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di Martina/Carpi  Topolino n°1172-73

http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL+1172-A

Qualcuno potrebbe dirmi qualcosa sulla trama? non riesco a ricordare nulla (probabilmente non era nemmeno un gran che)

di Martina/Carpi  Topolino n°1172-73

http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL+1172-A

Qualcuno potrebbe dirmi qualcosa sulla trama? non riesco a ricordare nulla (probabilmente non era nemmeno un gran che)

Potrei confondermi, ma credo sia quella in cui i Paperi finiscono su un remoto pianeta dove un sosia di zio Paperone coltiva tulipani d'oro?
Se è quella, anche io non ricordo benissimo (ad esempio non ricordo come e perché i paperi arrivano sul pianeta), comunque ricordo che c'erano dei robot che funzionavano a luce solare... poi il rivale del sosia di Paperone (sosia di Rockerduck), che viveva su un pianeta oscuro e senza sole, trovava il modo di oscurare il sole anche sul pianeta dei tulipani. Per farsi bello agli occhi della nipote del Paperone-bis, e incitato da Paperone cui è stata promessa una ricompensa, Paperino va ad affrontare il malvagio. Riesce a sconfiggerlo e Paperone riceve un grande quantitativo di tulipani d'oro. Paperino decide di restare sul pianeta con la bella nipote del padrone, ma quando apprende che su quel pianeta il sole non tramonta mai e quindi non si dorme mai e si lavora sempre, decide di tornare sulla terra con gli altri

Questo è quanto ricordo, ammesso che sia quella... confesso che tendo un po' a confondere tra loro le storie simil-fantascientifiche del duo Martina-Carpi (oltre a questa mi vengono in mente almeno Zio Paperone e le criminose imprese del Gufo-robot e Zio Paperone e la fuga nel tempo).
Le trame possono piacere più come meno, di solito tendono ad essere un po' paradossali anche se qualche battuta gradevole non manca... tuttavia innegabilmente i disegni sono una festa per gli occhi, dato che queste storie fanno parte di quello che secondo me era il "periodo d'oro" di Carpi  

ecco, ho il tuo stesso problema, le confondo tra loro. Soprattutto con quella dei Gufo-robot che mi sembra una variazione sul tema di questa qui. Anche qui finiscono (come? boh?) in un altro pianeta con tutti i loro sosia, ecc. Comunque mi sembra che nelle "guerre planetarie" il "buono" non sia un sosia di Zio Paperone ma di Pico. Il sosia di Rk viene sconfitto togliendogli gli occhiali neri, sbaglio?
Faccio invece fatica a ricordare la fuga nel tempo; è quella in cui Paperone vuole portare i soldi in un posto inaccessibile e finiscono nel Klondyke di un secolo prima?
Concordo sulla pesantezza delle trame, era un pò un inseguire delle mode (problema sempre attuale) e Martina era piuttosto ripetitivo. Carpi stava avendo invece uno dei suoi periodi migliori.

PS per il moderatore: questo thread era stato posto apposta tra le "richieste d'aiuto" dato che si trattava appunto di recuperare una trama che non ricordavo. Tra le "storie migliori" mi sembra un pò fuori posto...

ecco, ho il tuo stesso problema, le confondo tra loro. Soprattutto con quella dei Gufo-robot che mi sembra una variazione sul tema di questa qui. Anche qui finiscono (come? boh?) in un altro pianeta con tutti i loro sosia, ecc. Comunque mi sembra che nelle "guerre planetarie" il "buono" non sia un sosia di Zio Paperone ma di Pico. Il sosia di Rk viene sconfitto togliendogli gli occhiali neri, sbaglio?

Sì, gli tolgono gli occhiali e lui rimane talmente abbagliato dalla luce che aziona inavvertitamente una trappola che lo fa precipitare in un reattore nucleare o qualcosa del genere (sic!)
Però mi pare che il "buono" fosse proprio un sosia di Paperone, del resto coltivava tulipani d'oro...

Faccio invece fatica a ricordare la fuga nel tempo; è quella in cui Paperone vuole portare i soldi in un posto inaccessibile e finiscono nel Klondyke di un secolo prima?

Proprio quella.

Sì, gli tolgono gli occhiali e lui rimane talmente abbagliato dalla luce che aziona inavvertitamente una trappola che lo fa precipitare in un reattore nucleare o qualcosa del genere (sic!)
Però mi pare che il "buono" fosse proprio un sosia di Paperone, del resto coltivava tulipani d'oro...

Glab, alla faccia del "non far vedere morti"...Martina era proprio su un altro registro.

Mi sa che vado a ravanare in fondo alla collezione finchè non la ritrovo...

PS per il moderatore: questo thread era stato posto apposta tra le "richieste d'aiuto" dato che si trattava appunto di recuperare una trama che non ricordavo. Tra le "storie migliori" mi sembra un pò fuori posto...

Sul fatto che non sia da "migliori" la questione è vecchia. Non esistendo un thread apposito per le storie discrete, è diventata abitudine inserire nel lotto ogni tipo di storia, bella o brutta che sia (considerando anche la solita oggettività)... e comunque alla fine in questo topic si sta disquisendo ampiamente sulla storia, no?  

