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Una storia straordinaria comparsa per la prima volta nel "Topolino 158 del 10 marzo 1957", sceneggiata da "Guido Martina" e disegnata da "Giovan Battista Carpi".
Questa storia parla di Paperino e Zio Paperone a cui tocca un villino ricevuto in eredita dal defunto Paper Mc Paper.
Zio Paperore prende il pianterreno invece Paperino il primo piano.
Dopo lunghi litigi i due distuggono la casa e si dividono i mattoni per costruire due case.
Mentre Paperino scava le fondamenta trova il petrolio e naturalmente Zio Paperone ne vuole una metà, ma Paperino non gliela vuole dare e così i due ricominciano a litigare, dopo un bel po' uno straniero chiede a chi appartiene il terreno e i due escamano "a me!" e lo stanier li fa arrestare perchè il petrolio gli apparteneva e così finiscono in galera.
Lo Zio Paperone sceglie il letto di sotto e paperino quello di sopra, Zio Paperone vuole pagato il pedaggio per usare la sua parte di scala.
La storia finisce con Paperino e Zio Paperone che litigano.

Una storia veramenrte bella letta di "recente" sullo speciale Torna a Casa, Paperino. Mi è piaciuta per come Paperino e Paperone facciano esasperare il notaio e per la rivalità che c'è tra i due.
Voto: 7 1/2  

Una bella storia, piuttosto antica ma con una caratterizzazione già meno arcaica dei personaggi da parte di Martina.
Voto: 7

davvero una storia bella, qui zio paperone e paperino mi ricordano un pò Totò e Peppino in un vecchio film che ora non ricordo.
C'è da dire che in molte storie di Guido Martina si possono riscontrare caratteri simili tra i suoi personaggi e le "maschere" dell' italia dei film di quel periodo.

Il mio giudizio su questa storia è decisamente negativo: non tanto per i disegni, che mostrano un  Carpi in chiara evoluzione, pur non essendo ancora il grande grafico che tutti conosciamo, quanto per i testi di Martina: passi Paperone proto-barksiano, passi pure Donald che da le capocciate nel muro, ma il notaio che rovescia le scrivanie sui due protagonisti, per prenderli poi per la  collottola e cacciarli dallo studio a pedate... Mi chiedo se il Professore fosse perfettamente normale, dal punto di vista neurologico. Una Paperopoli così schizzata non mi piace proprio...Voto 3 :(

Il mio giudizio su questa storia è decisamente negativo: non tanto per i disegni, che mostrano un  Carpi in chiara evoluzione, pur non essendo ancora il grande grafico che tutti conosciamo, quanto per i testi di Martina: passi Paperone proto-barksiano, passi pure Donald che da le capocciate nel muro, ma il notaio che rovescia le scrivanie sui due protagonisti, per prenderli poi per la  collottola e cacciarli dallo studio a pedate... Mi chiedo se il Professore fosse perfettamente normale, dal punto di vista neurologico. Una Paperopoli così schizzata non mi piace proprio...Voto 3 :(

Ma dài, se metti 3 per le motivazioni addotte (avrei capito un 6 e persino un 5) allora non prendo sul serio il tuo voto!
Ce ne vuole per dire che Martina avrebbe bisogno di una visita neurologica, ma perché?? Anche Pasolini doveva farsi la visita quando fece Salò? O Hitchcock quando fece Psyco? o Poe quando scrisse Il Gatto Nero? (be' magari lui sì...)
Perché dare voti perentori in base ai propri gusti personali?
Che poi, che ci ha di satanista 'sta storia? Ha un ritmo scatenato e indiavolato: negli anni 50 c'erano le storie di Scarpa... e quelle super- umoristiche di Martina come questa qui. Non so come sarebbe stato senza queste storie.
Che poi è nulla se paragonata alla violenza di Paperino e il grande Barunz e Paperino e il Re Serpente; quelle sono storie acide nella loro bellezza, questa qui fa sbellicare dalle risate: è il suo intento e ci riesce ottimamente.

Quella dell'incazzatura del notaio mi sembra la scena più rotflosa (come dice "Basta!!!  )
E poi che importanza ha quello che fa? E' un personaggio one-shot.

