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Una delle mie Grandi Parodie preferite  : Bellissima, avventurosa, romantica, anche drammatica nella scena in cui sembra che Michele diventi cieco... ma doverosamente con un lieto fine! (Un lieto fine che peraltro esiste anche nell'originale) Bellissima la scena in cui lo zar, appreso che la linea telegrafica è guasta, dice al generale Basettonoff: "Chiamate il ministro delle poste, il capo dei guardafili... chiamate chi vi pare e fate riparare il guasto!" Povero zar, non sapeva a chi rivolgersi! E Gamba Kan che non capisce la barzelletta di Pippuscia (vernice fresca? mutande di lana?) è un bell'esempio di tontolone comico   Unico appunto: il diminutivo di Michele in russo non è Miki ma Misha (secondo voi se l'avesse scritta Martina avrebbe usato il nome Misha?)  :

UNA VERA PERLA!!!! Ho dimenticato quante volte l'ho riletta...

beh, chi se la dimentica ...
è stata la prima storia di Topolino che ricordo di aver letto  

Parodia molto bella di un romanzo anch'esso da leggere (anche se di Verne mi piacciono di più altre cose). Però quant'è irritante Minni in certi momenti...

Veramente tra le migliori parodie sia per la storia di Dalmasso che per i disegni di Carpi, qui ormai giunto ai suoi migliori livelli, bravissimo sia con i personaggi che con gli scenari, anche se meno dettagliato di quello che sarebbe stato negli anni '80. Forse il miglior utilizzo di Macchia Nera, più perfido e astuto che mai, in una parodia.

Una delle migliori parodie non di Martina, e anche uno dei più alti livelli raggiunti da Dalmasso.

Ehhh..."Topolino Estate"...vado così a memoria.
Che tempi...che tempi...che storie!

Ehhh..."Topolino Estate"...vado così a memoria.
Che tempi...che tempi...che storie!

Eh già, anche io pur essendo molto giovane ammetto che quelli erano proprio bei tempi... E' spettacolare quando in alcune ristampe le grandi sorie dell'epoca vengono affiancate alle grandi storie degli anni '80 [smiley=happy.gif]

Io non sono... sigh... così giovane e forse non ci si rendeva conto di che bei tempi fossero e non si pensava che, almeno imho, non sarebbero durati.
Questa storia non la lessi quando uscì, avevo 6 anni, ma allora i miei non mi compravano TL tutte le settimane .
La lessi in un classico del '71, quando i bei tempi stavano per finire.
Splendida storia con un macchia nera finalmente impiegato benissimo, ma non è un caso unico di grande parodia non martiniana: non dimenticate ad es. Paperin Furioso!

Io non sono... sigh... così giovane e forse non ci si rendeva conto di che bei tempi fossero e non si pensava che, almeno imho, non sarebbero durati.
Questa storia non la lessi quando uscì, avevo 6 anni, ma allora i miei non mi compravano TL tutte le settimane .
La lessi in un classico del '71...

Già.
"Topolino Estate" appunto.
Anno 1971 lui, anno 1965 io.  
 

Una grande Grande Parodia, sceneggiata per darci un bel Topolino, non banale, un Pippo valido, una Minni sbadata e un grande Macchia Nera.
In più, c'è la mitica scena che tutti ricorderete, forse irripetibile oggi, ma piena di densa suspence.

Una grande Grande Parodia, sceneggiata per darci un bel Topolino, non banale, un Pippo valido, una Minni sbadata e un grande Macchia Nera.
In più, c'è la mitica scena che tutti ricorderete, forse irripetibile oggi, ma piena di densa suspence.

parli dell'accecamento?

Una grande Grande Parodia, sceneggiata per darci un bel Topolino, non banale, un Pippo valido, una Minni sbadata e un grande Macchia Nera.
In più, c'è la mitica scena che tutti ricorderete, forse irripetibile oggi, ma piena di densa suspence.

Se parli dell'accecamento, dovremmo vedere qualcosa di simile in una prossima storia di Marconi [smiley=drool3.gif]

Sto passando in rassegna i classici seconda serie che avevo comprato tempo fa, "rastrellando" le storie non lette su Topolino Libretto, e... ebbene sì: non avevo ancora letto questa storia.

Uno che ha letto 66 Classici ha per forza di cosa anche letto una sessantina di prologhi a scarsa digeribilità, direi quasi legnosi (e questo prima ancora di considerare l'effetto dei disegni di Perego).

Invece in questa storia si trova un altro Dalmasso, con una trama articolata, convincente e mai scontata; piena di gag e di spunti per un Carpi già evoluto come piace a me che evidentemente si trova a proprio agio con le parodie (parodie ambinetate in Russia, oserei dire).
A prescindere dal contributo positivo dato da Carpi coi suoi disegni dinamici e colmi di comicità intrinseca, si ha ulteriore riprova del fatto che giudicare un autore basandosi sulle "storie comandate" come erano i prologhi dei classici è cosa assolutamente ingenerosa, e che quindi Dalmasso era un autore vero.

Segno distintivo di Dalmasso parrebbe essere ancora una volta una Minni insopportabile, ma stavolta insopportabile in modo simpatico e strumentale al tormentone della missione segreta... solo sulla carta. L'utilizzo di Pippo poi e fantastico e assolutamente fondamentale per la riuscita della missione del corriere.

