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Datemi dell'eretico, ma Casty e Darkenblot si pigliano il secondo posto, regina dell'ultimo Topo è Paperi Palindromi.

Marco Bosco ha ideato una piccola perla. Una storia ambientata tutta in un labirinto di specchi, che arrivati a metà presenta le stesse vignette solo montate alla rovescia, con i soli balloon cambiati, dando luogo a situazioni diverse.
Essendo poi la storia una sorta di loop infinito, arrivati alla fine ci ritroveremo di nuovo il titolo e seguendo il consiglio di Paperoga, potremo rileggerla al contrario! Provate infatti a partire dall'ultima vignetta, poi passate alla penultima e via dicendo, dal basso verso l'alto e da destra a sinistra (i ballon quelli no, ovviamente), la storia è perfettamente godibile! E arrivati alla fine... potrete ricominciare da capo.

Chapeau a Bosco.

E' un esempio di come si possa fare una storia di qualità e nel contempo particolare in poche pagine. Chissà se in futuro vedremo altri esperimenti simili.

A me questi esperimenti di Bosco piacciono. Mi ricordano le follie e le sperimentazioni di Bonfatti su Cattivik (la stessa sequenza ripetuta all'infinito, una storia tutta "al buio" con soli balloon, una storia tutta in rima, una storia che mostra un unico grande macchinario).
Paperi Palindromi è una bella trovata, e forse una delle migliori di Bosco.
Apprezzai anche la storia al buio (era Paperi a Tentoni il titolo? Non ricordo...), perché sfruttava bene e scherzava sugli stereotipi con cui di solito troppo facilmente si usa classificare i paperi.

Ovviamente è la storia più curiosa del numero se non la più importante, lo si deduce anche dall' introduzione sul menù della direttrice che ne parla a riguardo... Bosco ha avuto un' idea geniale a scrivere questa tipologia di storia, si possono considerare innovative... speriamo ne scriva delle altre!

Davvero una bella storia,simpatica e curiosa,e lo dice un gran fan delle storie fuori dai soliti schemi,mi aggiungo quindi anch'io a quelli che ne vogliono un'altra del genere.

Mi aggiungo agli entusiasti: proprio questo topic mi ha spinto a comprare il Topolino di questa settimana incuriosito dall'originalità di questa storia, e son rimasto  molto soddisfatto!
Bosco è partito da uno spunto per niente banale e lo ha maneggiato con cura, riuscendo a non far pesare per niente la ripetizione delle vignette, che poteva rendere lo scorrere della storia un pò.. forzato!
Unica nota: alcune differenze tra le vignette ripetute, per esempio la bocca di Miss Paperett (ultima riga di pag 80 e prima riga di pag 84) e gli occhi di Paperoga (vignetta seguente)... chissà perché poi modificare simili dettagli!

questa storia mi è piaciuta innanzitutto per la sua particolarità e secondo me doveva andare all'interno del toporecord che purtroppo è già uscito... il record è quello di avere le stesse vignette che puoi leggere sia da una parte che dall'altra... buona anche la trama e i disegni... geniale l'idea di bosco...

ho apprezzato davvero molto questa storia. Bosco ha fatto davvero un'ottimo lavoro, l'ho trovata veramente originale e simpatica.

Mi unisco alla schiera di coloro che hanno apprezzato questa breve ed interessante storia. Bosco è stato molto abile e bravo ad ideare una trama con queste caratteristiche, anche se non è nuovo a particolari sperimentazioni, e credo che l'intento prefissosi l'abbia raggiunto in modo soddisfacente. Un lavoro egregio anche da parte di Sciarrone, sempre più in ripresa con il suo stile, che riveste un ruolo ben rilevante, essendo il tutto molto incentrato sull'aspetto grafico. Una prova riuscita ottimamente, quindi, che spero costituisca una punto di partenza per altre trovate originali che possano colpire piacevolmente i lettori, come per quanto avvenuto in questo numero. Riprendendo quanto detto nel topic sull'uscita attuale, mi auguro che non rimanga un'esperienza isolata, ma che venga sviluppata anche in altri ambiti.

