Papersera.net

Mitica epopea fantascientifica dai toni martineggianti ma con una vena di deliziosa originalità carpiana che non guasta mai... aggreditemi ma mi viene da pensare che lo stile ricordi un po'quello di Michelini... per il resto un'avventura straordinaria con personaggi degni delle migliori parodie Disney (peccato però che questa non lo sia) che agiscono in una trama a mio avviso scorrevolissima e che allo stesso sa del tono "imperialistico" delle grandi storie Disney da leggere e rileggere... la perfezione insomma!!!  

Ottima storia, splendidamente disegnata da Carpi. Ricordo con delizia le espressioni dei giocatori di carte nella prima vignetta in cui compare Gastone.

Una sola perplessità: perché il titolo cita Zio Paperone come protagonista, se poi lo Zione si vede quasi zero e fanno tutto Paperino e nipotume?

Per il resto, divertente e magnificamente disegnata.

Una sola perplessità: perché il titolo cita Zio Paperone come protagonista, se poi lo Zione si vede quasi zero e fanno tutto Paperino e nipotume?

Per il resto, divertente e magnificamente disegnata.

Me lo sono sempre chiesto anche io, e l'unica spiegazione (decisamente sciocca) che ho saputo darmi è stata che con Zio Paperone il titolo sembrava più pomposo... [smiley=lolk.gif]

Non è neanche l'unico caso in cui il personaggio che appare nel titolo non sia il protagonista della storia o comunque appaia poco. Mi ricordo di una storia dove il personaggio a cui era dedicata la storia appariva soltanto nel finale.

Questa storia ricorda direttamente a ‘Zio Paperone e le guerre planetarie (inducks  http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1172-AP) nonché ‘Zio Paperone e le criminose imprese dei gufo-robot (inducks  http://coa.inducks.org/s.php?c=I+TL+1249-AP): in questo periodo successivo naturalmente è più facile e attuale trasferirsi nello spazio tramite un videogioco. Tutte e tre sono disegnate da Carpi, che in verità dimostra più inventiva ed efficacia nelle due più vecchie (indimenticabili i mostri spaziali nei ‘gufo robot’), pertanto la terza pur essendo indubbiamente piacevole mi sa un po’ di rimescola.

Pur adorando Carpi, questa è una storia che davvero non mi è MAI piaciuta, fin dalla prima lettura.

La storia è una scimmiottatura di film in auge all'epoca, dove i videogiochi venivano usati come novità per andare a parare in avventura spicciola, e qui il tutto si semplifica ancora di più.

Non so, mi pare che la storia sia davvero tirta via, tanto perchè c'era un Maestro come Carpi a disegnarla e un argomento come i videgiochi che, da soli, avrebbero dovuto gasare il lettore

A me ha invece infastidito fin da piccolo.

Altro discorso per le "Criminose imprese dei GUFO robot" che, venerando "Goldrake" non poteva che esaltarmi, anche solo per il fatto che il blasonato Topolino citasse i bistrattati cartoni giapponesi, al loro esordio

ogni epoca ha i suoi miti: la corona di luce nel 1984 poteva stare ai videogiochi come nel 1978 i Gufo-Robot ai cartoni giapponesi

naturalmente i gusti sono gusti, io trovo che in generale le storie degli anni ottanta avessero perso proprio la 'verve' delle precedenti, e più ci inoltriamo nella decade peggio è

ogni epoca ha i suoi miti: la corona di luce nel 1984 poteva stare ai videogiochi come nel 1978 i Gufo-Robot ai cartoni giapponesi

naturalmente i gusti sono gusti, io trovo che in generale le storie degli anni ottanta avessero perso proprio la 'verve' delle precedenti, e più ci inoltriamo nella decade peggio è

Il problema è proprio che la "Corona di luce" non è un videogioco, ma una avventura Fantasy tipo la "Spada di ghiaccio", a cui i paperi accedono attraverso un portale che, casualmente, è un videogioco.

"TRON" era un videogioco, "il Tagliaerbe" era un videogioco, la "corona di luce" è una fiaba asfittica, tirata via e poco avvincente, con un videogioco incidentalmente nella trama, di straforo; ma poteva esserci lo specchio magico di Biancaneve, per quello che importava.

Mentre i "GUFO robot" erano davvero la parodia delle avventure spaziali di Goldrake ed epigoni.

si certo, questo è evidente !
Intendevo dire che entrambe le cose (videogiochi evoluti e cartoni giapponesi) nelle rispettive epoche erano un po' la novità che appassionava bambini e ragazzini

ricordo un gioco del Commodore 64 che non so cosa darei per rigiocare: 'La fata'

in ogni caso la storia 'la corona di luce', benchè non eccessivamente appassionante, mi sembra comunque piacevole
e l'espediente di entrare nell'avventura tramite un videogioco è simpatico, è solo un espediente, non si pretendere di renderlo reale (se non sbaglio)