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Questa storia (topolino 2442, autore Francesco Guerrini) è la dimostrazione vivente che ciò che fa Don Rosa può farlo qualunque disegnatore e sceneggiatore del topo attuale, che c'è da dire?

Ma quale strada diversa tra italiani e Don Rosa, ogni universo Disney è diverso per ogni autore, alcuni sono influenzati più o meno da altri, tutto qua!

A voi è piaciuto questo ritorno a Colle fosco e il rincontro coi Whiskervilles? A me sì!

Magari suggerisco a tutti gli sceneggiatori in crisi di idee a risviluppare storie storiche di Barks (o Scarpa o Bottaro o altri "Maestri"), in mancanza di idee nuove!

Io la vedo per quello che è: un omaggio a Barks.



Senza scomodare Don Rosa.

Questa storia (topolino 2442, autore Francesco Guerrini) è la dimostrazione vivente che ciò che fa Don Rosa può farlo qualunque disegnatore e sceneggiatore del topo attuale, che c'è da dire?

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udio,,,cosa mi tocca sentire

Questa storia (topolino 2442, autore Francesco Guerrini) è la dimostrazione vivente che ciò che fa Don Rosa può farlo qualunque disegnatore e sceneggiatore del topo attuale, che c'è da dire?
 


udio,,,cosa mi tocca sentire

Secondo me balabu intendeva semplicemente che si possono utilizzare certi personaggi e situazioni (inusuali in Italia), cosi' come ha fatto Don Rosa, e non che qualsiasi disegnatore e sceneggiatore italiano potrebbe realizzare opere paragonabili a quelle del grande Don. Almeno, questo e' il mio pensiero.
Ciao

Secondo me balabu intendeva semplicemente che si possono utilizzare certi personaggi e situazioni (inusuali in Italia), cosi' come ha fatto Don Rosa, e non che qualsiasi disegnatore e sceneggiatore italiano potrebbe realizzare opere paragonabili a quelle del grande Don. Almeno, questo e' il mio pensiero.
Ciao

Esattamente!
Che cosa si intenda poi  per "paragonabili" è un altro discorso. Don Rosa ha un suo stile di fare disegni e storie personale, come ce l'hanno i disegnatori e sceneggiatori maturi, è la normalità!

Don Rosa preferisco considerarlo un capitolo a parte, visto che non ho ancora trovato un autore del suo calibro oltre ai grandissimi...

Bella, bella, bella.
Un'avventura molto barksiana, in ambientazioni, trama e sceneggiatura, con allo stesso tempo un lieve tocco di Don Rosa nelle parti iniziali. Già, perché lo svolgimento della storia è dissimile da quello di una storia media di Don Rosa. E' infatti molto spensierato e ciò la rende una bella storia a tutti gli effetti. Non un capolavoro, certo, ma una vicenda apprezzabile e ottima, nel suo genere, valorizzata dagli splendidi disegni di Guerrini, molto stravaganti e particolari che tuttavia contribuiscono a renderlo assolutamente unico e ineguagliabile. In effetti certe vignette, nel pieno stile di Guerrini, sono un po' tirate via (occhi non precisati, volti stilizzati, ecc) ma considerando questo uno dei fattori tipici di Guerrini può tranquillamente essere ignorato.
Bella storia, dunque, la migliore, secondo me, dopo l'odissea dello strazio, di Guerrini.

Questo è il mio primo messaggio e desideravo discutere sulla storia "Zio Paperone e il tesoro del fantasma... o viceversa" (Guerrini/Guerrini).
L'ho letta oramai anni fa su Topolino 2442. Mi ha molto appassionato per le sue atmosfere che richiamano il passato di Paperone da piccolo in Scozia. Ne ho colto richiami alle atmosfere Barksiane, i due fantasmi mi hanno colpito molto e non mi stanco mai di leggerla. Forse amo i paperi anche grazie a questa storia. Voi che ne pensate? I disegni dinamici e quasi solo abbozzati dei personaggi e delle ambientazioni si addicono benissimo alla trama della storia. Interessanti sono anche i membri del clan rivale dei McDuck, che si ritrovano a fare i fantasmi per i turisti. [smiley=paura.gif]

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2442-5
questo e l'indirizzo dell'I.N.D.U.C.K.S. che parla della storia.

 Ottima storia, barksiana sì ma anche con un'evidente influenza di Don Rosa (certe interazioni tra Paperone e Paperino, il fatto stesso che i fantasmi siano reali, anche se non si rivelano direttamente ai paperi...) e quindi decisamente una rarità nella produzione italiana.
Dal punto di vista grafico è invece tipicamente "guerriniana" con vignette e didascalie ravvivate da "disegnini" collegati alla narrazione e decorazioni ispirate all'arte celtica.
A proposito di cultura celtica, apprendiamo anche che Paperone conosce il gaelico usato dai suoi antenati.

concordo con i post precedenti:davvero una gran bella storia,che forse avrebbe meritato di essere ristampata in un numero di disney big"all'altezza"e non in quella schifezza di numero che è il 50.

Peccato anche guerrini non scriva o dsegni più storie per Topolino,era uno dei miei disegnatori disney attuali preferito