Papersera.net

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1218-AP

Questa storia, di Martina e M. De Vita, credo sia un esempio di politically uncorrect all'ennesima potenza. Martina riesce a creare una situazione talmente pungente, ma allo stesso divertente, dove alcune situazioni reali si rispecchiano all'interno della storia. Inoltre Martina, come sempre, ci regala battute e scontri Paperino-Paperone ben riusciti. Mi piacerebbe leggere la versione originale, purtroppo ho solo la versione "corretta".

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1218-AP

Questa storia, di Martina e M. De Vita, credo sia un esempio di politically uncorrect all'ennesima potenza. Martina riesce a creare una situazione talmente pungente, ma allo stesso divertente, dove alcune situazioni reali si rispecchiano all'interno della storia. Inoltre Martina, come sempre, ci regala battute e scontri Paperino-Paperone ben riusciti. Mi piacerebbe leggere la versione originale, purtroppo ho solo la versione "corretta".

E io pure. Bellissima storia, ancora molto attuale. Purtroppo censurandola perde un po' di valore, ma è comunque ottima.

Io la cito sempre perché è un esempio di martinismo totale. Cinica, scorretta, dove i personaggi sono tutti dei menefreghisti assoluti, eppure così reale, così vera, così viva!

Guardate i politici di turno se, trent'anni dopo, non sono ancora quelli di oggi, e guardate se pure i votanti del sottoproletariato urbano (termine censurato) non somigliano a tante masse votanti solo perché il capo lo dice!

Ma soprattutto, guardate il mitico Ghingo Limaccia, le cui battute spero non siano state censurate... e buon divertimento!

Peccato che la censura abbia toccato "Il fine giustifica i mezzi, come diceva..." ciccando volutamente il nome, perché il vero artefice putativo doveva essere noto al lettore, che ci sorrideva di gusto.

Davvero una storiona, sconsigliata però a chi odia il cinismo martiniano in massimo grado.

Per tutti gli altri, risate, risate, risate, nient'altro che risate. Intelligentissime, per di più!

bellissima storia, letta sul disney big. Davvero un'ottima trama, con bei disegni di De vita. Anzi mi è venuta la voglia di rileggerla, prendo il big e me la rileggo ben volentieri.

Una cosa che ho trovato un pò fuori tempo in questa storia è la presenza del figlio di Ghingo Limaccia. Vista l'età ultracentenaria del padre mi è sembrato troppo giovane il figlio. Secondo me poteva essere benissimo il nipote, visto che potrebbe avere al massimo una trentina d'anni.

Una cosa che ho trovato un pò fuori tempo in questa storia è la presenza del figlio di Ghingo Limaccia. Vista l'età ultracentenaria del padre mi è sembrato troppo giovane il figlio. Secondo me poteva essere benissimo il nipote, visto che potrebbe avere al massimo una trentina d'anni.

Mica è detto: magari li portava solo bene! Del resto è il degno figlio di uno che, arrivato a 99 anni, ha smesso di contarli... Quanto ci ho riso!!!!

Le battute che mi piacciono di più:

ZP: Ebbene, ahem... devi sapere che il mio vecchio cuore carezza da tempo la speranza di essere eletto sindaco alle prossime elezioni!
P: Dimmi! Dimmi!
(...)
ZP: Il povero Ghingo Limaccia era un vecchio, pieno di artrite, artrosi, reumatismi, sciatica e -credo-anche tosse asinina!
P: (pensato) Uhmmm... non direi che scoppiasse di salute!
(...)
Quo: Ulp! Una grossa auto si ferma qui davanti!
Qui: Probabilmente è un'ambulanza che porta a casa i frantumi del povero zio Paperino!
(...)
RK: Ehilà, vecchio rottame! Vai dallo sfasciacarrozze?
ZP: Appena sindaco istituirò una tassa sulle immondizie e tu sarai l'immondezzaio numero 1!
RK: Voglio mangiarmi il cappello se lo diventerai! (ooooooohhhhh non avevo mai sentito questa frase)
ZP: Sgrunt! pREPARATI A MANGIARE UN'INTERA CAPPELLERIA!
(...)
ZP: La cittadinanza ha bisogno di un sindaco intelligente, capace e soprattutto onesto... pfui! Chimere! La città deve avere un sindaco vecchio di esperienza, incapace di spendere, furbo come una volpe e... ehm... onesto come una gazza ladra!
(...)
RK: Dove corri? A comprarti il sarcofago? ;
ZP: Blearrr!!!
(...)
Signora: Trent'anni fa, l'ultima volta che l'ho usata, filava come una sposa! Difatti ero in viaggio di nozze!
                                                

Ulp 18 faccine, abbiamo superato il record mondiale.

