Sono sempre in sintonia con chi giustamente esalta queste storie indimenticabili, come Gilberto. Per collegarmi poi a quanto affermato da piccolobush e paperparade, vediamo che la prima parte è verosimile e strettamente legata all'attualità di quel periodo. Lo star system classico hollywoodiano, inteso come il divismo che pone l'attore in un mondo filmico ideale decisamente lontano dalla gente comune, è finito da almeno un decennio. Gli attori attuali appaiono più simili alle persone comuni, ecco quindi che spuntano numerose e incuriosiscono le autobiografie di molti divi del passato chiuso con gli anni cinquanta , che appartiene già ad un epoca sorpassata e presto resa remota. Ma mitica, da qui il successo di questi libri.
La resa parodistica di tutto cio nella nostra storia è divertentissima, azzeccata, ricca di spunti e particolari.
La parte seguente riprende il gusto di Cavazzano, così bene illustrato anche nella contemporanea Paperoga e l isola a motore, per l'azione e gli appassionanti particolari veristici dei mezzi tecnici.
E come dimenticare da un lato il corpulento mercante d'armi, ancor più allargato da doppiopetto e dalla cravattona maxi allora di moda - dal lato opposto alto e magrissimo il medico, la cui altezza è enfatizzata dall' interminabile fila verticale di bottoni.
La vicenda dell' ex pilota di guerra alcolizzato merita un capitolo a parte, come piccolo bush ha ben visto. Sembra incredibile, poter percepire il suo dramma in un contesto completamente comico. Eppure è così perché, lungi da ogni stucchevole sentimentalismo, semplicemente avvertiamo la similitudine con vicende simili e reali viste in cronaca o magari di persona più una volta.