Papersera.net

Storia di apertura del celebrativo Topolino 1000,disegnata da Scarpa e Del Conte:
http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1000-A
In passato la sceneggiatura era attribuita a Pezzin, che però ha negato ogni suo intervento, mentre ora sull'Inducks è accreditata a Martina con formula dubitativa (qualcuno sa dire qualcosa di più?).
Tornando alla storia in sè, comincia come altre classiche avventure con Paperone in preda a un malessere che gli impone una vacanza lontano dal suo denaro. Una volta giunti in Europa, probabilmente in una zona alpina di lingua tedesca e non sulle sponde del Reno del mito originale, i paperi rivivono (o sognano?) le vicende dei Nibelunghi e del loro favoloso tesoro.
Senz'altro un'avventura interessante per la sua ambientazione "mitica" e l'incertezza tra sogno e realtà.

Senz'altro un'avventura interessante per la sua ambentazione "mitica" e l'incertezza tra sogno e realtà.

Completamente d'accordo. Sono cresciuto con questa storia, letta e riletta decine di volte sullo speciale Topolino 2000 (che infatti ora è un bel pò usurato). Bella, bella, bella.

Gran bella storia! Ricordo che quando, più grandicello, lessi di Sigfrido e dei Nibelunghi avevo l'immaginazione catalizzata sui personaggi di questa storia, in particolare i giganti.

Sono soltanto un po' perplesso circa l'attribuzione a Martina. La trama si sviluppa su canoni abbastanza diversi da quelli tipici del Martina di quel periodo: non c'è la consueta contrapposizione ZP-P o P-QQQ, anzi c'è piena collaborazione tra loro. E il finale, in particolare l'ultima vignetta, non è un finale alla Guido Martina.
La butto là: e se il soggetto fosse dello stesso Scarpa?

Questa storia non mi piace particolarmente. Non ha nulla che non vada, ma non ci trovo niente di speciale. Trovo però impressionanti un paio di prospettive di Scarpa sui giganti.

Bella storia: a me il finale mi è sempre piaciuto. Sogno o realtà?

Chissà perchè, saranno i funghi o l'ambientazione medievale, questa storia, erroneamente, la ricordavo come una Chendi/Bottaro... :

storia indubbiamente gradevole e abbastanza ben costruita; si fa ricordare pero' non tanto per la sua qualita' bensi' per avere l'onore di essere la storia simbolo del mitico numero  1000. Ritengo altrimenti che sarebbe caduta nell'anonimato...

Neanche la ristampa su Anni d'Oro fa luce sulla paternità della storia: sul sommario è attribuita a Martina, nell'articolo introduttivo di Boschi a Pezzin (nonostante quanto riportato sull'Inducks).

Neanche la ristampa su Anni d'Oro fa luce sulla paternità della storia: sul sommario è attribuita a Martina, nell'articolo introduttivo di Boschi a Pezzin (nonostante quanto riportato sull'Inducks).

La cosa sicura è che non è di Martina (e neanche di Pezzin, se lui stesso ne ha negato la paternità). Per fare i credits hanno chiaramente tenuto come base la pagina Inducks.

Storia molto piacevole, incipit della serie 'avventure sorte sull'esigenza di cura per eccessivo maneggio di denaro di Zio Paperone' e finale della serie 'è stato tutto un sogno ma rimane qualche traccia che istilla un dubbio'. Questi accorgimenti di 'serie' li ho sempre amati molto perchè da una parte sono realizzati sempre in modo nuovo e diverso e contengono sempre nuove avventure, dall'altra, riproponendo un canovaccio già visto, rendono volta per volta i paperi sempre più amici conosciuti e vicini a noi.
Apprezzabile la collaborazione tra tutti (va Paperino da solo ad affrontare i giganti; i nipoti non possono lasciarlo solo e lo seguono; zio Paperone li vede e segue a sua volta).

Il titolo con l'accostamento funghi/Nibelunghi rimanda allo stile dei titoli di molte storie dei Barosso.
Qualcuno più esperto saprebbe giudicare se anche i dialoghi potrebbero giustificare questa attribuzione?

Ricordo come fosse oggi l'emozione dell'acquisto in edicola di quel num. 1000; avevo 9 anni, temevo che gli aspetti celebrativi del millesimo numero impedissero la presenza all'interno dello stesso di storie interessanti e invece mi trovai di fronte quella storia, secondo me bellissima che mi galvanizzò....conservai quindi il giornale e.....adesso siamo già a tremila a breve!  

avevo 9 anni, temevo che gli aspetti celebrativi del millesimo numero impedissero la presenza all'interno dello stesso di storie interessanti

Cavolo, a 9 anni ti facevi già questi problemi? :o
Poi, considerando il periodo (metà anni 70), non credo si potesse pensare a queste situazioni, tipiche di anni più recenti.

Cavolo, a 9 anni ti facevi già questi problemi? :o
Poi, considerando il periodo (metà anni 70), non credo si potesse pensare a queste situazioni, tipiche di anni più recenti.

noi del papersera siam trooppo avanti anche a 9 anni comunque gran bella storia che ho letto e riletto sul numero 2000 ed è stato ancora meglio riscoprirla sul numero 1000!

Singolare commistione sincretistica quella sviluppata per la trama di questa storia fra materiali pervenuti dall'Edda nordica, dalla canzone dei Nibelunghi e dal ciclo Wagneriano der ring des nibelungen, sicuramente la fonte di conoscenza piu diffusa su questa popolazione mitico-protostorica che starebbe all'origine dei re Burgundi: Alberich (Oberon) è rappresentato come un sovrano tutto sommato legittimo che difende un tesoro suo per diritto ed é ben lontano dall'immagine del nano rapace del das rheingold, dove piuttosto la sete di possesso e l ambizione sono giustamente e astutamente  trasposte su Paperone che tramite esse muoverà la macchina della storia. Gli dei sono totalmente estranei alla vicenda e gli unici dei ex machina si trovano a essere i paperi, i giganti rispettano però i nomi scelti da Wagner e per la stupidità e l ambizione si faranno Caino l'uno dell altro.
Il gran finale con i paperi che sfruttano una vacanza europea per farsi di funghi allucinogeni è poi qualcosa di allegramente glorioso!