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Paperino e il vento del sud

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Paperotto il mozzo
Ombronauta
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    Re: Paperino e il vento del sud
    Risposta #15: Venerdì 31 Dic 2010, 08:38:48
    Paperino e il vento del sud: quanti ricordi ! Ero in quarta o quinta elementare ed avevo ricalcato la copertina di uno di quegli albi, con Paperino e Paperina all'interno di un cuore, sul diario della mia compagna-fidanzatina!. In quegli anni ho letto con continuità, settimana per settimana, tutti i topolini usciti dal 1982 a inizio 1992; però nel frattempo acquistavo i Classici, i Grandi Classici e i Superalmanacchi, e notavo già allora da bambino che le storie più vecchie mi appassionavano molto ma molto ma molto di più! Ho pertanto lasciato le uscite attuali e mi sono dedicato esclusivamente a raccogliere gli albi del quindicennio per me migliore (1965-1980) o che ristampavano quelle storie. E ora sono così abituato al gusto, sapore e nerbo di queste che le storie successive, pur seguite tanto bene da bambino, al loro paragone secondo me proprio non reggono e mi stanco subito a rileggerle. Però... quando soffia il vento del sud... ci proverò !  Il personaggio Topolino ne prima ne dopo mi è mai piaciuto, tifavo sempre x Gambadilegno.
    A tutti voi un buon anno !!
    « Ultima modifica: Venerdì 31 Dic 2010, 08:47:13 da dr.Strano »
    'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
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    Sergio di Rio
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      Re: Paperino e il vento del sud
      Risposta #16: Lunedì 9 Set 2013, 13:56:47
      Quest'estate grazie ad un numero dei Grandi Classici ho potuto finalmente leggere questa storia.

      Storia fantastica,molto lunga, avventurosa, appasionante, divertente, con un ottima caratterizzazione dei personaggi, in particolare questa versione di Paperino/Paper Butler che partendo come un incapace si rivela poi il vero eroe della situazione, ma anche tutti gli altri, fino ai Bassotti.
      Notevole anche l'ambientazione, durante la guerra civile, con gli scenari e le vicende militari, che conferiscono un tono indubbiamente epico al tutto.
      Valore aggiunto i disegni. Anche se in generale preferisco altri disegnatori, per certe storie, il tratto di Carpi è perfetto, in particolare per le parodie e in generale per le rievocazioni storiche (penso a storie come Paperopoli liberata, il revival dell'indipendenza, Cristoforo Colombo, Il re del fiume d'oro) e noto una perfetta sinergia con i dialoghi di Martina.

      Indubbiamente, una delle parodie più belle mai realizzatie da Martina, e in generale, di tutta la produzione disneyana.
      E finalmente ho capito a cosa si riferiva il nickname dell'utente Paper Butler....sentivo che aveva qualcosa di famoso, ma ignoravo cosa fosse, e non mi era mai venuto in mente di associarlo a Rhett Butler ;)

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      Paper_Butler
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        Re: Paperino e il vento del sud
        Risposta #17: Lunedì 9 Set 2013, 14:42:52
        Aaaahhh… Questa è musica per le mie orecchie!!! Che bello che sia stato riaperto questo topic, che, fra l’altro – e quasi non lo ricordavo nemmeno più! – fui io stesso a inaugurare sei anni fa, al mio debutto sul Papersera!

        Sergio, mi fa molto piacere che tu abbia avuto modo di conoscere e apprezzare questa storia, che spesso ho citato qua e là nel forum (e anche nel mio ricordo personale sul librone “Topolino Tremila”), e sulla quale forse è ormai superfluo che esprima il mio parere… Comunque, ovviamente sono d’accordo in pieno con tutto quello che scrivi, d’altronde è una storia che al solo evocarne il titolo accende in automatico il mio entusiasmo!

        È davvero una combinazione magica fra sceneggiatura e disegni, dialoghi e immagini. I cinque numeri di Topolino sui quali uscì per la prima volta nell’82 li ho consumati a forza di rileggerli e di recente, per averla in formato più grande e ammirarla in una nuova veste, mi sono affrettato a comprare il classico della letteratura del Corriere della Sera a essa dedicato.

