... io non mi sono mai sciolto troppo per le storie di Don Rosa, forse perché quando le leggo sono troppo concentrato sui riferimenti culturali, l'accuratezza narrativa, le nerdate, per soffermarmi a lungo sui sentimenti... a meno che dopo tutta la colossale epopea paperoniana la conclusione non sia Una lettera da casa, con quel senso di profonda serenità che l'immagine finale dei due fratelli sa donare...
Concordo con la scelta di questa storia.
E' l'unica che fino ad ora mi abbia strappato una lacrimuccia (forse anche 2 o 3
).
Secondo me ha una trama molto particolare, evidenzia l'intensità di certi legami familiari, mette in mostra aspetti molto umani dei nostri amati paperi, soprattutto Paperone ritratto spesso come "il più duro dei duri". E il fatto di esserci arrivato alla fine della lettura completa di tutte le opere del DON, ha fatto si che fossi carico al punto giusto e che avessi bene in mente le trame e le caratterizzazioni di ogni personaggio.
Cito alcuni dialoghi di questa storia presenti a pagina 91 del 19° volume della DRL.
Paperone: "Il mio viaggio era stato troppo lungo! Il mio corpo era più resistente dei miei ideali! Ho smarrito i miei obiettivi, ma ero troppo testardo per ammetterlo! Mamma e papà ci avevano già lasciato ... e quando anche voi siete andate via, non mi è rimasta più alcuna gioia! Non nuotavo più nel denaro! Niente più gloria del successo. Il denaro era ormai solo profitto! Finché ..."
Matilda: "E' cambiato qualcosa? Come? Perchè?"
Paperone: "Come? Perchè? Lui!!! Loro!!!" (indicando con occhi commossi Paperino e i 3 nipotini)
Paperone: "Un Natale mi sentivo talmente solo, che alla fine ho chiamato il figlio di Ortensia, Paperino, che a quel tempo si occupava dei suoi tre nipotini! Aveva una famiglia! Era tanto più ricco di me!"
Ecco, da questo punto e fino alla fine è partita la mia commozione, generata dall'intensità dei disegni e dialoghi di queste vignette, che si portavano dietro, mio modo di vedere, tutto il percorso fatto in tante delle precedenti storie del DON.
Concludo citando un'altra storia del DON, che non mi ha fatto scendere nessuna lacrima, ma mi ha commosso in un suo passaggio.
Si tratta di
Paperino - I tre Caballeros cavalcano ancora.
All'inizio della storia Paperino è triste per il tipo di vita che conduce ma è felice per Qui, Quo e Qua perché hanno tanti amici, finché arrivano i suoi 2 amici José Carioca e Panchito Pistoles, e partono per un avventura.
Nell'ultima vignetta della tavola n. 11 Panchito chiede a Paperino cosa farà con la sua parte del tesoro che hanno trovato.
E Paperino nella vignetta successiva risponde: "Sigh! La mia vita non è emozionante come la vostra, ma ho tre nipoti che vivono con me! Il denaro servirà a pagare i loro studi universitari!"
Questa sua frase mi ha colpito, mi ha confermato quanto Paperino sia un personaggio di spessore e me lo ha fatto amare ancora di più!