Unica nota: alcune differenze tra le vignette ripetute, per esempio la bocca di Miss Paperett (ultima riga di pag 80 e prima riga di pag 84) e gli occhi di Paperoga (vignetta seguente)... chissà perché poi modificare simili dettagli!

In alcuni casi, come forse quello che citi tu, possono essere inside jokes di Claudio... ma in genere i cambiamenti fatti sono da attribuire al fatto che l'espressione che fa un personaggio nella prima parte non è plausibile nella seconda... esempio di ciò è il becco di Paperino nella prima vignetta di pagina 79 e in nell'ultima di pagina 85, dove Paperino ha il becco aperto perchè sta parlando, al contrario che nella seconda tavola dell'avventura.

Erano SECOLI che non compravo Topolino (l'unica altra eccezione l'ho fatta qualche mese fa con i numeri sull'Unità italiana) e, attratto da Darkenblot (che mi ha deluso), ho scoperto questa geniale storiella.
Ma è davvero Sciarrone? Non lo riconosco quasi, abituato allo Sciarrone di PK... comunque bravo lo stesso, i colori li ha fatti lui?

Mi aggiungo agli entusiasti: proprio questo topic mi ha spinto a comprare il Topolino di questa settimana incuriosito dall'originalità di questa storia, e son rimasto  molto soddisfatto!
Bosco è partito da uno spunto per niente banale e lo ha maneggiato con cura, riuscendo a non far pesare per niente la ripetizione delle vignette, che poteva rendere lo scorrere della storia un pò.. forzato!
Unica nota: alcune differenze tra le vignette ripetute, per esempio la bocca di Miss Paperett (ultima riga di pag 80 e prima riga di pag 84) e gli occhi di Paperoga (vignetta seguente)... chissà perché poi modificare simili dettagli!

Credo perché volutamente le si siano fatte simili e non uguali.

Le frasi palindrome sono simili da un lato all'altro, non perfettamente simmetriche.

I topi non avevano nipoti, ad esempio, è palindroma, ma non perfettamente simmetrica negli spazi tra le parole.

Non so se mi sono spiegato, però...

Non so se mi sono spiegato, però...

Per spiegare quello che intendi (che comunque si capisce) basta un esempio
I topi non avevano nipoti ---> itopin onaveva non ipot i

Volevate che fosse tutto identico sia in un senso che nell'altro?
Sarebbe venuto così

Vale sia per le lettere che per le vignette

Per parte mia preferisco un "adattamento", e le vignette leggermente differenti sono la prova che il disegnatore si è sbattuto a farle tutte, non solo la metà, poi ribaltata come nei manga

Infine aggiungo la mia frase palindroma preferita:

in girum imus nocte
et consumimur igni

(andiamo in giro di notte
e siamo consumati dal fuoco)

Frase attribuita al Diavolo  :o

Per spiegare quello che intendi (che comunque si capisce) basta un esempio
I topi non avevano nipoti ---> itopin onaveva non ipot i

Volevate che fosse tutto identico sia in un senso che nell'altro?
Sarebbe venuto così

Vale sia per le lettere che per le vignette

Per parte mia preferisco un "adattamento", e le vignette leggermente differenti sono la prova che il disegnatore si è sbattuto a farle tutte, non solo la metà, poi ribaltata come nei manga

Infine aggiungo la mia frase palindroma preferita:

in girum imus nocte
et consumimur igni

(andiamo in giro di notte
e siamo consumati dal fuoco)

Frase attribuita al Diavolo  :o

La conosco! Conosciuta grazie a Dylan Dog

La storia è fantastica, ci vuole parecchia bravura sia da parte dell'autore che da parte del disegnatore (nonchè una piena cooperazione tra i due) per realizzare una storia palindroma.

L'unica pecca che ho trovato in questa storia è rappresentata proprio nel punto di raccordo tra le tavole.
Lì, letta sia da una parte che dall'altra, sono evidenti delle ripetizioni troppo vicine tra loro (come la ricerca di Qua nella vignetta di Gastone) e che rompono la fluidità della narrazione.