        Insomma, posso dire di essere un vero “fanatico” (in senso buono, spero!) di questa avventura, tanto che, quando mi iscrissi al forum, quello di Paper Butler fu il primo nickname che mi venne in mente, e mi stupii che non fosse stato già preso da qualcun altro! Sono contento, Sergio, che tu abbia avuto modo di capire a che cosa si riferisce! ;)

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        Slam
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        PolliceSu
          Re: Paperino e il vento del sud
          Risposta #18: Lunedì 9 Set 2013, 14:57:50
          Grandissimo capolavoro, una delle parodie Disney più belle di sempre.
          Qualche personaggio è un po' out-character come Paperoga oppure i Bassotti (che alla fine non si rivelano dei criminali, anzi contribuiscono al fine della vicenda), però che storiona! [smiley=other_bow.gif]
          Un intreccio veramente coinvolgente che tiene il lettore incollato alla lettura fino alla fine.

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          Sergio di Rio
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            Re: Paperino e il vento del sud
            Risposta #19: Lunedì 9 Set 2013, 22:25:30
            Ma alla fine per quanto riguarda le parodie, direi che non si può parlare di "out of character", dato che bisogna adattarli a personaggi, più o meno fedeli, dell'opera originale. Quindi ci sta bene sia Paperoga sia i Bassotti, da galeotti a patrioti per la causa sudista. Altrimenti si sarebbe dovuti creare altri personaggi, e già è stato fatto dato che quelli della banda dei paperi non bastavano a coprire tutti i ruoli.

            Apprezzo inoltre il fatto che la parodia, pur essendo ovviamente adattata e necessariamente modificata per la "disneyanità", non potendo parlare ad esempio di morti in guerra, non stravolge la realtà storica.
            Si poteva infatti pensare che, essendo il capitano Butler l'eroe, alla fine conducesse i suoi alla vittoria, invece, come è successo realmente, il Sud perde la guerra, anche se alla fine, per i personaggi è comunque un lieto fine.
            Il tema dello schiavismo invece non è trattato, ma secondo me non perchè sia tabù - sarebbe stupida come cosa, i bambini fin dalle elementari studiano cose basilari di storia come la schiavitù e la guerra civile USA - ma probabilmente perchè, essendo comunque la questione vista dalla parte sudista, e del Sud fanno parte i nostri eroi, protagonisti positivi, sarebbe stato brutto vedere Paperino & co. stare dalla parte degli schiavisti e difenderne le ragioni.

            Martina è stato molto abile nel rappresentare questa vicenda senza far prevalere le ragioni di uno dei due schieramenti, e per farlo era chiaramente necessario sorvolire sulla questione degli schiavi. Anche questo rende davvero straordinaria questa storia.

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            Giona
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              Re: Paperino e il vento del sud
              Risposta #20: Martedì 10 Set 2013, 18:16:28
              Il tema dello schiavismo invece non è trattato, ma secondo me non perchè sia tabù - sarebbe stupida come cosa, i bambini fin dalle elementari studiano cose basilari di storia come la schiavitù e la guerra civile USA - ma probabilmente perchè, essendo comunque la questione vista dalla parte sudista, e del Sud fanno parte i nostri eroi, protagonisti positivi, sarebbe stato brutto vedere Paperino & co. stare dalla parte degli schiavisti e difenderne le ragioni.

              Martina è stato molto abile nel rappresentare questa vicenda senza far prevalere le ragioni di uno dei due schieramenti, e per farlo era chiaramente necessario sorvolire sulla questione degli schiavi. Anche questo rende davvero straordinaria questa storia.
              Mah, in ogni caso secondo me la questione dello schiavismo era estremamente delicata e proprio per evitare qualsiasi tipo di possibile polemica si è preferito ignorarla completamente. Tra l'altro, in questa storia si vedono degli indiani d'America (probabilmente in qualità di "servitori o lavoratori salariati") nelle parti che sarebbero state appropriate per degli schiavi neri!
              "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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              Gongoro
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                Re: Paperino e il vento del sud
                Risposta #21: Martedì 10 Set 2013, 19:24:09
                In effetti Pezzin ha affermato che la guerra di secessione e soprattutto lo schiavismo erano argomenti tabù per la Disney e per questo non erano stati da lui trattati nella serie C'era una volta... in America. Questo è accaduto circa 15 anni dopo Paperino e il vento del sud, ma probabilmente questi divieti erano già in vigore a inizio anni '80 e anche prima.

