve
Quando terminai la sceneggiatura di: Paperinik e il ritorno del perfido Perfidus, mi sentivo soddisfatto. Avevo realizzato ciò che mi ero proposto molti anni prima con la prima storia di Perfidus e che per vari motivi descritti altrove non era stato possibile concretizzare: ricreare quell'atmosfera dark e dal sapore Noir che caratterizzava le prime avventure del papero mascherato.
Mancava però qualcosa; la frenetica vicenda, entrava più in profondità nell'esplorazione del "doppio" permettendosi il lusso di suggerire attraverso certe vignette e certe battute, delle riflessioni sulla dualità di Paperino e del suo alter ego Perfidus; dualità che è presente in ognuno di noi perchè radicata nella nostra natura.
Questi ammiccamenti però aprono le porte a più vaste implicazioni che rischiavano di rimanere irrisolte, senza contare che le potenzialità di un personaggio complesso come Perfidus, vero specchio dell'anima per tutti quelli che si confrontano con lui, rimanessero marginali.
Sentivo che c'era bisogno di far quadrare il cerchio; ci voleva un capitolo finale, una sorta di ultimo atto, la trilogia. Una sceneggiatura cinematografica è sempre composta da tre atti; nel primo atto c'è la presentazione dei personaggi e le basi per comprendere i fatti. E' l'atto in cui si deve catturare il pubblico che dovrà comprendere le motivazioni dei protagonisti e identificarsi con i personaggi. Il secondo atto è il momento in cui si svolge l'azione, scoppia il dramma, tutto va a rotoli in una sequenza veloce e incalzante dove nessuno sembra avere più il controllo della situazione. Il terzo atto è il momento per risolvere i nodi narrativi, per arrivare alla conclusione. Il primo e il terzo atto sono i più delicati, basta sbagliarne uno dei due e l'intero film non funziona più.
La prima storia di Perfidus, pur con le sue ingenuità, le modifiche subite e le indubbie lacune che possiede, ha funzionato. Credo che il merito sia tutto di Perfidus che è riuscito a trasmettere le potenzialità intrinseche nella sua natura. Questo non significa che è merito mio perchè sono il creatore di Perfidus; significa semplicemente che sono stato fortunato e che all'epoca ebbi un'intuizione giusta.
Ora però i nodi vengono al pettine; Perfidus deve concedere ai suoi lettori delle risposte; non tutte e non definitive, ci mancherebbe altro, non si può presentare al pubblico un "perchè" preconfezionato, stereotipato e servito su un piatto d'argento come se fosse una "massima" da "Baci Perugina". Sarebbe come considerare il lettore alla stregua di un cretino subnormale (purtroppo molte storie fanno questo errore) incapace di avere una mente interpretativa in grado di sviluppare pensieri e opinioni elitari e profondi. No, Perfidus, deve cibare la mente di chi si è appassionato alle sue vicende, deve dare materiale per riflettere, per ispirare; deve lasciarci con un suo messaggio che poi ognuno si preoccuperà di elaborare a modo suo.
Ecco perchè arriva ora la conclusione, con "La Perfida Ombra".
Esploriamo il mondo di Perfidus e Paperinik, ma anche il mondo di Paperino, di Archimede, di Cenciopaper, di Paperone, perchè ognuno ha un suo lato nascosto; ogni azione anche se originariamente volta al bene può avere un risvolto negativo. Ogni personaggio con i suoi pensieri e le sue azioni ha una grande responsabilità perchè siamo si individui, ma siamo tutti legati uno all'altro e ogni nostra azione ha delle ripercussioni. Possiamo riflettere su Paperopoli e i suoi personaggi ma forse anche su di noi e sulle nostre Paperopoli quotidiane.
Spero che anche questa storia possa divertire i più piccoli ma anche i più grandi, che sia adatta a tutti, e che ognuno trovi i suoi elementi di interesse.
Spero inoltre che Perfidus, anche se resterà confinato in due sceneggiature inedite, possa ritrovare la sua dignità rallegrando le ore di chi vorrà accompagnarlo nella sua avventura.
Grazie a tutti e ci risentiamo a breve