Non ricordo in che occasione se ne era già parlato diffusamente.
Insieme alla quasi contemporanea sempre cavazziana ‘Paperoga e l’isola a motore’ rappresenta uno dei rarissimi casi di storia lunga (almeno fino al 1980) con Paperoga protagonista nel titolo. Una più di strategia, l’altra più di azione, sono entrambe sopraffine e meritano un dieci e lode. Esilaranti, appassionanti, sviluppate su una trama avvincente alla massima potenza, con disegni della stagione di Cavazzano più spinta, che donano una tridimensionalità straordinaria prima sconosciuta ai paperi (e simile a molti fumetti non Disney) COMPIENDO IL MIRACOLO di non tradirne l’anima ma semplicemente di interpretarla audacemente come seguendo un particolare stimolo in questi stessi nostri amatissimi pennuti già presente. Detto più semplicemente trovo che questi disegni appaiono interpretare naturalmente e modernamente tendenze papere ben conosciute ed apprezzate, donando loro E’ PROPRIO IL CASO DI DIRLO, una NUOVA DIMENSIONE. E’ chiaro però che si era ad un passo da un pericoloso sbandamento, da una tendenza che se perseguita ulteriormente (più audacemente, diffusa in altri autori ecc…) avrebbe portato questi personaggi in un mondo non loro. Qui la saggezza di Cavazzano di mantenersi, al limite, nei ranghi, di ritornare sui propri passi (vediamo già in ‘Zio Paperone e il deposito roulotte’ come – pian piano mi sovviene – qualcuno argutamente in quel famoso e prezioso topic aveva osservato), ora con a frutto tutta l’esperienza straordinaria ed irripetibile di questi anni fenomenali, ha scongiurato il pericolo e mostrato un’ennesima volta perfetto equilibrio e coerenza.
Si palesa anche qui la perfezione e la raffinatezza raggiunte alla fine degli anni settanta (anche se la comparsa in quegli anni di diverse storie un po’ scarsine tende ad offuscarla).
Dunque grosso modo, a meri fini pratici esemplificativi, è possibile ripartire temporalmente il tratto di Cavazzano degli anni settanta prendendo tre storie : Moneta del Capitano, Visita Distruttiva, Deposito Roulotte. Parliamo di preferenze in proposito ? Facciamolo naturalmente, perché ognuno giustamente ha le proprie, ma scolpiamo a questo punto sulla pietra le parole di Gilberto:
Cercare differenze fra questo Cavazzano e quello degli anni precedenti, vedi, per intenderci, quello di "Zio Paperone e la moneta del capitano", topic da me aperto recentemente, è certamente un'operazione lecita che tuttavia diventa, a mio avviso ardua, qualora, si tenti di attribuire un primato all'artista nell' uno o nell'altro periodo. Fra le storie citate intercorrono meno di due anni (un anno e nove mesi per l'esattezza), eppure, per restare al personaggio di Paperino, nella storia della Visita distruttiva si nota una progressione di personalità che non spezza la linea di continuità con lo splendido candore del disegno di Donald nella Moneta del Capitano, semplicemente perchè ne costituisce l'ideale percorso di proseguimento. Per questo, personalmente, preferisco non attribuire grandi preferenze ai periodi di un disegnatore, perchè mi piace cercare fra questi momenti della vita dell'artista, gli aspetti positivamente diversi che egli ha saputo profondere.
Paradossalmente, preso dall’euforia che il solo ripensare alle vignette della Visita Distruttiva mi ingenera, ho un po’ trascurato la storia in se. Due velocissimi indimenticabili spot, i primi che mi vengono in mente:
- L’efficacissimo contrasto tra gli spalluti collaboratori di Rockerduck e i due esili e sguscianti paperi in lotte esilaranti.
- L’energumeno che si lancia su Paperoga con tale foga REALE, VISIBILE, da trapassare con le mani la porta !
What a
GREAT GREAT GREAT
show
PS : come dimenticare la maestria di Cavazzano nel disegnare automobili moderne ed eccezionali ? Qui se non erro verso la fine appare un’ ALFA ROMEO MONTREAL da urlo, per la capacità con cui la sa calare, in ogni sua esaltante fattezza, nel mondo dei paperi.
MarioCX sentirà questo urlo? So che anche lui ama molto le auto del periodo E Cavazzano versione metà anni settanta.