                 
                Citazione
                Non l'ho fatta perchè avrei dovuto parlare di negri e schiavitù, e questi argomenti in Disney sono assolutamente tabù. Eppure mi sarebbe piaciuto e infatti, in Colleverde, affronto l'argomento (della schiavitù) senza problemi (grazie al Messaggero, che anzi apprezza) e ho realizzato una storia che a me piace moltissimo.
                Peccato perchè secondo il me il fumetto potrebbe essere utilizzato proprio per affrontare in modo leggero argomenti anche difficili, lasciando comunque un segno.
                Mi rendo conto però che per una grande multinazionale schierarsi potrebbe essere un problema....
                « Ultima modifica: Martedì 10 Set 2013, 19:28:51 da gongoro »

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                  Re: Paperino e il vento del sud
                  Risposta #22: Martedì 17 Set 2013, 10:12:16
                  una storia bellissima non mi stanco mai di rileggerla avevo otto anni quando l'ho letta e i disegni non li ho piu' dimenticati bellissimi ricordi :) :)

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                    Re: Paperino e il vento del sud
                    Risposta #23: Martedì 17 Set 2013, 13:13:07
                    In effetti Pezzin ha affermato che la guerra di secessione e soprattutto lo schiavismo erano argomenti tabù per la Disney e per questo non erano stati da lui trattati nella serie C'era una volta... in America. Questo è accaduto circa 15 anni dopo Paperino e il vento del sud, ma probabilmente questi divieti erano già in vigore a inizio anni '80 e anche prima.
                    Pero' ai tempi di Paperino e il vento del sud l'editore era la Mondadori, non direttamente la Disney: mi chiedo se all'epoca non ci fossero piu' liberta' in materia.

                    *

                    Topolino08
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                      Re:Paperino e il vento del sud
                      Risposta #24: Martedì 5 Giu 2018, 17:53:42
                      Che dire di questa più che ottima parodia di Via col Vento "in chiave disneyana", come anche recita la didascalia introduttiva?

                      Beh, in linea di massima non posso che condividere buona parte dei commenti del topic: una sceneggiatura elaborata, frizzante, sempre attuale - come il romanzo - e che affronta tematiche non proprio fra le più abbordabili (guerra e passione, per sommi capi). Se quest'ultimo in particolare viene di fatto solo accennato o comunque lasciato intendere in molti punti, è perlopiù sacro e spirituale, ma comunque meno artefatto dell'eponimo cui siamo abituati di solito, nel "normale" microcosmo disneyano. La riprova è che Martina intavola liberamente l'atto ultimo del matrimonio, senza farsi troppi problemi (tutt'altro), affidando alla vicenda tutta quella verosimiglianza di cui anche l'opera della Mitchell - e successivamente il kolossal audiovideo - si volevano rendere alfieri.

                      Ecco, appunto, Guido Martina: ci crederete che sulle prime quasi non l'avevo riconosciuto? Anzi, già quasi alle battute d'avvio, attribuii per certo la sceneggiatura a un Carpi (e si giustificava così anche l'ottimo connubio fra testi e disegni) grossomodo a un Catalano (comunque molto meno probabile), ma comunque - ripeto - il nome del Professore non mi sarebbe mai e poi mai balenato per la mente. Rileggendola poi una seconda volta, forse anche viziato dalla "sconvolgente scoperta", ne ho riconosciuto lo stilema a tratti già più vasti.
                      E' certo un Martina molto diverso dal solito, che più di una volta evita le ripetizioni (dove sono finiti i suoi giochetti linguistici??) e sfuma notevolmente sul ruolo del sociale (il personaggio-folla??). Pur "imborghesito", tuttavia, non l'ho mai trovato didascalico: passaggi chiari, rapidi, una o due frasi al massimo, molto compito, stranamente educato e mai una volta "dispersivo"; in ogni caso molto diverso dallo spietato delle origini.

                      L'aspetto caratteriale paradossalmente mi ha aiutato molto a comprenderne l'accredito: quel Paperino frangibile eppure opportunista, presuntuoso, sfacciato, sardonico che tanto anima i primi tre/quarti dell'opera (e che ci riserva una meta di purificazione, raggiunta in fieri e senza intoppi) è il suo marchio di fabbrica, in fondo, così come il Rhett Butler originale (questi, Vendicatore ante litteram, forse?).

