Io in questo momento non sono la persona più adatta a dare consigli, avendo una vita privata in sfacelo e vedendo per me stesso tutto nerissimo.
Ma permettetemene uno per Faustone, visto che la scrittura delle
Cronache, al di là della passione che lo sceneggiatore ha per i personaggio, è stato fondamentalmente per lui un lavoro per portare a casa la pagnotta.
Uno sbaglio sul lavoro può sempre succedere, caro Fausto, grande o piccolo che sia. Ed è vero che ciò che a noi può sembrare uno sbaglio ad altri può sembrare un qualcosa di bello. Ma tu lo stai vedendo secondo me troppo come un punto di arrivo o, peggio, di non ritorno. Prova a vederlo come un punto di partenza, invece, per cercare quel che vi è di buono nelle
Cronache, e di trarne esperienza in modo da non ripetere più quelli che a te sembrano errori.
Sai, da come la scrivi, sembra quasi che, finite le
Cronache, tu non voglia quasi più scrivere, e la cosa mi spiacerebbe molto. Ma guarda ai lati positivi:
1) hai ridato spessore a personaggi un po' snobbati, cosa che in tanti hanno evidenziato;
2) hai creato una signora trama, c'è poco da dire, appassionante e coinvolgente anche nei tempi più "placidi";
3) ci hai dato una bella lezione morale, caro mio, osando quasi quanto osavano Sisti, Enna, Artibani e Faraci su un certo PKNA, e per questo hai sicuramente una nota di merito enorme.
Ti sembra poco? Ripeto: cerca il bello, in quel che hai fatto, e prenditi il merito che ti spetta. Senza esaltarti, vivilo come un punto di partenza e continua sulla tua strada, senza arrenderti come invece vorrei fare io.
Perché se queste sono le tue storie sbagliate, stai tranquillo che a noi lettori tali non paiono, e prima o poi il capolavoro assoluto uscirà, dato il tuo innegabile ed enorme talento.
Magari, prova a recuperare un po' più di spirito Vitalianesco, un po' più di cattiveria tua propria e vedrai: più la storia sarà tua, meglio verrà. Poi, la si lima dove serve, ma continua, perché un altro piccolo gioiellino come questa storia ci vuole, anche per coloro i quali, come me, non apprezzano le storie con versioni parallele dei nostri eroi classici!
PS: la citazione corretta, ma non mi ricordo di chi, è: "Un autore che parla delle sue opere è ributtante quanto una madre che parla dei suoi figli."
PPS: visto che parli di space opera, desumo tu sia un piccolo fan di
Gundam e
Starblazers?