Papersera.net

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1368-A

Paperino vince una villa ma ha bisogno di un prestito dallo zione per portare i nipoti a vedere il rugby. il ricco parente invece di soldi gli dispensa dei consigli sulla perseveranza raccontandogli una sua storia di come ha cominciato a fare soldi (trovando chiodi per terra, poi il relitto di una barca aggiustata coi chiodi ed infine si è dato alla pesca con quella barca per poi diventare padrone di una compagnia di pescherecci).
Paperino quindi decide di seguire per una volta i consigli dello zione e si mette alla ricerca di chiodi, poi si da alla pesca e prende un bel pesce che ha intenzione di rivendere se non che il giorno dopo scopre che ha avuto tanti piccoli pesciolini e decide di allevarli per rivenderli. Ma le attrezzature da pescicultore costano e il povero Paperino non può far altro che vendere tutto il mobilio della casa per finanziarsi. In un crescendo rossiniano, dove demolisce di fatto la villa al mare per ottenere ulteriori soldi, Paperino, al momento di poter finalmente monetizzare, cede ai sentimenti, su consiglio di Qui Quo e Qua, e libera i pesci che aveva tanto amorevolmente cresciuto!


beh che dire? (ri)letta oggi ed è scattata la scintilla! Un MDV autore completo che ci dimostra come Paperino non sia solo il pasticcione perseguitato dalla sfortuna, ma anche SE VUOLE un papero caparbio quanto suo zio ma la differenza sostanziale con il ricco parente è che lui ha un cuore che non gli permette di sfruttare tutto e tutti, dote necessaria se si vogliono fare affari e arricchirsi.

Storia divertentissima, che a distanza di anni ti fa ancora ridere fino alle lacrime in più di una scena.

Graficamente è impeccabile, e crea più di un rimpianto perché l'extramaestrissimo ha smesso di disegnare paperi...

Comunque da rileggere ogni volta che capita: forse non è una storia di quelle che entrano nella leggenda, ma sicuramente meritano di assurgere a paradigma della qualità superiore che le storie Disney più routinarie dovrebbero avere!

Un MDV autore completo che ci dimostra come Paperino non sia solo il pasticcione perseguitato dalla sfortuna, ma anche SE VUOLE un papero caparbio quanto suo zio ma la differenza sostanziale con il ricco parente è che lui ha un cuore che non gli permette di sfruttare tutto e tutti, dote necessaria se si vogliono fare affari e arricchirsi

Non a caso è quella che ho scelto di omaggiare per il libro su de vita

Non a caso è quella che ho scelto di omaggiare per il libro su de vita

grandissimo piccolocespuglio!

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1368-A

beh che dire? (ri)letta oggi ed è scattata la scintilla! Un MDV autore completo che ci dimostra come Paperino non sia solo il pasticcione perseguitato dalla sfortuna, ma anche SE VUOLE un papero caparbio quanto suo zio ma la differenza sostanziale con il ricco parente è che lui ha un cuore che non gli permette di sfruttare tutto e tutti, dote necessaria se si vogliono fare affari e arricchirsi.

Forse sbaglierò, ma in questo è chiara l'influenza che lo Zione di GuidoMartiniana memoria ha avuto su De Vita quando ha forgiato questo piccolo gioiellino di storia! Nel senso che la durezza cui tu accenni è proprio tipica del Paperone made in Martina, e che è stato tante volte rappresentato splendidamente proprio da MDV!

mah, non direi... se leggi la storia si parla di un paperone che ha fatto soldi in modo "naturale" (lol la storia dei chiodi, poi del relitto aggiustato coi chiodi ed infine del peschereccio diventato una flotta di pescherecci), senza guardare in faccia a nessuno, ma non per questo spregiudicato da infrangere la legge!
Alla fine Paperino si commuove per la sorte dei pesci cresciuti amorevolmente, ma è un qualcosa di assurdo perchè dopo quello che vi ha sacrificato (tra cui una villa al mare non dimentichiamolo!) penso nessuno sarebbe stato colto da questo verdismo (diggiamola così!).

Insomma le massime di Zio Paperone sono solamente degli inviti a lavorare sodo e ad inseguire sempre gli obiettivi, non di arricchirsi a discapito del prossimo

A me ha fatto sempre arrabbiare questa storia, ma stessero zitti ogni tanto i nipotini  

la storia di per se è molto bella,ma...diamine...ce l'avrò quadrupla

Ooooo quanti ricordi :o quando ero alle elementari sognavo di trovare chiodi e arricchirmi tra pesci e petrolio!!!

Una storia molto ben congegnata, l'ho riletta giusto qualche settimana fa. E ricordo che nel numero precedente di Topolino, per "lanciare" in qualche modo questa avventura, era stato pubblicato un servizio che riportava proprio le massime dello zione, richiamato in copertina, dove campeggiava Paperone intento a scriverle su un block notes!
La vicenda è, in un certo senso, paradossale, con Paperino costretto a rovinarsi per allevare i suoi pesci, ma ha anche un contenuto morale non banale. Certo, anche io capivo l'affetto verso i pesci amorevolmente cresciuti, ma, insomma, mi è sempre dispiaciuto che Paperino, ancora una volta, non riuscisse a capitalizzare i suoi sforzi!

Io dico solo "Da cosa nasce cosa", "Non temere le più dure fatiche", "Rinuncia alle cose superflue".
Una bellissima storia, con ritmo e gag encomiabili. I disegni, poi, sono una melodia visiva.

E’ importante sottolineare la coscienza ecologica e la fondamentale bontà di Paperino, ne sono assolutamente convinto, però non al prezzo di fargli compiere questi autolesionismi talmente insensati e assurdi che non fanno neanche ridere, li trovo deprimenti.
Peccato perché l’idea iniziale con le massime parte bene.