In conclusione, piazzo questa storia tra le mie favorite, e per quanto riguarda l'autore la colloco anche al di sopra del 'Principe di Dunimarca' che già avevo apprezzato.  

io l' ho letta su topolino, ricordo che ci custrì storie con gli stessi personaggi

Di recente sto leggendo molti Topolini vecchi arretrati e ho letto anche "Topolino corriere dello Zar".Un vero capolavoro!Dall'incipit originale e fantastico fino al comico finale e ai disegni fantastici che dipingono una Russia degna di Verne (giudizio scontato per quanto mi riguarda).Divertentissime le gag che Dalmasso crea, dimostrandosi capace anche a "soffiare" il posto di parodiatore a Martina.
Davvero un capolavoro. [smiley=voto5.gif]

La ristampa sui Grandi Classici 318 e presto di nuovo sui Classici della Letteratura merita di rimettere in evidenza (anche perchè assente nell'elenco dei topic) questa classica parodia datata 1966:
http://coa.inducks.org/s.php?c=I+TL++553-AP
La divisione originaria in due puntate rispettata nell'ultima riproposizione mette in evidenza il classico cliffhanger della caduta, anche se ovviamente ci si aspetta la salvezza del protagonista...
Purtroppo ci sono alcuni evidenti interventi sui dialoghi originari.
Caratteristica di Dalmasso sembra essere la caratterizzazione estremamente "chiaccherona" e invadente di Minni sia nella cornice che nel sogno/parodia, dove però appare anche determinata e coraggiosa.

Letta sui grandi classici di questo mese. Una bellissima storia, una grande parodia alla sceneggiatura e ai disegni.
E a proposito, in un altro thread si parlava di Minnie e del suo ruolo...bè qui appare decisamente sciocca e altamente irritante, anche se alla fine ha il suo ruolo nella vicenda.
Ma davvero anche qui vi sono modifiche nei dialoghi?

ma per lo zar, Carpi si è rifatto al Granduca Monolocao di Cenerentola?

Ho avuto modo di leggere questa storia che mi incuriosiva non poco e mi è piaciuta molto. A differenza di altre parodie in questa qui agisce finalmente l'universo dei Topi (non era la prima volta- vedasi l'Inferno di Topolino e qualche altra storia- ma si può dire che i paperi hanno dominato) e dopo un monopolio di Martina riguardante le parodie (certo anche la coppia Chendi/Bottaro ne aveva sfornata qualcuna) anche Dalmasso si cimenta con questo genere. La trama l'ho trovata molto entusiasmante: insomma si crea una certa tensione che ti spinge a proseguire la lettura, mentre le ambientazioni mi hanno ricordato un'altra grande parodia come Guerra e Pace (non a caso tutta la vicenda si svolge in Russia).
Anche secondo me il difetto è la caratterizzazione di una Minnie molto ingenua e infantile che irrita non poco, tanto da mettere Mickey nei guai. Nel secondo tempo invece si fa vedere di meno o, almeno a me, è sembrata più prudente.

A me invece la Minni di questa storia non è dispiaciuta troppo... certo, è irritante quanto volete, ma se non altro è lodevole il tentativo di Dalmasso di caratterizzarla in modo più approfondito e meno "passivo" del solito, visto che il personaggio ha un ruolo molto attivo nella vicenda a differenza della maggior parte delle storie coeve in cui Minni è un personaggio "piatto" e assai poco caratterizzato.

una delle mie parodie preferite con un carpi in forma strepitosa
certo però che qui minni è proprio odiosissima

A me invece la Minni di questa storia non è dispiaciuta troppo... certo, è irritante quanto volete, ma se non altro è lodevole il tentativo di Dalmasso di caratterizzarla in modo più approfondito e meno "passivo" del solito, visto che il personaggio ha un ruolo molto attivo nella vicenda a differenza della maggior parte delle storie coeve in cui Minni è un personaggio "piatto" e assai poco caratterizzato.

Più che irritante qui Minni sembra proprio sciocca, quando non capisce che non deve far capire l'identità del corriere...o non capisce o fa finta, tipo bambina capricciosa.
Comunque la storia resta bella lo stesso

Essendo Verne il primo autore che ho letto, apprezzato e amato, ed'essendo codesta parodia altamente gagliarda, credo sia imperciocché ovvio che mi piace un sacco Pippo con le sue barzellette per me era un piccolo capolavoro all'interno del medesimo, e la caratterizzazione dei vari personaggi, da Topolino a Macchia Nera. Minni era il punto dolente, avevo voglia di buttarla giù dal treno in corsa...
Piccola castroneria mia personale... Il fatto che alla fine Minni dicesse che stava iniziando a leggere la divina commedia, e che io avessi letto l'inferno di Topolino, mi portò, piccolo imbecille che ero, a credere che la storia di Martina, antecedente di tanti anni il corriere dello Zar, fosse il sequel della storia appena letta... certo che ne dicevo di scemità, e anche oggi non è che...

magari è un inside joke...

Piccola castroneria mia personale... Il fatto che alla fine Minni dicesse che stava iniziando a leggere la divina commedia, e che io avessi letto l'inferno di Topolino, mi portò, piccolo imbecille che ero, a credere che la storia di Martina, antecedente di tanti anni il corriere dello Zar, fosse il sequel della storia appena letta... certo che ne dicevo di scemità, e anche oggi non è che...

Same here. Quantomeno eravamo in due a pensare la stessa castroneria