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Una delle più belle storie di Scarpa secondo me...

Certo se dovessi mettere un elenco di tutte le storie che amo e che apprezzo ci vorrebbero 40 o 50 thread...

http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=IS+TL+1027-A
http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL+1028-A

Vediamo se la memoria è ancora buona:

«Debr va kripc hank talvsh hva hva brce olshk»

Qusta è la frase misteriosa che Topolino dovrà decifrare nel corso della storia per risolvere il mistero della Magnon777.


Trama:

Un insegumento di macchine nella notte a Topolinia, quello che sembra un agente segreto, inseguito da tre malviventi in un altra macchina, butta un misterioso pacco in un giardino...

Topolino viene svegliato dall'inseguimento, e strilla contro quelli che crede giovinastri fracassoni, ma poi assonnato torna a letto a dormire.

L'indomani svegliandosi e ricevendo il lattaio alla porta posteriore, entrambi sentono un misterioso ticchettio, in un cespuglio e pensano ad una bomba a tempo, fuggendo via dal prato...

Il pacco bomba era finito proprio nel giardino di Topolino!

Vengono chiamati gli artificieri con un mezzo speciale.

Il buon Pippo risolverà a modo suo la situazione.


E' l'inizio di una storia mozzafiato in tre numeri [EDIT: in DUE numeri], fra spie, segreti industriali, diplomatici d'assalto e ambasciate, inventori di telescriventi con affascinanti nipoti, scienziati matemeccanici, salumi e affettati offerti a profusione, ed un viaggio nella vecchia Europa fra cunicoli e torri, per risolvere il mistero di una macchina da scrivere che non scrive e di una telescrivente che scrive pure troppo...

negli anni '70 Scarpa si misurò più volte con il thriller...con risultati straordinari (almeno per me). La Magnon 777 è senza dubbio una delle sue opere migliori del periodo.

Storia stupenda, sia come trama che come disegni che come personaggi.
Peccato sia poco conosciuta, rispetto ad altri capolavori di Scarpa (ai quali per me questa non ha nulla da invidiare)

Una delle più belle storie di Scarpa secondo me...
Vediamo se la memoria è ancora buona:

«Debr va kripc hank talvsh hva hva brce olshk»

Non vorrai farmi credere che la ricordavi a memoria (ammesso che sia corretta, io non ricordo)? Comunque la storia è veramente uno dei gialli più belli di scarpa anche se solo in due puntate e non in tre

Non vorrai farmi credere che la ricordavi a memoria (ammesso che sia corretta, io non ricordo)?

:

Così come mi ricordo di tante frasi strane di altre storie:

- TONKO ZORLA AKOO!

Oppure:

- KAPATONG!

O anche:

- Komme, komme papero! Komme zurlich Farlanda!

E nella stessa storia mi ricordo:

- «Ahem... Carni suine... Grado di cottura, salatura!»

- «Sedete pure sul morbido... lardo!»
- «Ma ci si unge! E le lavasecco costano!»

- «Ma no! La magnon 777 è un modello antidiluviano! Scribacchiava appena!»

- «Come si chiamava quell'investigatore dilettante?»
- «Topolino, mi sembra!»

- «Ora che ci penso! Ma lì ci lavoro IO!»

- «Può funzionare così, con ponti radio parassiti sui satelliti»

- «Potenza della matemeccanica! Ecco l'indirizzo che cercavate... [vuoto di memoria], stato di Tranzivania, Europa!»

- «Avete fatto un calcolo grandioso! Stellare!»

(Le scritte in rosato, sono battute di Topolino)

Comunque la storia è veramente uno dei gialli più belli di scarpa anche se solo in due puntate e non in tre

Ed infatti ci pensavo proprio ieri sera, ma ero fuori casa e non avevo modo di editare il thread, così come mi sono ricordato che gli scienziati erano mateMECCANICI, e non mateMAGICI...

La matemagica (nome che mi risuonava nelle orecchie) è il mondo in cui va Paperino per imparare le regole della matematica, in un fumetto che ricalca l'omonimo cartone animato educativo Disney....

Già che c'ero, per pura vanità, mi sono messo la frase misteriosa in signa...  8-) :

Letta da piccino sulla prima ristampa nei "Grandi Classici 11"... sono legato a questa storia in modi contorti e complicati, che non sto a spiegare, ma è certamente una storia che non dimenticherò mai. Onestamente, credo anche che, avendola letta a sette anni scarsi, abbia influenzato il mio sviluppo emotivo in modi che non credo di poter dettagliare senza spoilerare il finale della storia. Sicuramente una delle mie pietre miliari, molto prima di sapere chi fosse Romano Scarpa.