Bellissime le battute concordo.

ZP: Il povero Ghingo Limaccia era un vecchio, pieno di artrite, artrosi, reumatismi, sciatica e -credo-anche tosse asinina!
P: (pensato) Uhmmm... non direi che scoppiasse di salute!
                              

E' la cosa più incredibile che, nonostante tutte la magagne, nella storia ha più di cento anni! Chissà come sarebbe stato se non avesse avuto problemi di salute!  

E' la cosa più incredibile che, nonostante tutte la magagne, nella storia ha più di cento anni! Chissà come sarebbe stato se non avesse avuto problemi di salute!  

L'aria di Paperopoli può questo e altro.

Una curiosità: per caso è stata censurata la battuta dove Paperone dice che a lui toccheranno i "sei mesi d'estate, quando si crepa dal caldo!"?

Una curiosità: per caso è stata censurata la battuta dove Paperone dice che a lui toccheranno i "sei mesi d'estate, quando si crepa dal caldo!"?

Qui trovi la lista completa delle riscritture. La battuta sui sei mesi d'estate è intonsa (nonostante la presenza del verbo "crepare", ma in questo cado il diabolico censore deve essersi accorto che era usato in sento metaforico/iperbolico )

Qui trovi la lista completa delle riscritture. La battuta sui sei mesi d'estate è intonsa (nonostante la presenza del verbo "crepare", ma in questo cado il diabolico censore deve essersi accorto che era usato in sento metaforico/iperbolico )

Ops, grazie! Avevo scordato quel post più di un pianoforte non a posto!

Propendo per la svista, però: il diabolico censore aveva tolto un "Mi gioco la testa (...)" iperbolico in pari grado, sostituito con un "Mi gioco l'auto."

Certo è che la versione originale della storia aveva una marcia in più, con quelle battute ed espressioni pungenti che spesso usava Martina.

Che bella storia! Una delle mie preferite di Martina, si parla di argomenti impensabili al giorno d'oggi, ma ancora attuali. è vero che con qualche censura perde un pò di valore, ma resta comunque ottima. In più alla storia di per sè si aggiungono i disegni di De Vita: che volere di più!
Spassosissima la prima parte con Ghingo Limaccia e i "dimmi dimmi" di Paperino . Comunque anche Rockerduck alla faccia dell'onestà che tanto proclama!

Comunque anche Rockerduck alla faccia dell'onestà che tanto proclama!

Politici? Onestà? Contraddizione in termini?

Che dire? Approfittando di un pomeriggio temporalesco mi sono tuffato nella lettura (ahimè ho poi scoperto censuratissima!) di questa perla Martiniana magistralmente illustrata da De Vita, grazie ad un Disney Big prestatomi da un parente...
Incredibile come a 34 anni di distanza non serva spostare una virgola dalla prima scrittura di Martina per adattare la storia ai giorni nostri, incredibile la "crudeltà adulta" della trama paragonandola al mieloso buonismo "O.G.M." di tante (troppe!) storie odierne, ...da consigliare a chi insegna storia della filosofia politica negli atenei del (fu) bel paese...(ok, ho esagerato, ma forse no!) :

Adesso inizio la caccia ad un GCD 15 o ai due topi originali...voglio gustarmela fino in fondo!!! 8-)

Delta ti quoto in pieno.

Riservandomi di rileggerla e commentarla caldo della sua animosità, in ogni più piccola meravigliosa sfumatura (‘cough cough…’-‘ traduzione: mio padre, Ghingo Limaccia’) a sola memoria dico
S-T-R-A-O-R-D-I-N-A-R-I-A
La trasposizione dell’ipocrisia politica nei diverbi Paperone-Rockerduck sfocia in un divertimento senza uguali, pepato dall’acutissima satira. I personaggi sono adattissimi – anche qui l’umanità dei paperi li rende reali, vivi e vividi, una fonte infinita di avventure entusiasmanti, a differenza del ristretto ambito dei cliché di Topolino.