Trovo questa storia piuttosto buona, con un livello qualitativo superiore alla media.
Comunque, al contrario dei partecipanti a questo topic,  mi piacciono le storie fantascientifiche di Martina, e, vi sembrerà strano, non le confondo tra loro.

Per chi non lo sapesse questa bellissima storia è una parodia di "Guerre Stellari"

Per chi non lo sapesse questa bellissima storia è una parodia di "Guerre Stellari"

Che in quel periodo aveva raggiunto un successo incredibile, dopo l'uscita alla fine del 1977.

Ma è quella dove ai sudditi fanno male perchè vige la regola del contrario cioè facendogli male gli fanno bene ma siccome il bene è male allora per fargli male gli fanno male?

No quella è TOPOLINO E IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE, del 1977, scritta da Alfredo Castelli (noto per il person. di Martin Mystere) e disegnata da Massimo de Vita: avresti bisogno di un ripasso....

avresti bisogno di un ripasso....

E sono due... non pensi sia già durata troppo 'sta spocchia?

Aggiungo il codice Inducks:
 http://coa.inducks.org/s.php?c=I+TL+1172-AP

Definire questa storia "parodia di Guerre Stellari" mi pare un po' forzato. Piuttosto si può dire che sia stata ispirata dal successo del celebre film, ma i riferimenti diretti sono piuttosto labili.
Da notare che nella "simbolica" pagina iniziale compaiono gli altrimenti assenti dalla narrazione Pluto e Paperoga.
Re Doro assomiglia effettivamente a Pico, mentre Lunarduck graficamente sembra un mix tra Rockerduck e Paperoga.
Paperino, come e più che nelle storie con Reginella, sembra dimenticarsi dell'esistenza di Paperina, ma la paura del troppo lavoro è più forte del nuovo amore.
Carpi in questa storia può sbizzarrirsi nella rappresentazione di fantasiosi scenari e personaggi.
La strada-arcobaleno ricorda il Bifrost (ponte tra la terra e Asgard) della mitologia nordica.
Martina anche in questa occasione dimostra la propria abilità nello sfruttare e parodiare le mode del momento.

Mah, ora che l'ho riletta su anni d'oro, devo dire che questa storia non la ritengo un chissà quale capolavoro, carina si, ma non esageratamente. Sarà che il riferimento a star wars nel titolo non è in alcun modo giustificato, ne a livello di parodia, ne a livello di trama, dato che "guerre" io non ce ne vedo nessuna.

Incidentalmente aggiungo che anche a me, prima di rileggerla, è capitato di confondermi con quella dei gufo-robot...

A parte questo, la storia in se è discreta, apprezzabile soprattutto il coraggio nella scelta del tipo di fine che tocca al cattivo di turno ed anche il coraggio "interessato" di paperino nell'andare a salvare la principessa. A proposito, ma il re Doro e la Principessa sono gli unici abitanti di quel pianeta???

Ottima, avvincente ed appassionante.
Inizia di botto come un’esplosione che coinvolge all’improvviso il lettore così come Paperino e nipoti, travolti dall’irruenza di Paperone. Avventura nello spazio immaginosa e fantastica con Rockerduck e Pico in riusciti altrui panni ‘spaziali’. Sempre ripeto, fantasia non vuol dire solo bambinate e disimpegno. Per  esempio : all’inizio ben percepiamo angoscia e tenerezza nel gruppo dei nipotini che si stringono a Paperino timorosi che vi sia un malvivente alla porta; alla fine il destino fatale di Lunarduck è esemplarmente costruito. Naturale in proposito il paragone con ‘Paperino Piantatore’ di 27 anni prima, commentata qui appresso, ove si pronunciava più volte l’opinabile parola ‘morte’ in occasione di situazioni fatali nella giungla, poi tutte superate senza danno. Qui accade l’esatto contrario, c’e’ l’ apprezzabile impegno ad affrontare il tema con un calibratissimo realismo : Il cattivo Lunarduck, accecato in modo divertente dalle torce elettriche, si aggrappa ad una leva che aziona l’inceneritore, brancolando va a cadere nella bocca di questo e poi risale sottoforma di vapore ‘eclissale’. Questa fine è indubbiamente una morte ( parola qui assolutamente evitata) ma talmente incruenta ed immersa nell’atmosfera fantastica da risultare lievissima e persino gradevole , in seguito vieppiù stemperata  da miriadi di bolle-rane spaziali che entrano a loro volta nell’inceneritore facendolo ingolfare e scoppiare.  
Tutta l’atmosfera dei pianeti è infatti magicamente irreale, seppur verosimigliante,  tra mulini a vento fantastici, rane giganti, fischi volanti e vegetazione dalla grafica accattivante e bellissima. Gli zanzaroni sono molto pericolosi ma come non riderne nel contempo con quell’aspetto divertentissimo ?  Come sempre, momenti seri genialmente disciolti e stemperati nello spettacolo di evasione.