Stupenda.

Da bambino, e fino ai 9 anni, il n.1027 fu il Topolino più vecchio che avevo. Per molto tempo rimasi con la curiosità di conoscere il finale di quella splendida storia, della quale possedevo solo la prima parte.
Gli spunti erano molteplici, comici, gialli, l'intreccio notevole, tutti segni di una creatività viva. Il disegno eccellente. Che classe!

bellissima storia davvero. l' ho letta nel numero 27 di topolino story. trama molto "adulta" e ritmo incalzante. bella.

ciao

Storia molto bella, tra le mie preferite. Trama articolata e personaggi ben caratterizzati, aria da mitteleuropa pur essendo su un'isola. Letta a nove anni, una delle storie che mi ha spinto ad amare Scarpa pur non sapendo nemmeno chi fosse.

Verissimo quello che dite, è una di quelle storie che si divorano! Una gran bella storia con un fitto mistero da risolvere! Confesso però che rimasi, da piccolo, molto deluso dalla perfida biondona di cui si invaghisce il povero Pippo  

Rappresenta uno dei più fulgidi esempi dell'opera di Scarpa di metà anni ' 70,periodo in cui visse una vera e propria primavera creativa.

mamma mia che bella storia.
Il mio abbonamento a Topolino iniziò qualche numero dopo ... mi ricordo la mitica serie di storie di scarpa di quegli anni ... quando dopo tanti anni quando ho scoperto chi fosse Scarpa ho capito come mai c'erano delle storie di Topolino che mi piacevano tanto ...

il fascicolo di Topolino Story del Corriere se ne stava comodamente in biblioteca e non so come mai non avessi letto questa storia ... l'ho letta due settimane fa, tutta di un fiato e mi sono ritrovato il bambino di quegli anni '70, che sognava dietro agli "uomini ostrica" o al "rampollo di Gancio" ... mi immagino la botta che fu leggere questa storia in quegli anni, per chi aveva gà conosciuto le storie di scarpa degli anni 50 dai classici ...

... io quelle stroie, tranne alcune, le ho lette da grande, cercandole nelle bancarelle, dopo aver letto Godfredson pubblicato a fine anni 80 come inserto settimanale dal Messaggero ... vabbé tanti auguri a me stesso per i miei 41 anni che compio oggi   ...

PS: che bel regalo mi ha fatto Riccò  ... non mi resta che affidarmi al Topolino di Scarpa e Gotfredson ... lui non tradisce mai

Storia che da bambino mi ha appassionato molto e che rileggo sempre ben volentieri. Un riuscito thriller anni '70 condito da azione, suspence, mistero, un pò di umorismo e dall'innamoramento di Pippo. Scarpa ha saputo creare una grande storia. Eccezionale la sequenza in cui Topolino entra a Zebria a bordo di un taxi. Certe vignette non sono adatte ai vegetariani convinti  

Ogni qual volta le storie di Topolino tralasciano il poliziesco e si avvicinano di piu' al giallo, acquistano in qualita' e appassionano molto. La magnon 777 e' senza dubbio una di queste storie.

Grande storia....splendida l'idea di chiamare "Signor Speck" il commerciante di salumi...."Topolino....o parlate o vi ingozzo di affumicati!"

Storia meno conosciuta di altre di Scarpa, ma anch'essa bellissima e a tratti abbastanza inquietante, con vari livelli di lettura e più di un colpo di scena. Ricordo che quando la lessi per la prima volta da bambino non la compresi fino in fondo, tanto che dopo non molto la rilessi per capire meglio, ma rimasi subito particolarmente coinvolto dal sentimento di Pippo e dalle ultime malinconiche vignette (su cui è meglio che non approfondisca troppo, per non rovinare il piacere a chi ancora non avesse avuto modo di leggere quest'avventura).

Ci sono molti sentimenti in questa storia: sì, il giallo a sfondo spionistico, congegnato alla perfezione e dallo sviluppo fantastico, è il tema portante. Abbiamo però in ballo, oltre alla soluzione del caso, anche l'amor patrio, il legame tra zio e nipote, l'amicizia, l'amore per una ragazza. Tutte tematiche trattate in maniera efficace e coinvolgente, forse ancor più "matura" del consueto. Senza dubbio un'altra perla dell'immenso Maestro veneziano, che a ogni rilettura regala nuovi spunti.