Il grande mito quadro papero globale contempla caratteri dei personaggi a 360 gradi, dunque nessuna meraviglia che i cugini Paperino e Gastone, sospinti dalle rispettive compagne, collaborino proficuamente in un’ottima ed innovativa avventura. Non si può negare infatti che il rapporto di coppia sia il vero argomento, sia pur trattato nell’ambito concesso a questi fumetti. Il risultato è magnifico in quanto come sempre le considerazioni scaturiscono nell’abissale divertimento quasi inscindibili (ed è forse questa difficoltà a vederne il lato serio, abilmente celato nella vulcanica fantasia delle trame, che fa loro preferire storie assai più palesemente assertive) .
La morale finale è forse un po’ maschilista – però naturalmente iper imbevuta di ironia - meritata da Paperina e Paperocchia che hanno esagerato con la loro pretenziosità - perfettamente controbilanciata dall’apparire in quello stesso periodo di temi femministi (con Amelia e Roberta, Brigitta, Paperina e Paperinika).
E’ una saggezza che a ben guardare parte affrontando la realtà, la interpreta con la giusta sagacia ed ironia ed alla fine apporta un sereno equilibrio.
Curioso notare che il nome di Paperocchia comparirà alcuni anni dopo (come Paperocchia Von Paper alias Oketta Okay) nell’indimenticabile ‘Zio Paperone e la guerra di cuori’, un altro innovativo tema di coppia (Paperone-Brigitta) trattato con inarrivabile equilibrio, tatto e con risultati fantastici.
Anche qui dietro al divertimento, come non percepire la palpitante, vibrante, ‘vera’ gelosia di Brigitta. Altro che storie da bambini : non equivochiamo sul fatto che, con la loro delicatezza e i decentissimi argini, sono perfettamente leggibili dai più piccoli. E’ questa solo un’altra delle loro incommensurabili doti.