In modo del tutto diversi:
- Alcune storie dove alla fine Zio Paperone dimostra la sua generosita', tipo a Natale etc. (adesso mi sfuggono pero')
- Topolino e l'imperatore della luce
La figura del vecchio zio di Pippo per tutto quello che aveva passato e definito pazzo da Topolino, che sottolineandolo, in pratica descriveva questo suo stato, confermandocelo, in aggiunta di quello che lo stesso zio diceva, mi ha davvero scombussolato (magari non ricordandosi che quello con cui aveva fatto il viaggio non gli si discostava di molto per stramberie).
La simil cosa, appunto, che diventa quasi divertente (ma fa comunque pensare) quando invece il soggetto "pazzo", alla fine, diventa Pippo.
- Il Pippotarzan
La scelta finale di Pappo di rimanere nella giungla l'ho apprezzata piu' serenamente ad una seconda lettura (forse non avevo ancora ben presente la storia di Tarzan ai tempi)
- Paperino e il re del fiume d'oro.
Paperino pietrificato e Zio Paperone in gabbia non riuscivo a concepirli, nemmeno per quello che avevano fatto, e vedere lo sgomento e la preoccupazione dei nipotini per i loro zii, quindi accettandoli comunque per quello che erano (anche se non erano stati testimoni di tutti i fatti) aumentavano anche la mia compassione verso di loro, nonostante appena liberati ritornassero immediatamente "odiosi": odiosi, ma vivi e liberi
- Buck alias Pluto e il richiamo della foresta
Anche questa eredita dal racconto originale ma pensare alla separazione tra pluto (che guarda il fiume e poi ricorda Topolino) e Pippo e Topolino (magari annegati) mi rese piuttosto triste.
Per adesso ricordo queste.