Ciao a tutti, apro questo topic riguardo all'ultima storia del ciclo di PKNE apparsa su Topolino perchè, sebbene non strettamente legata alla continuity, si segnala per la sua bellezza propria e per altre sue caratteristiche. Innanzitutto, é la trasposizione abbastanza fedele di Blade runner, di cui Sisti riprende la trama apportandovi poche modifiche ma, a mio parere, con un focus narrativo differente. Infatti, della cupezza e della drammaticità del film di Ridley Scott rimane ben poco nella storia, ma non per difetto dello sceneggiatore, il quale invece preferisce concentrarsi sulla trama di stampo fantascientifico e avventuroso piuttosto che sull'analisi psicologica dei droidi braccati, questo anche perchè tale argomento è già stato sviscerato ed esplorato a fondo in altre della serie, tra cui "Seconda stesura" dello stesso Sisti o "Frammenti d'autunno" di Enna. Va detto che, nel confronto tra "Blade runner" e "Droidi", esce sicuramente vincitore il primo, in quanto, benchè ne riprenda numerose scene e frasi, nella storia di PK esse sono di fattura inferiore all'originale. Non ne faccio comunque una colpa a Sisti, perchè non penso che il suo obiettivo primario fosse effettuare una trasposizione efficace del film, quanto rilevarne la trama per creare una storia originale godibile di per sè, e che infatti si inserisce alla perfezione nella macrotrama dei viaggi del tempo. A proposito, all'inizio del post ho scritto che "Droidi" non è strettamente legata alla continuity pikappica, ma ciò è vero solo in parte. Infatti, introduce il personaggio di Eldos Eidolon, non più utilizzato ma foriero di nuovi e intriganti sviluppi, e finalmente Paperinik scopre chi si cela sotto le vesti di Odin ( un qualcuno che noi lettori conoscevamo da i tempi di "Ritratto dell'eroe da giovane"). Inoltre ritorna Tyrrel Duckard,comparso per la prima volta in PK2 in "La fine della storia" e poi mai più riapparso, fatta eccezione per "Grandi speranze" in Frittole, personaggio ideale per interpretare il ruolo che fu di Harrison Ford ( a proposito, lo stesso cognome di Tyrrel, Duckard, richiama il Deckard del cacciatore di androidi). Dal punto di vista del comparto grafico, Sciarrone alle matite digitali compie un lavoro eccezionale nella ricostruzione della città futuristica, perennemente sotto la pioggia, del 2179, analizzando il setting del film e trasponendolo sulla carta, cercando di recuperare le atmosfere distopiche e cupe abilmente create da Scott nell'originale. In conclusione ,un'ottima storia che segnò l'addio di Pikappa dalle pagine di Topolino, prima di iniziare la controversa operazione del Fuoriserie. Voi cosa ne pensate?