D’altronde si vedano le vignette di satira politica di quel periodo: sfrontate, irruenti, efficacissime, come devono essere – e comunque sempre, in proporzione al pubblico adulto dei destinatari, mantenute in accettabili argini di decenza. Non è la sede per paragoni con l’attualità ove si censurano parole e si permette la costruzione di suadenti, indecenti, interessati mondi catodici che falsano la verità dei fatti.
Non so, né voglio sapere delle censure su questa storia, per me è esclusivamente com’è stata scritta e disegnata dai suoi autori, già in origine in tutto e per tutto nei limiti della decenza. Perché mai ‘sottoproletario' non è cosa da scriversi ? Hanno di meglio sotto gli occhi ad ogni ora del giorno bambini e ragazzi alla televisione ? Un coro di labbra al silicone che affermano che il sottoproletariato non esiste ? E chiudo parentesi, abbiate pazienza ma l'argomento mi ci ha portato.  
Di conseguenza, sono disponibile ad... essere censurato a mia volta.

Perché mai ‘sottoproletario' non è cosa da scriversi ? Hanno di meglio sotto gli occhi ad ogni ora del giorno bambini e ragazzi alla televisione ? Un coro di labbra al silicone che affermano che il sottoproletariato non esiste ?

Pura e sacrosanta verità...!!! [smiley=ahsisi.gif]

Una storia smaliziata. Un aggettivo secco e poco complimentoso – proprio com’e’ lei – per sintetizzarne i molti pregi, presso il punto di arrivo e le colonne d’Ercole del 1979, quando Massimo De Vita aveva già rinunciato a certi accenti e quasi si poteva confondere con altri. Ma ancora bellissimo, stupendo illustratore di una storia dell’apoteosi; dopo di queste il diluvio, che se non cancellerà di sicuro slaverà molto. O forse un semplice e comprensibile esaurimento ? Appare chiaro come queste storie piacciano perché raggiungono, con a frutto tutta l’esperienza dei decenni precedenti,  già allora i limiti degli argomenti e dei comportamenti accessibili ai paperi. E qualche avvisaglia c’era, perché da un pochino perle come questa si mischiavano a storie così così.
Ammiriamone innanzitutto l’equilibrio narrativo: vicenda principale appassionante ed appassionati le sub storie rinvenibili armoniosamente inviluppate : Ghingo Limaccia e l’avventura su pallone aerostatico. Zio Paperone mostra una spregiudicatezza a 360 gradi, il suo velleitario desiderio di self made man che ha avuto tutto, raggiungere infine anche la fama pubblica di sindaco, suona tanto consueto alle nostre orecchie, ed innesca una valanga di azzeccate frecciate alla politica che arrivano tutte a segno, così come avete ben rilevato. Si disinteressa del vero bene pubblico, così come ha mancato di scrupoli per fare soldi, così come non stupisce che voglia lasciare i nipoti senza casa. Stupisce però, e molto, il fatto che ciò nonostante sia irresistibilmente simpatico. Perché mai? Vi sono accorgimenti all’uopo : in una vignetta (di quelle che non dimentichi) si legge perfettamente in volto la sua vergogna per aver imbrogliato Limaccia a suo tempo;  è affabile e generoso con i nipoti, sia pure per raggiungere i sui scopi. Inoltre sappiamo sempre che siamo nel mondo della fantasia (la forte verosimiglianza tende a farcelo dimenticare) : un nipotino nota giustamente che se Ghingo Limaccia era vecchio e malato 50 anni fa, come può essere ora ancora vivo ? Eppure è qui, e l’aria collinare lo rende vispo come un ragazzo. Che reale utilità ha dividere in due la casa espropriata a Paperino mattone per mattone ? Anche questi espedienti surreali allontanano la percezione di una reale crudeltà di zio Paperone, ci rendiamo subito conto che vi si calca volutamente e giocosamente la mano per amplificare al massimo l’effetto dei ceffoni che riceverà a suo tempo in cambio.
Ma vediamo  il segretario del comitato, può egli essere biasimato se vuole vivere in una casa civile e non in un’allucinante stamberga ? Certamente, per il solo fatto che per ciò tradisce i suoi ideali e coloro che rappresenta, qui è evidente la serietà del discorso su un personaggio direttamente collocabile nel mondo reale. Se consideriamo che la stessa sua punizione spetta a Paperone riusciamo a vedere e scindere da quest’ultimo il velleitario e disonesto self made man del mondo reale – cui il discorso serio si attaglia.

