Più che altro mi riferivo al fatto che anche loro due, in Italia, hanno contribuito a modellare il personaggio di Paperone ed a svilupparlo. Per me è difficile poi dire se Don Rosa sia stato più o meno bravo di loro nel caratterizzare questo personaggio.
Certo hanno contribuito a modellarlo in Italia (come detto li apprezzo entrambi) ma chi secondo me è riuscito a svilupparlo meglio sono stati prima di tutto il grande Barks che è il creatore dello Zione (chi meglio di colui che lo ha inventato sa il suo carattere) e Don Rosa che secondo me ha colto nel pieno la personalità di Paperone. Scarpa sopratutto si è avvicinato abbastanza ma secondo me non c'è riuscito del tutto (questa è un mia impressione personalissima, ognuno poi avverte nei vari fumettisti colui che sembra aver "interpretato" meglio il personaggio che amiamo e secondo me Don Rosa ce l'ha fatta molto più dei maestri italiani).
meno il fatto che si voglia imbrigliare tutto in una sorta di continuity, che abbia voluto rendere i personaggi un po' troppo umani (sono paperi antropomorfi, accidenti), che abbia voluto scrivere lui quello che Barks aveva invece lasciato alla fantasia del lettore (tipo Paperone e Doretta... brrrrrr), che sia un po' troppo prolisso
Una cosa che, forse può essere un difetto, guardando la produziopne disneyana a lui precedente, del fumetto del Don (oppure un pregio) è che lui nello sviluppare si è buttato molto avanti rendendo il suo fumetto più per persone abbastanza grandi che per bambini.
Daltronde è anche vero che per questo stesso motivo molto che avevano abbandonato il mondo Disney come avevano fatto per le altre cose "da bambino" si è riavvicinato a questo universo grazie a Don Rosa. Insomma ha introdotto i paperi in una fascia superiore a quella che si pensava dovessero essere destinati introducendo temi che solo chi è abbastanza grandino può afferrare.
Se tutto ciò è un pregio o un difetto sta alla sensibilità di ogni persona e poichè ogni persona ha una sensibilità diversa è ovvio che ogni parere sarà differente (in parole povere il Don piace o non piace).
che abbia uno stile di disegno, secondo me, non adeguato al fumetto Disney (lo avrei visto bene su una rivista come Mad, ma non dove ci sono gli Scarpa, i Carpi, i Cavazzano, i De Vita...)
Pertanto da una parte si apprezza questa cultura e capacità grafica che in fondo li eleva a questo livello, ma dall'altra parte li tradisce profondamante perchè svisa del tutto la loro profonda natura esaltata così bene da autori come i citati Scarpa e Cimino (per citarne due notevoli di casa nostra) e dello stesso Barks.
Anche questo è una cosa che dipende dalla sensibilità di ognuno (anche Picasso può piacere o no, dipende da persona a persona). La sua tecnica, chiamiamola super-realistica, davanti a quelle degli altri disegnatori, come quelli da te citati, non può che essere definito un "un pugno nell'occhio". Ma daltronte è il suo modo di disegnare, e un altro modo (ricollegandomi a quello che ho detto sopra) di interpretare il fumetto, è totalmente diverso da quello che c'è stato prima (un pò come con Picasso e l'arte precedente a lui). Ma certo non bisogna "ripudiare" solo perchè è assai diverso da tutta la produzione Disney precedente.
Può piacere e non piacere (alla fine si torna sempre sullo stesso discorso) però bisogna ammettere che ha creato (e che ha avuto coraggio nel farlo) un nuovo modo di fare il fumetto Disney.
A me il suo disegno personalmente piace e anche i temi che tratta.
Il fatto che sia stato presentato ciò nonostante come il nuovo Barks fa sospettare inoltre una sottostante precisa strategia pubblicitaria.
Sapevo che era stato presentato come "l'erede di Barks".
Per quanto riguarda la crudeltà di zio Paperone, ampiamente mitigata e giustamente corretta già a partire dalla seconda metà degli anni sessanta (periodo guarda caso anche delle storie migliori)
Per fortuna!
essa fa parte del personaggio
Personalmente dissento su questo, la crudeltà fa parte del "Paperone italiano" che (per ovvi motivi) si distanzia (tranne alcuni casi e con alcuni fumettisti) da quello barksiano (e non so se anche americano).
ed in quanto questo è fumettistico è farsesca, come mille indizi ci indicano, e non si prende sul serio come si fa e si deve fare con un personaggio romanzesco (quello di Don Rosa).
Forse (ma non vorrei errare, correggetemi se sbaglio) è proprio per questo motivo che i fumettisti italiani prendendo in eredità lo Zione gli hanno dato caratteri (crudeltà, avidità ecc.) così tanto marcati nonostante non ci fossero nel Paperone originale.
ED IN MOLTE STORIE RIVELA LA STESSA UMANITA' CHE A PRIMA VISTA E' ESCLUSIVA DI DON ROSA.
Oddio, non so quanti pensino che l'umanità di Paperone sia solo donrosiana anche perchè io personalmente ho visto alcune storie italiane in cui viene mostrata ma se non erro essa viene mostrata solo da alcuni autori che hanno meglio interpretato il personaggio "Paperone".
io non sono così certo che altri autori americani di fumetti Disney siano così 'incasellati', Barks compreso.
Ognuno, come già detto, interpreta e sviluppa il fumetto come gli è più congeniale. Per questo secondo Don Rosa è "l'erede di Barks" ma non "Il secondo Barks" perchè stile e molto altro è completamente differente.
p.s.
A Cornelius ed a tutti voi auguri di buon anno !
Auguroni di buon anno nuovo pure a te! E a tutti gli altri!
E speriamo che il 2013 ci porti un pò di fortuna (che serve sempre)!
occhio a citare il modello americano... molto spesso è tutta estetica e pochi contenuti, non bisogna farsi abbagliare dai lustrini
Aimè, do ragione 100 % a Conker.
è un po' quello che direi dei disegni di Don, sembrano chissà cosa perchè vi inseriva tanti dettagli ma se vai a vedere bene, non seguendo le basilari regole mutuate dall'animazione (che tutti in casa Disney seguono), risultano solo essere poco dinamici e legnosi... manichini
sono difetti di costruzione
Secondo me è sempre la questione piace o non piace. Certo sono più "legnosi" di quelli che di solito si vedono ma per questo non significa che siano meno belli o meno apprezzabili. Anzi a me per esempio piace molto lo stile del Don.
Don Rosa è un'eccezione anche perchè per quanto possibile seguiva le "sue" regole e non quelle della Disney
Penso che la frase di Gorgoro riassuma un pò quello che che ho detto in precedenza. Lo stile di Don Rosa è uno stile diverso e per questo piace o non piace (ma di certo non può essere negata la sua "grandezza" ovvero il suo essere un grande maestro), è differente da ciò che c'è stato in precedenza ma non per questo va "scartato" anzi è una novità molto interessante e che può pure dare buonissimi frutti.
Finisco augurando ancora buon anno nuovo e tanta fortuna a tutti quanti!