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di Cimino/Scarpa

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Bellissima. Uno dei migliori esempi di come sia possibile fare al tempo stesso satira politica e un discorso educativo in un fumetto per tutte le età.
La storia poi è decisamente divertente con gli alieni finti arretrati che parlano senza le finali e il bellissimo elmo che schiaffeggia il politico che elabora leggi inique (quante volte l'ho desiderato in tutti questi anni...)

di Cimino/Scarpa
il bellissimo elmo che schiaffeggia il politico che elabora leggi inique (quante volte l'ho desiderato in tutti questi anni...)

e il risultato sarebbe lo stesso....posto vacante ad aeternum....

[1973]Zio Paperone e l'elmo del comando (Cimino/Scarpa/Del Conte)
Se negli anni '70 eravate ragazzini e conoscevate il significato delle parole "autoctoni", "appannaggio" e "costo della vita", avevate letto questa storia. E avevate ammirato i bellissimi disegni di Scarpa, il forbito linguaggio di Cimino, e vi eravate divertiti a leggere questa simpatica avventura siderale in cui lo Zione si offre volontario per governare un piccolo pianeta alla disperata ricerca di un capo.
La storia offre lo spunto per una riflessione tutt'altro che banale sul potere e sull'esercizio dello stesso, sui doveri di chi si assume l'onere del comando. Nel mondo ideale di Cimino non è il popolo agli ordini del capo, ma quest'ultimo al servizio dei suoi sudditi: un servizio che non può limitarsi al "non far danni" ma che richiede di agire attivamente.
Alzi la mano chi non ha mai pensato quanto sarebbe bello poter avere anche sulla terra un efficiente Elmo del comando, che analizza le vere intenzioni dei potenti e le punisce quando non corrispondenti al bene del popolo... ma nella nostra imperfetta realtà l'elmo del Comando non esiste, e dobbiamo essere noi stessi, con la partecipazione democratica e la vigilanza, a svolgerne le funzioni.
Un po' in sordina, in questa storia Cimino tocca anche un altro importante argomento: quello del progresso tecnologico. Gli abitanti del pianeta conducono una vita semplice e solo apparentemente retrograda, ma, si scoprirà, hanno a loro disposizione una tecnologia avanzatissima, frutto di ricerche e studi che non sono mai stati interrotti, ma anzi continuano e producono nuove scoperte. Ciò che non serve non viene utilizzato, ma messo da parte, per futuro utilizzo. Un piccolo felice pianeta che sa veramente di utopia ciminiana

Riesumo questo topic per riprendere il discorso.
Questa è stata una delle storie lunghe (in due puntate) di Cimino che mi è piaciuta di più.
L'ho trovato allo stesso tempo satirica, avventurosa, educativa e molto comica (divertente, a mio parere, quando uno dei nipotini dice che Paperino non è guidato da nessun interesse personale, a parte quello, leggittimo, del pane e salame   ).
Un capolavoro.  

bella storia anni 70 che non mi sembra di aver visto in nessun topic. Uno zio Paperone alle prese con il governo di un remoto pianeta, deve scendere a patti con un elmo speciale che gli impedisce azioni truffaldine e lo costringe a legiferare nell'interesse esclusivo della popolazione.

Da un brillante Cimino ad un bellissimo Scarpa, una storia ottima che e anche una acuta riflessione su come debba essere usato il potere, per il bene generale e nell' interesse di tutti.

Peraltro, Cimino in quegli anni non aveva intrapreso una carriera politica in Veneto. Aveo provato a cercare,
ma non ero arrivato a capo di nulla...

è per caso quella dove se compie una cattiva azione viene schiaffeggiato dalle mani meccaniche dell'elmo?

è per caso quella dove se compie una cattiva azione viene schiaffeggiato dalle mani meccaniche dell'elmo?

si' e' quella...

ricordo : fORTISSIMA questa storia!

Cito in proposito una storia affine a questa nel titolo e per la presenza quale protagonista di un altro elmo: ‘Zio Paperone e l’elmetto dorato’(Almanacco Topolino 1979 codice << I AT 274-A | I AT 27 [ch8593] | I AT 275-A >> ), una solitaria caccia di zio Paperone a questo mitico elmetto che anzicchè arricchirlo gli farà perdere tutto.
Non possiede la vivacità, il divertimento e la ricchezza della storia di cui si discorre, nemmeno nei disegni, abbastanza piatti. Tuttavia è una variazione insolita sui consueti temi che mi aveva impressionato per l’inusuale solitudine e a tratti paura che si avverte in zio Paperone nell’affrontare le difficoltà e i geni malefici che incontra agendo per una rara volta tutto solo. Tutto questo culmina nel finale in cui oltre ad aver perso i suoi averi viene deriso dai concittadini che l’avevano prima  ‘invidiato ed odiato a causa delle sue ricchezze’.
L’ultima scena lo rappresenta alla scrivania ossessivamente preso dalla smania di rifarsi ed inutilmente esortato dalla segretaria a darsi un’attimo di tregua.
E’ ogni volta stupefacente per me notare come anche le storie apparentemente più banali e poco riuscite possano comunque sempre darci  qualche emozione.

Far il cap è facil, fare il buon cap è difficilissim

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