http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=W+SG+++36-01http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL++330-Bhttp://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL++331-APer raccontare tutte le storie che apprezzo o che hanno lasciato in me il segno di un ricordo, non basterebbero 5 o 6 pagine del forum, ma questa storia, "Paperon de'Paperoni e la cintura del bucariota" mi è sempre piaciuta, sia come racconto, che come situazioni, vignette, espressioni dei personaggi, ambientazione, sviluppo delle trama e colpi di scena.
A rileggerla, a distanza di anni ancora mi lascia soddisfatto, anche se ormai la so quasi a memoria (e sono diversi anni che non mi capita di nuovo fra le mani) e con la sopraggiunta maturità intellettuale, e dopo parecchie letture e visioni di film, vi ho scoperto numerosi riferimenti che rimandano ad opere letterarie e cinematografiche.
Per alcuni fatti poi è di una attualità incredibile. Potrebbe essere stata scritta al giorno d'oggi!
La storia è del 1962 con sceneggiatura di Attilio Mazzanti e i disegni sono del bravissimo Giovan Battista Carpi.
La trama:
Zio paperone riceve per il suo zoo un rarissimo uccello, il "pelligatto", ma disgraziatamente questo non vuole assolutamente mangiare, e si teme per la sua incolumità...
A nulla serviranno i tentativi di Paperino che proverà a far mangiare il prezioso uccello presentandogli vari manicaretti con squisite rane di stagno e fango di palude, ecc.
Gli intelligenti nipotini risolveranno la situazione con un intelligente stratagemma (che non vi rivelo) e riusciranno a fargli aprire la bocca, scoprendo che l'uccello, fedele forse ad un suo precedente proprietario, conservava in bocca come fosse una cassaforte, una strana cintura...
Questa piccola avventura è l'antecedente che ci introduce alla vera storia.
Zio paperone esamina la cintura, e scopre che è costellata di tacche con delle indicazioni in bucariota, che, a quanto pare, servivano ad un ignoto cercatore d'oro ad indicare la ragguardevole circonferenza di pepite d'oro, trovate nel corso degli anni.
Detto fatto, arruola Paperino in una segretissima avventura, ed entrambi si recano in Bucciaria per trovare il luogo di provenienza delle pepite.
Travestiti come un "Lama" buddista e il suo apprendista "Chela", i due si recano nel paese sito al centro del continente asiatico, che è governato da un usurpatore, ed in preda ad una serie di conflitti tribali di origine etnica
(una situazione che ne fa una storia di una scottante attualità.. e vi ricordo nuovamente che la storia è del 1962).
A causa di un certo particolare capo di vestiario (indovinate quale?), indossato per caso, Paperino viene scambiato per un giovane principe esiliato in Europa, capo di una fazione bucariota, e tutte le tribù ribelli si mettono al suo comando.
Paperino sarà coinvolto in una terribile battaglia in cui l'usurpatore ha la meglio, aiutato anche dall'arrivo un intero reggimento di lancieri indiani intervenuti per pacificare l'area e mantenere al suo posto il governo legittimo.
(forze di pace... un altro elemento di incredibile attualità).
Sottoposto ad un processo di stato, pilotato dal dittatore, Paperino verrà condannato a morte.
I comandanti dei lancieri (che provengono dall'India che è la più grande democrazia d'Asia e del mondo intero) indignati lasceranno l'aula del processo.
Zio Paperone cercherà di salvare la vita a Paperino cercando in tutti i modi di impedire al boia di portare a termine il suo tristo compito, con degli esilaranti stratagemmi...
Anche Archimede e i nipotini si mettono all'opera da Paperopoli.
Una serie di circostanze incredibili, il ritorno di un certo personaggio nel paese asiatico, e l'aiuto delle truppe indiane risolveranno la situazione.
Che dire? E' una storia eccezionale, realizzata con gli incredibili disegni di Carpi, piena di colpi di scena, girandole di personaggi e situazioni, che non mancherà di stupirvi e piacervi.
Si nota chiaramente l'influenza delle storie indiane di Kipling, ed in particolare quelle riguardanti il gioco di spie fra l'Inghilterra e la Russia Zarista, per il controllo dell'Afghanistan, porta di accesso all'India, come
"Kim" e
"L'uomo che volle farsi Re", ed in special modo
"Kim", che nel 1950 era stato realizzato in versione cinematografica, con due indimenticabili attori, Dean Stockwell nella parte del giovane Kim e Erroll Flynn nella parte di Mahbub Ali, il mercante di cavalli.
http://www.imdb.com/title/tt0042644/Alcuni dei
tanti momenti clou (perdonatemi le imperfezioni, non ho il fumetto davanti e vado a memoria):
- «La caritaaà... Fate la carità ad un povero Chela e al suo Lama rosso!» - «Uhm... Padme uhm!»
- «Lancieri del Bengala... ALLA CARICAAA!»
- «Non valeee! Io non c'entro con le vostre beghe!»
- «PRRRTTT!»
- «Oh no! Il Princip... ...cioé Paperino è spacciato!»
- «Che uomo!» - «Che principe!» - «Il bucariota sa morire veramente con dignità!»
- «Che è successo?» - «E' successo che Allah è intervenuto!»
- «Voglio una nave carica di
questa roba!» - «Concesso!»
- «Ullollì, ullollà, ullollè... Presente indicativo del verbo ullollare!»
Scoprirete inoltre come si raggiunge la via della perfezione e come funziona il sistema giudiziario in Bucciaria!