A me non ha fatto ridere: il notaio ha un comportamento stupido e fuori luogo. Detto questo, non lo censurerei per nulla al mondo. E' una brutta storia, ripetitiva e peggiore di qualsiasi comica slapstick di terza categoria.  Sembra uno sfogo di nevrosi collettiva. In seguito, Martina si è ampiamente riscattato, ma qui ci fa una magra figura. Il finale non è dei più originali: credendo di trovare un pozzo di petrolio, i due rompono una conduttura e finiscono in prigione (naturalmente, acciuffati per la collottola dagli agenti) e la zuffa continua in cella. Una vicenda che non significa nulla. Troppo rabbiosa, non c'è un briciolo d'umorismo. Non mi sarei divertito neanche se l'avessi letta a quattro anni d'età. :(  Martina era strano: nel 1949 ti scrive "L'Inferno di Topolino" (una delle migliori di sempre) e poi scade a tali livelli. Le storie natalizie create per Bottaro sono sulla sufficienza scarsa, ma questa... :

Hmm la reazione del notaio fuori luogo... ma Zio Paperone e Paperino non lo facevano parlare, gli chiedevano sempre "e poi? E poi?" nella speranza di aver ricevuto anche del denaro, gli hanno fatto cadere la scrivania con tutti i fogli, la reazione di prenderli a calci era il minimo. Poi tutta la storia è incentrata sul tema del condominio e della convivenza, quindi è ovvio che il finale si conclude come il resto della storia ("Maledetta la coabitazione, augh!"  ).
Poi la parte che trovo molto divertente è appunto quella dei vari dispetti e della guerra casalinga tra Zio Paperone e Paperino; ad esempio il trucco di Zio Paperone che si posiziona davanti la scala: "Ogni volta che dovrai salire, dovrai pagarmi un tot di denaro", assurdo!
Questa storia si fonda su una scatenata e ininterrotta sequela di gag catastrofiche da cinema muto, niente di male.

Assolutamente nulla di male, come tu dici, e la gag della scala divisa in due è forse l'unica trovata gustosa della vicenda. Il guaio è che il resto non mi fa ridere...saranno gusti personali? Credo che Barks, nel 1957, non si sarebbe mai sognato di scrivere qualcosa di tanto banale ed esagerato...non è questo Martina al suo meglio, e chi legge le storie disneyane lo sa...

io penso che le storie migliori siano quelle prese aldifuori delle grandi penne e dei grandi classici, fosse solo perchè quest'ultime (esempio principe: la saga di Zio Paperone, che per me è molto sopravvalutata) hanno già di per se un aria di carisma che le innalza (spesso un pò presuntuosamente) rispetto alle altre. Questa storia credo incarni invece alla perfezione il lato più golardico e anche un pò "violento" delle storie disney vecchia maniera, guarda caso, infatti, mi è rimasta impressa, e credevo di essere l'unico  .

io penso che le storie migliori siano quelle prese aldifuori delle grandi penne e dei grandi classici

E secondo te Martina e Carpi non sono grandi penne?

La storia è indubbiamente avvincente, però i disegni sono un po' antiquati e ancora troppo spietati e crudeli i rapporti tra Paperino e Paperone (come spessissimo in quegli anni, ricordo una storia ripubblicata su Superalmanacco che mi aveva intristito anzicchè divertito).

Salve a tutti, è il mio primo commento qui.
Quando lessi questa storia da bambino (ho 55 anni) la trovai irresistibilmente comica. Capisco certe perplessità - è in un certo senso atipica, "esagerata" se vogliamo - ma il disegno, antiquato (?) o no,  è efficacissimo, e la litigiosità esasperata fa parte della comicità della storia. Non ce l'ho sottomano, purtroppo, ma se riuscirò a ritrovare il fascicolo aggiungerò un commento più circostanziato (vado a memoria... sono passati decenni, è vero, ma è anche vero che l'ho letto decine di volte...)

Ho letto questa storia sul Grande Classico 304. Molto divertente con quella "spietatezza comica" di Martina che in quei anni era al culmine e con un Carpi che stava perfezionando il suo tratto.

storia molto divertente,in cui Paperino e Paperone sono raffigurati al massimo della loro cattiveria.Stupendi,come al solito,i disegni di Carpi

Anche io ho avuto l'impressione che la competizione tra i 2 paperi sia in certi momenti troppo calcata.
 
C.S.

La trama di questa storia, molto simpatica (alla Martina in senso stretto), mi ricorda anche quella degli stessi autori Topolino e l'anno di un solo giorno dove appunto si lottava per entrare in casa! Un Paperone mefistofelico e un Paperino irascibilissimo come nelle migliori storie Martiniane!

Bellissima e divertentissima storia, da leggere e rileggere. Grande Martina e grande Carpi!

Una storia veramente bella.
Le continue lotte fra  Paperone e Paperino  potrebbero rendere la storia un po' esagerata, ma a tempo stesso io l'ho trovata molto ironica e spiritosa.

Quando leggo il titolo vengo sempre sviato; penso sempre a Paperino che, sfrattato da Paperone, va a vivere in un mega condominio di città ... :