In definitiva vi è equilibrio e giusto incastro tra i piani della farsa divertente, della satira politica e del messaggio moralmente corretto che perviene. Tra le intersezioni ampio ed appropriato spazio per le migliori performance tipiche dei paperi  che la situazione scatena.

Un’ ennesima emozione da serbare nel cuore e nella mente per sempre.
 

Sono pienamente d'accordo con l'entusiasmo mostrato da Paperotto nei confronti di questa storia. A mio parere, qui siamo nella zona d'eccellenza del Disney italiano (a sua volta leader nel mondo), con la coppia formata da Guido Martina e Massimo De Vita (che aveva firmato negli anni precedenti, con stile analogamente efficacissimo, le migliori avventure di Paperinik) in forma smagliante.

È una di quelle storie che oggi definiremmo "politicamente scorrette", ma, aggiungerei, averne di storie così! Il celebre cinismo martiniano è qui perfettamente appropriato alle vicende raccontate e mai fuori luogo. Le tematiche sono perfettamente attuali: come ho avuto modo di scrivere in un articolo sul librone dedicato a Topolino Tremila, ogni personaggio, ivi inclusi i paperi protagonisti, cela nelle sua azioni dei secondi fini, tanto è vero che, non a caso, più volte viene ripetuta la massima “Il fine giustifica i mezzi” (peraltro sbagliandone sempre l’attribuzione!).

Ghingo Limaccia è fantastico, e la sua straordinarietà è stata giustamente sottolineata negli interventi precedenti. Secondo me, anche l'apparizione di Nikko Furett, il segretario del sindacato sottoproletari, non è da meno. Lo ricordo sempre mentre ghigna soddisfatto a Paperone, il quale, in caso di elezione a sindaco, gli ha promesso l'alloggio nella casa di Paperino: “Farò un fischio e le migliaia di iscritti voteranno disciplinatamente il tuo nome!”.

Giusta poi la considerazione sul fatto che il messaggio che deriva da tutta la vicenda resta comunque moralmente corretto, perché è chiaro che il lettore si fa una certa opinione riguardo alle azioni e ai comportamenti tutt'altro che cristallini dei personaggi. So che nelle ripubblicazioni più recenti questa storia è andata incontro a qualche censura, e me ne dispiace, perché non ne cambierei una virgola. Aggiungo la speranza, magari folle, di ritrovare prima o poi - non dico in maniera continuativa, ma almeno ogni tanto - lo spirito graffiante che permea queste tavole in qualche nuova avventura sul nostro libretto preferito!

Cap.Butler, sono pagine già chiuse con la parola fine. Meno male che possiamo andare a rileggercele quando vogliamo e scoprire quanto siano sempre moderne ed attuali.

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un nipotino nota giustamente che se Ghingo Limaccia era vecchio e malato 50 anni fa, come può essere ora ancora vivo ?  

A questo Paperino risponde ‘Uhm, nel Klondike tutto è possibile’, ripetendo la frase sempre pronunciata da zio Paperone. Vale a dire : in un mondo dov’e’ stato possibile fare dall’oggi al domani di un povero pioniere un miliardario non c’e’ da stupirsi se accadono altre cose ‘impossibili’. Il surreale quindi si rivela – ancora una volta - una riuscita ed intelligente parodia della realtà.

Ma nessuno mi commenta le risate che sicuramente ha fatto quando ha visto la scena della "fronte madida di nobile sudore"?

Martina era anche questo, in anticipo su tutto e su tutti. Quando poteva scatenarsi e colpire tutto e tutti, poi, ne uscivano capolavori come questo che educano la persona ad una certa morale (chiarissima di sottofondo) rappresentandoci tutti come inclini a ciò che di detta morale è l'opposto (come in fondo siamo in realtà).

Ed è proprio la straordinaria umanità di questi paperi così simili a noi che ci fa adorare questa pietra miliare della satira perfida, eppur così disneyana, mentre ci rantoliamo sul pavimento ridendo fino alle lacrime ogni volta in cui la secchiata d'acqua arriva in faccia allo Zione!

Ps: in originale ricordatevi una delle prime battute censurate:

Quo (a Zio Paperino): "Tu? Non dire ba... ehm... bufale!"