                      Da un punto di vista grafico, la storia è eccelsa: per quanto non sia un grande esperto in materia, non ho trovato una imperfezione o sbavatura artistica. Davvero. Non v'è stato un dettaglio, un particolare che mi è sembrato fuori posto, dal più insignificante fra i cannoni di battaglia alla non meno effimera bestia da fondale. Interessante soffermarsi, fra l'altro, sul numero spropositato di quadruple: ventitré su 126 tavole totali, la riprova del fatto che la sceneggiatura sia aperta, quasi semplice, molto consequenziale e dunque ancor più lontana dal """canone""" martiniano.

                      Difetti: ce ne sono? Sì anche se sarebbe più corretto parlare di "capricci da nerd". Su tutti sicuramente il ruolo di Gaston Wilkes: entra in scena come promesso sposo di Melania, lo si scorge in un paio di fotogrammi, interagisce appena con uno dei protagonisti e parte per il fronte. Fine. Mi rendo pienamente conto, chiaramente, di quanto potesse essere complesso - in un lavoro già lungo di suo - ritagliarli un ruolo di maggior spessore attorno, tuttavia mi è un po' dispiaciuta la sua scomparsa. Ashley, il personaggio che riveste, è uno dei principale del racconto ed eliminarlo è un po' come ignorare un intero segmento narrativo dello stesso. Scelta che, si badi bene, non è del tutto sbagliata (delle volte, anzi!): lo stesso Martina in altre occasioni dovette operare tagli del genere (Munchausen docet) e l'ha sempre fatto con parsimonia e oculatezza. Tranne forse in questa circostanza, appunto.

                      Out character? Neanch'io penso abbia ragion d'essere, parlando di parodie; ma a proposito dei Bassotti mi è sembrato incongruente il fatto che Butler li riconosca come tali (e dunque furfanti di professione) già dal primo sguardo, quasi a voler rimarcare uno stereotipo classico disneyano. Certo, noi comuni mortali non possiamo sapere ogni singolo fatto di cronaca del romanzo, può essere benissimo che Donald li conoscesse già per cattiva fama magari dietro qualche atto pubblico di "pirateria" che avevano commesso mesi addietro (e dunque non narrato). Martina, per così dire si prende le sue piccole licenze di sorta, orsù!

                      In ogni caso, bellissima storia che merita più di una rilettura. Un unicum della produzione Disney italiana che principalmente si fonda su tre ingredienti base: un Carpi sopraffino, un Martina "imborghesito" (ma mai veramente bollito) e alcuni fra gli standard-characters più versatili della Nona Arte.
                      « Ultima modifica: Mercoledì 6 Giu 2018, 17:29:10 da Paperon Barnaby Otis »

                        Re:Paperino e il vento del sud
                        Risposta #25: Mercoledì 6 Giu 2018, 12:56:37
                        E' veramente una parodia disneyana realizzata ad arte. Tutto funziona bene e chi ha visto Via col vento può divertirsi a farne il raffronto con questa parodia. Anni fa dissi che questa storia debba essere rivalutata. Purtroppo spesso ci si dimentica di questa storia. Ho notato che la sua prima ristampa avvenne a 22 anni dalla prima pubblicazione su Topolino mentre negli ultimi anni ha avuto più ristampe. Meriterebbe un volume dedicato magari una DeLuxe Edition e anche qualche commento in più qui nel forum

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                          Re:Paperino e il vento del sud
                          Risposta #26: Mercoledì 6 Giu 2018, 16:05:04
                          Essendo un appassionato di quel periodo storico la rileggo ogni tanto, in particolare la prima parte è veramente ben fatta.
                          Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
                          (G. Testori)

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                            Re:Paperino e il vento del sud
                            Risposta #27: Giovedì 7 Giu 2018, 08:02:51
                            Aggiungo alcune battute .
                            Paperetta : spione, ci avete seguiti !
                            Paper Butler : Neanche per idea ! Stavo gustandomi questo gelato, siete stata voi con la vostra scenata a violare la mia privacy.

                            Paper Butler: Latte, lardo, pane , tè... e biscotti per me !

                            Paper Butler : Coraggio la riva è vicina !
                            Bassotto : Troppo lontano per il nostro digiuno.!
                            Che cos' ha il vecchio papero ? Sembra moribondo ! - Chi lo sa ! Vediamo dov'è diretto insieme a Paperino.

                             

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