In effetti i paperi negli ultimi anni sono stati poco considerati dagli autori, alcuni dei quali hanno preferito dedicarsi esclusivamente ai topi (penso a Casty, De Vita, Faraci...). Si dà per scontato che siano personaggi di successo, che abbiano 'appeal' verso il pubblico; basta la loro presenza per far si che storie spesso dimenticabili risultino comunque gradevoli (un po' come succedeva al grande Totò, sovente protagonista di filmetti insulsi ma che grazie a lui facevano cassetta).
Il fatto che siano più comici dei topi non significa che non possano essere coinvolti in lunghe storie di spessore (Barks, Don Rosa, Scarpa, Cimino e Martina insegnano). Oggi gli autori che più dedicano attenzione ai paperi sono Panaro, Radice, Artibani, Gagnor, Enna, Salati, Faccini e altri, con risultati più che buoni ma mancano, come da topic, i capolavori. Forse anche perché il vero capolavoro è la loro vita quotidiana, autentica commedia dell'arte.