https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1057-BStoria del 1976, che porta la firma di Giorgio Pezzin per il soggetto e la sceneggiatura e di Giorgio Cavazzano ai disegni.
Le industrie automobilistiche FIAP che fanno capo a Zio Paperone stanno conoscendo un periodo di crisi nella vendita delle proprie automobili, i cui modelli si accatastano invenduti l'uno sull'altro senza riuscire ad attirare la giusta attenzione della gente.
Perciò, lo Zione pensa che un buon modo di richiamare l'interesse del grande pubblico per il marchio FIAP sia quello di partecipare ad una importante corsa automobilistica e così iscrive la sua scuderia al rally internazionale Paperopoli-Scrongletown, coprente una distanza di mille miglia.
Il racconto brilla di una verve e di un dinamismo ammirabili, tanto nel testo di Pezzin quanto nelle matite frizzanti ed estrose di Giorgio Cavazzano.
I personaggi (dai due miliardari paperopolesi in eterna competizione tra loro ai Bassotti, passando ovviamente per la coppia di cugini corridori) risultano vivi, carichi di iniziativa, sempre improntati all'azione e meravigliosamente animati di un piglio vivace che li rende molto simpatici e pieni di brio.
La sceneggiatura viene portata avanti con un ritmo scanzonato che tiene alta l'attenzione di chi legge senza mai toccare fasi di stanca o di poca ispirazione, facendosi leggere con piacere ed entusiasmo per tutto il tempo della corsa fino alla risoluzione conclusiva attinente alla "vittoria a 50 karati'' del titolo.
I disegni di Cavazzano trovo siano semplicemente fantastici nel loro rendere i personaggi slanciati, espressivi e frizzanti al massimo con una recitazione talmente vitale degli interpreti della vicenda che sembrano davvero persone in carne ed ossa di quanto sono resi con efficacia nella propria naturale vivacità.
Infine, non posso esimermi dal citare almeno la sequenza con protagonisti Paperino e Paperoga nella stazione di rifornimento dello Zione (ovviamente improntata al risparmio, anche durante una gara di velocità automobilistica!) con la scena in cui l'avventato cugino col maglione rosso mette in moto mentre la benzina strabordante inonda l'automobile facendola saltare in aria.
L'espressione che Cavazzano gli ha donato, con lo sguardo perso davanti a sé nel nulla ed allucinato e le chiavi ancora in mano col vuoto tutt'attorno, mi ha fatto ridere talmente di cuore da farmi posare per qualche istante il fumetto al fine di godermi appieno quel momento di puro ed esilarante divertimento!